La Prestazione Universale, nota a tutti come Bonus anziani, introdotta in via sperimentale dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026, destinata a sostenere economicamente gli over 80 non autosufficienti, racchiude in realtà due aiuti distinti.
L’importo erogato dall’INPS con cadenza mensile è infatti composto da una quota fissa, corrispondente all’indennità di accompagnamento, pari per l’anno corrente ad euro 542,02 mensili; una quota integrativa (assegno di assistenza) corrispondente a 850 euro mensili.
L’assegno di assistenza dev’essere utilizzato esclusivamente per remunerare il costo del lavoro di cura e assistenza, svolto da lavoratori domestici con mansioni di assistenza alla persona, ovvero per acquistare servizi di assistenza non sanitaria da imprese qualificate nel settore dell’assistenza sociale non residenziale.
Dal momento che il mancato utilizzo degli importi erogati a titolo di quota integrativa, nelle modalità descritte, comporta la decadenza dal beneficio, i percettori la Prestazione Universale sono obbligati a rendicontare all’INPS le spese sostenute, tra gli altri per colf e badanti.
Analizziamo in dettaglio scadenze e modalità di rendicontazione delle somme.
Indice
Assegno di assistenza: le spese consentite
L’assegno di assistenza, attualmente pari a 850 euro mensili, nei limiti delle risorse pubbliche disponibili, è liquidato tramite specifico pagamento INPS, predisposto dalla procedura automatizzata tramite la piattaforma dedicata alla Prestazione Universale.
Al fine di salvaguardare l’obiettivo stesso del sussidio, rappresentato dal sostegno alla domiciliarità e all’autonomia personale degli anziani non autosufficienti, la quota integrativa è destinata esclusivamente a:
- remunerare il costo del lavoro di cura e assistenza, svolto da lavoratori domestici per almeno 15 ore settimanali, con mansioni di assistenza alla persona, titolari di rapporto di lavoro conforme ai contratti collettivi nazionali di settore, di cui all’articolo 15, Decreto Legislativo numero 81/2015;
- acquistare servizi destinati al lavoro di cura e assistenza, forniti da imprese e professionisti qualificati nel settore dell’assistenza sociale non residenziale.
Spese per lavoro domestico: i documenti necessari
Per adempiere l’obbligo di rendicontazione delle spese per lavoratori domestici i documenti utili (Messaggio INPS 8 luglio 2025, numero 2193) sono:
- Contratto di lavoro domestico;
- Busta paga controfirmata dal lavoratore domestico (in fase di allegazione della busta paga è necessario indicare l’anno e il mese di riferimento).
Entro quando caricare i documenti del Bonus anziani?
La documentazione necessaria alla rendicontazione delle spese dev’essere resa disponibile all’INPS:
- Entro 30 giorni dalla notifica dell’accoglimento della domanda per il pagamento degli arretrati (ovvero dei mesi che intercorrono tra la presentazione della domanda e la data di accoglimento);
- Secondo il seguente calendario, ai fini del mantenimento del riconoscimento della quota integrativa:
- 10 luglio, per il trimestre aprile / giugno;10 ottobre, per il trimestre luglio / settembre;10 gennaio per il trimestre ottobre / dicembre;
- 10 aprile per il trimestre gennaio / marzo.
Nello specifico, con riguardo alle buste paga, il richiedente è tenuto ad allegare entro il giorno 10 del mese successivo al trimestre di riferimento (secondo il calendario appena esposto) le copie dei cedolini “relative al rapporto di lavoro domestico del trimestre precedente, regolarmente quietanzate dal lavoratore per avvenuta riscossione della retribuzione” (Messaggio INPS 18 marzo 2025, numero 949).
Come rendicontare le spese?
Nel rispetto delle scadenze trimestrali, i beneficiari caricano i documenti necessari alla rendicontazione delle spese, in alternativa:
- Collegandosi all’apposita piattaforma del sito Inps disponibile su “Home – Sostegni, Sussidi e Indennità – Decreto Anziani – Prestazione Universale”, muniti delle credenziali SPID, CIE o CNS;
- Per il tramite dei servizi offerti dagli Istituti di patronato.
Gli originali dei documenti trasmessi all’INPS (buste paga quietanzate) devono essere conservati dal beneficiario.
L’Istituto si riserva infatti di effettuare controlli a campione con richiesta di esibizione degli originali.
La mancata esibizione dei documenti comporta la decadenza dalla prestazione per il periodo interessato e il recupero di quanto indebitamente percepito.
Disponibile la nuova funzionalità di allegazione dei documenti
L’Istituto ha reso noto (Messaggio 8 luglio 2025, numero 2193) il rilascio di una nuova funzionalità di allegazione dei documenti, disponibile sulla piattaforma “Decreto Anziani – Prestazione Universale” a partire dal dettaglio della domanda presentata, seguendo il percorso “Richieste di variazione – Vai alla pagina di modifica – Allegati”.
Si precisa che, a prescindere dalla tipologia di documento che si intende allegare, è necessario prendere visione della seguente dichiarazione di responsabilità: “Dichiaro ai sensi dell’art. 47 del DPR 445/2000, che i documenti allegati non sono stati utilizzati per altre richieste di rimborso nei confronti di Enti Pubblici”.
Disponibile anche un tutorial online
Per agevolare gli utenti nella fase di caricamento della documentazione è disponibile l’apposito “Tutorial al servizio – Prestazione Universale – Allegazione documentazione” sulla pagina del sito INPS dedicata alla Prestazione Universale.
Stando al tutorial, nel momento in cui si procede al caricamento dell’allegato è necessario indicarne la tipologia, grazie all’apposito menu a tendina, tra:
- Documenti Medico – Sanitari;
- Fattura Servizi;
- Documentazione amministrativa;
- Rinnovo permesso di soggiorno;
- Busta paga controfirmata dal lavoratore domestico;
- Eventuale ricevuta di pagamento della fattura;
- Contratto lavoratore domestico.
Ad esempio, nel momento in cui si carica come allegato la busta paga, il sistema propone di selezionare:
- Mese di riferimento del cedolino;
- Anno di riferimento del cedolino.
Una volta selezionato il flag in corrispondenza della dichiarazione ai sensi dell’articolo 47, D.P.R. numero 445/2000, è possibile cliccare su “Carica allegato” per trasmettere il documento all’INPS.
Leggi anche Contributi colf e badanti: scadenze e tabelle nuovi importi 2025
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