Non serve più consegnare il verbale di invalidità della commissione per acquistare un auto disabili con Iva al 4%. Tutto è più semplice, ed è sufficiente esibire la patente di guida. Certo, per ottenere l’agevolazione, la patente in questione deve contenere l’indicazione degli adattamenti, anche di serie, del veicolo agevolabile.
Il chiarimento arriva direttamente dall’Agenzia entrate che, interrogata da un’associazione di tutela disabili sulla questione, ha emanato la risoluzione n. 40/E del 7 luglio 2023.
Già un decreto del 2021 ha previsto che per usufruire dell’imposta ridotta è sufficiente che la patente riporti gli adattamenti prescritti dalla commissione medica in base alle esigenze della persona disabile. A cui è poi è seguito il provvedimento applicativo del Ministero dell’economia.
La necessità del chiarimento è però nata da una questione sollevata da un’associazione di tutela disabili, in base alle novità normative introdotte per semplificare l’applicazione delle agevolazioni fiscali per l’acquisto di veicoli destinati a persone con disabilità, e al modo in cui i venditori si comportano di fronte a queste novità.
Indice
Auto disabili con Iva al 4%: cosa prevede
L’IVA ridotta al 4% (invece che al 22%) è una tipologia di agevolazioni per disabili prevista dalla legge. Si applica nei casi di acquisto di un’autovettura nuova o usata con cilindrata non superiore a 2.000 cc se a benzina o 2.800 cc con alimentazione diesel. Se si tratta di motore elettrico è richiesta una potenza non superiore a 150 kW.
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Auto disabili con Iva al 4%: spese incluse nell’agevolazione
Oltre all’acquisto, l’IVA ridotta è applicabile anche:
- per le prestazioni di adattamento di veicoli (non adattati), già posseduti dalla persona con disabilità (anche se di cilindrata superiore ai limiti sopra citati);
- all’acquisto contestuale di optional;
- alle cessioni di strumenti ed accessori utilizzati per l’adattamento;
- alle riparazioni degli adattamenti realizzati sulle autovetture delle persone con disabilità, nonché alle cessioni di ricambi relativi agli stessi adattamenti.
Auto disabili Iva al 4%: chi ne ha diritto
Hanno diritto all’aliquota IVA ridotta, in presenza delle altre condizioni richieste dalla normativa:
- persone sorde o non vedenti;
- persone con disabilità psichica o mentale, talmente grave da aver determinato il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento;
- persone con grave limitazione della capacità di deambulazione ovvero affette da pluriamputazioni, nei cui confronti è certificata la disabilità grave ai sensi dell’articolo 3 comma 3 della Legge numero 104/1992;
- persone con ridotte o impedite capacità motorie (non affetta da grave disabilità), a prescindere dalla circostanza che sia titolare dell’assegno di accompagnamento, a condizione tuttavia che il veicolo sia adattato (nei comandi di guida o nella carrozzeria) ovvero dotato di cambio automatico (prescritto dalla Commissione medica competente).
Acquisto auto disabili con Iva al 4%: i documenti da esibire
Tutto nasce dalla semplificazione normativa in vigore da gennaio 2022. Il Ministero della disabilità lo scorso 22 gennaio aveva infatti reso noto un comunicato stampa, per comunicare la riduzione del numero dei documenti da esibire in caso di acquisto auto disabili con Iva ridotta, per soggetti disabili e loro caregiver.
A partire dal 18 gennaio 2022 bastano questi due documenti, da presentare al venditore:
- patente di guida speciale, in cui sia indicato l’adattamento del mezzo, prescritto dalle commissioni mediche locali;
- atto notorio dal quale risulta che nei 4 anni precedenti alla data dell’acquisto, l’acquirente non ha comprato un veicolo con l’IVA agevolata al 4 per cento.
