Appuntamenti fiscali di gennaio 2020: date, scadenze e obblighi

Scontrino elettronico, canone Rai, ravvedimento operoso 770 e Iva, imposta di bollo su e-fattura

Scarica PDF Stampa
Ogni mese dell’anno è ormai caratterizzato da diversi di appuntamenti fiscali, e la strada verso una vera semplificazione sembra ancora lontana. L’obiettivo sempre annunciato dei vari governi che si susseguono di volta in volta, verso il raggiungimento della semplificazione degli obblighi verso il Fisco, ancora non sembra aver sortito gli effetti desiderati e in particolare, si deve constatare che non vi è tuttora una vera razionalizzazione degli adempimenti che riguardano i contribuenti.

Facendo riferimento al mese di gennaio 2020, tanti sono gli adempimenti da segnare in calendario. Come spesso capita, se ne aggiungono di nuovi o alcuni vengono modificati a seguito dell’entrata in vigore di nuove norme. Vediamo di seguito quali sono i principali appuntamenti di questa seconda parte del mese di gennaio che interessano direttamente i contribuenti.

Scontrino elettronico 2020

Tra le novità, ricordiamo che dal 1° gennaio è obbligatorio l’invio telematico dei corrispettivi tramite, un Registratore di cassa Telematico (RT), o anche, tramite una procedura web gratuita messa a disposizione sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

L’obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi, dal primo gennaio 2020 vale per tutti i contribuenti interessati. Una prima fase ha riguardato nello specifico l’avvio di tale obbligo solo per i contribuenti con fatturato superiore e 400.000 euro annui. L’adempimento riguarda chi effettua operazioni di “commercio al minuto e attività assimilate”, per le quali non è obbligatoria l’emissione della fattura (a meno che non venga richiesta dal cliente).

Potrebbe interessarti il volume:

Tra i soggetti interessati, oltre ai commercianti, rientrano quelli che attualmente emettono ricevute fiscali (artigiani, alberghi, ristoranti, ecc.). La mancata memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi, comporta l’applicazione di sanzioni pari al 100% dell’imposta relativa all’importo non correttamente documentato con un minimo di 500 euro.

È prevista inoltre, la sanzione accessoria della sospensione della licenza o dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività, ovvero dell’esercizio dell’attività stessa, nei casi di recidiva (quando nel corso di un quinquennio vengono contestate quattro distinte violazioni, compiute in giorni diversi).

La legge ha anche previsto una moratoria delle sanzioni, che durerà massimo per sei mesi. Gli operatori il cui obbligo è partito il primo gennaio, dovranno necessariamente dotarsi del registro telematico (o usare la procedura web dell’Agenzia delle Entrate) al massimo entro il prossimo 1° luglio 2020. È molto importante, quindi, attivarsi sin da subito per acquistare il registratore telematico, ovvero adattare, se possibile, il registratore di cassa già in uso.

Esenzione canone Rai

Nel mese di gennaio, generalmente vi è l’appuntamento con il pagamento del canone televisivo, che ammonta ad oggi a 90 euro annui. Già da tempo il versamento avviene automaticamente con il prelievo rateale nella bolletta della corrente elettrica, tuttavia, in alcuni casi particolari il pagamento deve essere fatto con il modello F24.

Si ricorda che entro il 31 gennaio, si dovrà inviare all’Agenzia delle Entrate l’eventuale dichiarazione per ottenere l’esenzione dal pagamento Canone Rai in base ai casi di esclusione che sono previsti dalla legge.

Uno di questi è l’esonero dal pagamento per i titolari di abbonamento Tv che hanno superato i 75 anni di età, e che hanno un reddito inferiore a 8.000 euro, e sono senza conviventi titolari di un reddito proprio (fatta eccezione per collaboratori domestici, colf e badanti).

Questi soggetti possono presentare una dichiarazione sostitutiva con cui attestano il possesso dei requisiti per essere esonerati dal pagamento del canone TV.

L’agevolazione compete se nell’abitazione di residenza si possiedono uno o più apparecchi televisivi, mentre non compete nel caso in cui l’apparecchio televisivo sia ubicato in luogo diverso da quello di residenza.

Fattura elettronica: versamento imposta di bollo

Un altro appuntamento con il fisco, è fissato al 20 gennaio con il versamento dell’imposta di bollo dovuta per l’emissione delle fatture elettroniche emesse per importi superiori a euro 77,47 e relative all’ultimo trimestre del 2019.

