Banche, risparmiatori truffati: rimborso pieno per chi ha fatto ricorso

Trecento, tra coloro che hanno deciso di presentare ricorso all’arbitro Anac, hanno ottenuto il 100 per cento del rimborso. Anche se mancano ancora 1400 richieste.

Redazione 06/08/18
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(Foto Ansa) Un sospiro di sollievo per alcuni dei risparmiatori truffati dalle banche. Grazie al ricorso all’arbitro Anac, attualmente circa 300 risparmiatori delle 4 banche, su 1.753 istanze, hanno ottenuto il rimborso pieno, al 100%, delle obbligazioni subordinate. Secondo i dati del Fondo interbancario (Fitd), che gestisce il Fondo di solidarietà, i ricorsi con esito positivo al 20 luglio erano 301, per 11,64 milioni di euro. Il Fondo, intanto, dopo aver chiuso i ristori per le 4 banche sta procedendo per le venete, in gran parte micro-investitori: finora 934 pratiche liquidate per 4,5 milioni, per tre quarti (679) sotto i 5mila euro.

Restano da evadere ancora circa 1400 richieste, per le quali si sta studiando una soluzione.

All’arbitro si poteva rivolgere chi non rispondeva ai requisiti indicati dalla legge per il ristoro all’80% (massimo 35mila euro di reddito o 100mila euro di patrimonio) o chi possedeva obbligazioni acquistate dopo il 12 giugno 2014 (data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della commissione Ue della direttiva Brrd). O anche chi voleva ‘scommettere’ su un rimborso del 100% anche se aveva i requisiti per chiedere l’indennizzo al Fondo di solidarietà, che liquida invece un rimborso forfettario fino all’80% dei titoli azzerati con il salvataggio delle 4 banche del novembre 2015.
Per tutti questi motivi (le caratteristiche dei risparmiatori e il rimborso pieno) si tratta di assegni mediamente più cospicui di quelli liquidati direttamente dal Fitd con la procedura forfettaria che, nel caso delle 4 banche, per la stragrande maggioranza (10mila pratiche su 16mila trattate) hanno riguardato rimborsi sotto i 10mila euro.

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Al momento sono circa la metà (921) le domande per le quali è già partita la procedura (le comunicazioni tra collegi arbitrali e banche interessate, intermediate dal Fondo) e sono state pochissime le istanze respinte dall’arbitro (poco più di una cinquantina).

Ancora più bassi gli importi liquidati finora agli obbligazionisti delle banche venete: le domande inoltrate al Fondo sono state in tutto 8.492 e quelle già lavorate finora 1.771. L’obiettivo, spiega il vice direttore generale del Fitd Salvatore Paterna, è quello di “concludere la procedura nel corso del 2019”.

La maggior parte delle domande è arrivata da risparmiatori della Banca Popolare di Vicenza (il 97%). Finora si è registrato un alto numero di pratiche rigettate legato al fatto che le banche venete avevano collocato un numero elevato di titoli a investitori istituzionali, quindi i risparmiatori retail non li hanno acquistati direttamente dalle banche (altro requisito per accedere al rimborso forfait). Per le venete comunque finora non c’è stato nessun rimborso superiore ai 100mila euro e appena 7 tra i 50mila e i 100mila euro.

Redazione

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