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Il Ministero metteva nero su bianco l’abolizione dell’obbligo di presentare al venditore il certificato, rilasciato da una delle commissioni mediche provinciali, attestante le ridotte o impedite capacità motorie, né copia del certificato rilasciato in occasione del conseguimento o della conferma di validità della patente di guida.
Acquisto auto disabili con Iva al 4%: è sufficiente la patente di guida
Detto ciò, lo scorso 7 luglio si è resa necessaria una ulteriore risoluzione dell’Agenzia entrate per chiarire la questione. A sollevarla un’associazione di tutela delle persone disabili. Il dubbio è nato riguardo proprio la semplificazione normativa del 2022 e al successivo comportamento adottato da venditori e concessionari auto, soprattutto in merito alla tipologia di documentazione e di patente da accettare.
Su due punti è stato chiesto il chiarimento e si è dovuta soffermare l’Agenzia:
- l’articolo 1-bis del Dl n. 121/2021 che consente di beneficiare dell’Iva al 4% presentando una copia semplice della patente di guida posseduta a patto che essa contenga l’indicazione degli adattamenti da apportare al veicolo prescritti dalla commissione medica;
- la possibilità di accedere allo sconto Iva anche da parte degli invalidi in possesso del foglio rosa, a patto che ottengano la patente speciale entro un anno dall’acquisto della vettura, opportunità prevista dall’articolo 27 della legge n. 104/1992.
L’articolo 1-bis del Dl n. 121/2021 ha previsto in sintesi che per usufruire dell’imposta ridotta è sufficiente che la patente riporti gli adattamenti prescritti dalla commissione medica in base alle esigenze della persona disabile. La semplificazione ha comportato anche la modifica del decreto Mef applicativo su richiamato, che ha tagliato la documentazione precedentemente richiesta restringendola alla semplice patente completa delle indicazioni previste.
Con la risoluzione del 7 luglio in soldoni, In definitiva l’Agenzia ha ribadito che, per usufruire dell’Iva al 4% per l’acquisto di un auto disabili, le persone con disabilità titolari di patente di guida con obbligo di adattamenti, devono presentare esclusivamente:
- una copia semplice della patente posseduta, contenente l’indicazione di adattamenti, anche di serie, per il veicolo agevolabile da condurre, prescritti dalle commissioni mediche locali
- atto notorio attestante che nel quadriennio anteriore alla data di acquisto del veicolo non è stato effettuato acquisto o importazione di veicolo con applicazione dell’aliquota agevolata
E’ inoltre sufficiente produrre il foglio rosa, con l’indicazione degli adattamenti alla guida al veicolo, oltre all’atto notorio o la dichiarazione di responsabilità attestante che nel quadriennio precedente l’interessato non ha usufruito della stessa agevolazione. Il beneficio decade, avverte l’Agenzia, se la persona non acquisisce la patente di guida delle categorie A, B o C speciali, entro un anno dalla data dell’acquisto del veicolo.
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Agevolazioni fiscali e adempimenti per i soggetti disabili 2023
Il volume, in continuità con il precedente – dello stesso autore – dedicato esclusivamente alla Legge 104/1992, vuole essere una guida pratica rispetto agli adempimenti di natura amministrativa e fiscale previsti per i soggetti disabili. L’autrice analizza con un approccio operativo i vari aspetti: dall’attestazione dello status di disabile fino ai singoli quadri della dichiarazione dei redditi interessati. Il tutto viene trattato alla luce delle novità più recenti, tra cui l’intervento del Decreto Legislativo n. 105 del 30 giugno 2022 in materia di Referente Unico. Il testo offre anche uno sguardo verso il collocamento mirato, evidenziando come esso possa essere, oltre che la risposta ad un obbligo di Legge, anche un’importante occasione di accoglimento sociale che garantisce autonomia e dignità ai soggetti disabili e consente alle Aziende l’accesso ad agevolazioni fiscali e contributive.
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(Foto di copertina: istock/AndreyPopov)