Si tratta della scadenza trimestrale per le fatture elettroniche di importi inferiori a 1.000 euro. Si ricorda che per tali importi a seguito delle modifiche previste dal decreto fiscale 124/2019, il versamento avverrà semestralmente il 16 giugno e 16 dicembre di ciascun anno. Per gli importi superiori a 1.000 euro invece, l’appuntamento per il versamento resta ancora su base trimestrale il giorno 20 dei mesi di gennaio, aprile, luglio e ottobre.

Potrebbe interessarti il volume:

Guida alla fatturazione elettronica tra privati

Il testo è aggiornato con i più recenti documenti di prassi pubblicati dall’Agenzia delle entrate e con le ultime disposizioni del Decreto fiscale (D.L. 23 ottobre 2018, n. 119,convertito nella Legge 17 dicembre 2018, n. 136), con il quale si è provveduto a semplificare il processo di avvio e di emissione della fatturazione elettronica (ammorbidendo il sistema sanzionatorio), di annotazione delle fatture, di registrazione degli acquisti e di detrazione dell’IVA, nonché a prevedere l’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi. La trattazione chiarisce le modalità di emissione della fattura elettronica, le tempistiche e il contenuto obbligatorio, dedica ampio spazio di approfondimento al Sistema di Interscambio e individua i soggetti obbligati e quelli esonerati. Sotto l’aspetto operativo, questa nuovissima Guida presenta i principali servizi di fatturazione elettronica offerti alle imprese e ai professionisti, tenuto conto del ruolo e dei compiti del responsabile alla conservazione. La parte finale del Manuale è dedicata alle FAQ, con risposte immediate alle principali problematiche da affrontare in materia di fatturazione elettronica e ai documenti di rilevante importanza nel processo.Nicola Santangelo, Ragioniere, scrittore e blogger con esperienza in ambito contabile e fiscale nella comunicazione d’impresa e nella redazione di business plan. Lavora presso Agenzia Fiscale del Ministero dell’Economia e delle Finanze. È autore di pubblicazioni su fisco, economia, finanza e imprenditoria per primarie testate e riviste di settore. Sui medesimi temi, è relatore in convegni per professionisti.

Nicola Santangelo | 2019 Maggioli Editore

34.00 €  32.30 €

Ravvedimento operoso

Altra scadenza da non dimenticare, è quella del ravvedimento operoso breve (30 giorni) per chi non ha pagato l’acconto Iva di dicembre, previsto al 27 gennaio 2020. Si tratta dell’ultimo giorno utile per la regolarizzazione del versamento dell’acconto Iva relativo all’anno 2019 non effettuato (o effettuato in misura insufficiente) entro il 27 dicembre 2019, con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta a un decimo del minimo.

Sempre in tema di ravvedimento, il 27 gennaio 2020 scadono i 90 giorni dal termine ordinario, per l’invio del modello 770 del 2019 tardivo. Per chi effettuerà entro tale data l’invio del modello 770, è prevista l’applicazione della sanzione minima di 250 euro, sanabile con ravvedimento operoso. L’importo dovuto con ravvedimento, sarà cosi pari alla sanzione ridotta ad 1/10 di quella ordinaria, pari quindi a 25 euro.

Invio dati Sistema Tessera Sanitaria

Entro il 31 gennaio gennaio dovranno anche essere trasmessi i dati relativi al sistema Tessera Sanitaria dei dati che rientreranno nel modello 730 precompilato.

Gli operatori sanitari dovranno inviare le informazioni e gli importi percepiti relativamente alle spese del 2019. I dati da trasmettere al Sistema Tessera Sanitaria sono quelli relativi a ricevute di pagamento, scontrini fiscali ed eventuali rimborsi relativi alle spese sanitarie sostenute da ciascun assistito.

I contribuenti per consultare le spese sanitarie che saranno inserite nel modello 730, dovranno attendere il mese di aprile quando verrà aperto alla consultazione il modello 730 precompilato.

Le spese sanitarie sostenute, possono essere consultate nell’area autenticata del sito web del Sistema Tessera Sanitaria, tramite tessera sanitaria TS-CNS, con il sistema SPID, oppure utilizzando le credenziali Fisconline.

Giuseppe Moschella

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento