Bavaglio social: l’Inter vieta Twitter a Sneijder. Autogol nerazzurro

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Se la penna, una volta, si diceva essere più potente della spada, oggi sono smartphone e tastiere a detenere un potenziale esplosivo, capace di mettere alla berlina anche società di calcio di Serie A, solo con pochissime parole che tutto il mondo può leggere in maniera istantanea.

Ne sa qualcosa Wesley Sneijder, fantasista dell’Inter, cui sarebbe stato addirittura inibito il ricorso ai fatidici 140 caratteri di Twitter, si tratti di per questioni sportive, professionali o meramente personali.

Censura completa, dunque, per il campione della nazionale olandese: 140 caratteri sono anche troppi, e possono scatenare illazioni, supposizioni, dietrologie. Questa, almeno, la cautela che avrebbe portato l’Inter a zittire i suoi, un po’ troppo espansivi, cinguettii.

A dare la conferma che da via Durini sarebbe arrivato lo stop a Twitter per Sneijder, è stata la stessa moglie dell’olandese, Yolanthe Cabau, proprio sul social network più famoso per il microblogging.

Ieri, prima del match contro il Partizan in Europa League, la modella e consorte del calciatore, ha scritto un breve, ma assai allusivo post: “Forza ragazzi…! Mio marito @sneijder101010 non può scrivere più su Twitter, le scelte della società. #Strano Ma noi siamo pronti per la partita stasera! #PartizanInter Come sempre #ForzaInter #amala !!”.

Insomma, a leggere gli hashtag e il fervore da vera tifosa che traspare dalle parole della signora Sneijder, non pare che nel suo breve commento si celi un particolare intento polemico verso la dirigenza nerazzurra.

Eppure, è quel “scelte della società” che lascia trasparire l’irritazione che questa decisione pare aver scatenato in casa Sneijder, vista come un’imposizione da parte del club nerazzurro a uno dei suoi campioni più rappresentativi. 

Difficile pensare che anche lo stesso Wesley abbia accettato di buon grado questo “bavaglio” personalizzato su Twitter, proprio nel canale preferito da vip e celebrità di qualsiasi settore, dallo sport, alla musica, all’informazione, alla politica, per tenere sempre aperto un canale diretto coi propri fan. 

In effetti, a scorrere la bacheca personale di Sneijder si nota come dallo scorso 3 novembre i suoi cinguettii si siano improvvisamente interrotti. Comportamento inconsueto, dda un personaggio che, fino aè sempre distinto per un utilizzo piuttosto assiduo del social network, anche per intrattenere vere e proprie discussioni coi propri followers.

Dalle indiscrezioni, sembra che Sneijder avesse parlato un po’ troppo delle sue condizioni di salute che lo stanno tenendo lontano dai campi da gioco dall’ormai lontano 26 settembre.

La società, dunque, avrebbe pensato di inibire al suo giocatore il ricorso, anche a fini di vita privata, a Twitter, forse per evitare speculazioni giornalistiche sul suo conto.

Per la cronaca, le affermazioni della signora Sneijder hanno guadagnato la bellezza di oltre 170 retweet, scatenando una vera e propria bufera “social”, allargatasi ormai a tutti gli organi di informazione.

Certo, la salute di un calciatore milionario grava sulle spalle di una società e questa fa di tutto per tutelarla, anche da eventuali voci di mercato sempre vive sul conto dello stesso Sneijder. Nel mondo di oggi, però, vietare a uno dei propri volti più noti di esprimersi sui canali di comunicazione maggiormente diffusi a livello universale, rischia di essere, per l’Inter, il più clamoroso degli autogol.

Francesco Maltoni

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