Assegni familiari non ricevuti in busta paga: le cause possibili e come fare

Paolo Ballanti 22/10/19
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Sei un dipendente che ha fatto richiesta di assegni familiari ma nella busta paga non ti è stato ancora liquidato nulla? Sappi che i motivi possono essere molti: l’Inps non ha ancora autorizzato l’erogazione o l’azienda non ha tenuto monitorato lo stato di avanzamento delle domande dei propri dipendenti.

Come muoversi in questi casi? Il primo passo è sicuramente quello di controllare sul sito INPS l’iter di approvazione degli ANF. In base al risultato, il dipendente può rivolgersi direttamente al datore di lavoro o attendere ulteriori notizie da parte dell’Istituto.

Vediamo nel dettaglio come deve comportarsi il lavoratore, ricordando prima di tutto le nuove procedure di richiesta e consultazione degli ANF.

Assegni familiari 2019: nuove modalità di richiesta

Dal 1° aprile 2019 sono cambiate le modalità di presentazione delle domande di ANF. È fatto obbligo ai dipendenti di presentare le istanze direttamente all’Inps in via telematica, collegandosi al sito www.inps.it se in possesso di PIN dispositivo, credenziali SPID o CNS ovvero (se sprovvisti di PIN SPID o CNS) tramite Patronati e intermediari abilitati, consulenti del lavoro e commercialisti.

Fino al 31 marzo 2019 le domande di ANF dovevano essere presentate in modalità cartacea al datore di lavoro utilizzando il modello ANF/DIP (codice SR16). Deroga ora riservata ai soli operai agricoli a tempo indeterminato (cosiddetti “OTI”).

Con le nuove modalità di presentazione telematica delle domande di ANF, l’azienda potrà consultare direttamente sulla propria area riservata del sito INPS (sezione “Cassetto previdenziale” sottosezione “Consultazione importi ANF”) l’ammontare dell’assegno spettante a ogni singolo dipendente.

Fatta eccezione per le ipotesi di pagamento diretto gli assegni familiari vengono anticipati dall’azienda in busta paga e da questa poi recuperati sui contributi da pagare all’INPS con modello F24 (essendo somme a carico dell’Istituto). Le somme sono esenti da contributi e tasse.

Assegni familiari: come fare domanda online 

Come anticipato, per richiedere autonomamente gli assegni familiari è necessario collegarsi al sito www.inps.it e accedere al servizio “Assegno per il nucleo familiare: dipendenti di aziende attive”. Una volta inserito il PIN dispositivo INPS, le credenziali SPID o Carta Nazionale dei Servizi, si apre la pagina personale del dipendente, dove poter:

  • Inserire una nuova domanda;
  • Consultare lo stato delle richieste già inoltrate;
  • Variare una domanda già presentata.

In sede di presentazione di una nuova domanda, l’interessato dovrà dichiarare:

  • Il proprio stato civile;
  • I dati dei componenti il nucleo familiare;
  • Il reddito imponibile ai fini fiscali relativo all’anno 2018;
  • Che non si percepiscono altri trattamenti di famiglia e nemmeno un secondo ANF.

Assegni familiari non ricevuti in busta paga: le possibili cause

L’assenza degli ANF in busta paga può dipendere da:

  • L’azienda non ha controllato sul Cassetto previdenziale – servizio “Consultazione ANF” se la domanda del dipendente è andata a buon fine;
  • L’INPS non ha ancora autorizzato l’azienda ad erogare gli assegni;
  • La domanda non è stata accolta e il dipendente riceverà un’apposita comunicazione dall’Istituto.

> Assegni familiari 2019: come visualizzare gli importi erogati <

Assegni familiari non ricevuti in busta paga: esito “Frazionamento OK”

Il primo passo è verificare autonomamente sul portale Inps lo stato della domanda. Per farlo, è necessario collegarsi al sito www.inps.it e accedere al servizio “Assegno per il nucleo familiare: dipendenti di aziende attive”. Una volta inserito il PIN dispositivo INPS, le credenziali SPID o Carta Nazionale dei Servizi, si apre la pagina personale del dipendente. In alternativa, si può verificare lo stato della domanda rivolgendosi al patronato / intermediario che ha inoltrato la richiesta.

Se lo stato della domanda è “Frazionamento OK”, significa che la stessa è stata accolta ma non ancora visualizzata dall’azienda. In questo caso è necessario rivolgersi al datore di lavoro o all’ufficio personale chiedendo di recuperare nell’area riservata alle aziende l’autorizzazione Inps. E’ consigliabile presentarsi muniti della ricevuta rilasciata dal sistema all’atto della presentazione della domanda, in cui è indicato:

  • Codice identificativo della domanda;
  • Data di presentazione della richiesta;
  • Nominativo del dipendente e codice fiscale;
  • Periodo di riferimento degli assegni.

Assegni familiari non ricevuti in busta paga: esito “Domanda acquisita”

Quando lo stato della richiesta riporta “Domanda acquisita” significa che l’azienda ha visualizzato sul portale l’autorizzazione dell’INPS all’erogazione ma non ha ancora provveduto alla liquidazione degli stessi in busta paga. Anche in questo caso è opportuno chiedere spiegazioni al datore di lavoro o all’ufficio personale, muniti sempre della ricevuta di presentazione.

Assegni familiari non ricevuti in busta paga: richiesta in elaborazione o con esito negativo

L’assenza degli ANF potrebbe dipendere dal fatto che l’Inps non ha ancora concluso l’iter di autorizzazione o lo stesso si è concluso con esito negativo.

Nel primo caso, l’interessato può solo limitarsi a tenere monitorato lo stato della richiesta sul portale INPS, autonomamente o tramite il patronato / intermediario abilitato che ha inoltrato la domanda.

Al contrario, se lo stato della domanda è “Frazionamento reiezione / Lettera inviata”, significa che l’INPS ha valutato negativamente la richiesta del dipendente, il quale riceverà un’apposita lettera con i motivi del rigetto.

Paolo Ballanti

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