E’ di questi giorni, la firma del decreto che potrà usufruire di un’importante somma di denaro, si parla di 30 milioni di euro, messa a disposizione da una legge emanata lo scorso anno a favore della pubblica amministrazione che è impiegata all’interno dei tribunali.
Con il provvedimento 25 novembre 2014 era stata indetta la procedura di mobilità volontaria esterna per la copertura di 1.031 posti vacanti degli uffici giudiziari, a tempo indeterminato, presso il Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria del personale e dei servizi.
Con il nuovo bando per gli uffici giudiziari, infatti, si vuole garantire l’assunzione di 1.031 dipendenti con contratto a tempo indeterminato, full time e soprattutto in tutta Italia. La notizia è stata ufficializzata dallo stesso ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, che ha formalizzato la notizia postando un messaggio su Twitter in cui si legge: “Mobilità sbloccata: 1.071 dipendenti pubblici verso gli uffici giudiziari, dove c’era carenza di personale. Priorità a quelli delle Province”.
Sul sito del ministero della Giustizia è possibile scaricare il facsimile della domanda.
L’obiettivo risponde alla necessità di agevolare il passaggio dei pubblici dipendenti dalle amministrazioni locali a quelle centrali. Grazie a questa legge, dunque, ampio spazio verrà garantito alla mobilità volontaria dei dipendenti delle provincie e delle città metropolitane, in considerazione anche dei cospicui tagli che dovrebbero colpire il personale nei prossimi mesi.
Sono di questi giorni le ultime polemiche sollevate sulla questione soprattutto da parte dei lavoratori interessati alla mobilità. «Come si pensa di applicare la mobilità senza un confronto con le parti sociali e i diretti interessati?» ha commentato il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo.
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