Dichiarazione 730/2025: perché devo pagare l’acconto Irpef? Cosa significa?

L’acconto può essere versato interamente o in misura inferiore (previsionale).

Paolo Ballanti 23/06/25

In piena campagna per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi con il modello 730/2025 sarà purtroppo capitato a molti di vedere nel prospetto di liquidazione la voce a debito per acconto Irpef.

In questi casi è importante capire perché si è obbligati a versare l’acconto quando già si paga il saldo per l’annualità 2024.
Considerando poi che le cifre in questione possono essere di importo non trascurabile una buona notizia è che esiste la possibilità di versare l’acconto (e il saldo) in più rate mensili.

Analizziamo la questione in dettaglio.

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Indice

Quando è dovuto l’acconto Irpef?

Il contribuente è tenuto, con modello F24, a versare l’acconto Irpef per l’anno corrente se le somme dovute all’Erario, calcolate nel modello 730/2025 con riguardo ai redditi totalizzati nel 2024, al netto di:

  • Detrazioni;
  • Crediti di imposta;
  • Ritenute;
  • Eccedenze;

sono superiori ad euro 51,65.

In caso positivo, l’acconto è pari al 100 per cento dell’imposta dichiarata nell’anno (2025), da liquidare in una o due rate, a seconda dell’importo:

  • Unico versamento, entro il 1° dicembre 2025 (la scadenza ordinaria del 30 novembre cade di domenica), se l’acconto è inferiore a 257,52 euro;
  • Due rate, se l’acconto eccede i 257,52 euro.

In quante rate si versa l’acconto?

I contribuenti che presentano un acconto Irpef superiore ad euro 257,52 versano:

  • la prima rata di acconto, in misura pari al 40 per cento, entro il 30 giugno (insieme al saldo Irpef anno 2024);
  • la seconda rata di acconto, corrispondente al 60 per cento del totale, entro il 30 novembre (che slitta al 1° dicembre 2025, essendo il 30 novembre una domenica).

Il termine di versamento della prima rata d’acconto può essere posticipato di trenta giorni (30 luglio), applicando la maggiorazione dello 0,40 per cento a titolo di interessi.

Da notare che la maggiorazione si somma all’imposta dovuta e, pertanto, dev’essere versata con modello F24 utilizzando un unico codice tributo.

Metodo storico o previsionale?

L’acconto è liquidato di norma in misura pari al 100 per cento dell’imposta risultante dal modello 730/2025 relativo ai redditi 2024 (metodo storico).

In alternativa il contribuente può versare l’acconto in misura inferiore (o non versarlo affatto) in base all’andamento reddituale dell’anno in corso (2025). In tal caso si parla di metodo previsionale.

Metodo di calcolo dell’acconto Irpef 2025Operazioni
StoricoL’acconto è pari all’imposta dovuta per l’annualità 2024 diminuita delle detrazioni, dei crediti d’imposta e delle ritenute spettanti, così come risultanti dalla dichiarazione 730-2025
PrevisionaleIl contribuente ritiene che l’imposta dovuta per l’annualità 2025 (da dichiararsi con modello 730-2026) sarà inferiore o nulla rispetto a quella relativa al 2024 e, pertanto, esegue il versamento di un acconto inferiore a quello dovuto in funzione del metodo storico (eventuale errori nel calcolo previsionale comportano l’irrogazione delle sanzioni per insufficiente versamento)

Si può versare a rate il primo acconto Irpef?

Le somme dovute a titolo di saldo 2024 e primo acconto 2025 dell’Irpef possono essere versate in rate mensili di pari importo, con la maggiorazione (a titolo di interessi) pari al 4 per cento annuo (corrispondente allo 0,33 per cento mensile).

Il numero delle rate è determinato liberamente a patto che il piano di ammortamento si concluda entro il 16 dicembre 2025.

Le rate successive alla prima devono essere versate entro il giorno 16 di ciascun mese (la rata del 16 agosto si considera osservata se il pagamento avviene entro il 20 agosto), mentre la prima rata (come anticipato) entro il 30 giugno o 30 luglio (con maggiorazione dello 0,40 per cento).

Versamento dilazionato con prima rata il 30 giugno 2025
Numero rataData scadenza versamento
Prima30 giugno 2025
Seconda16 luglio 2025
Terza20 agosto 2025
Quarta16 settembre 2025
Quinta16 ottobre 2025
Sesta17 novembre 2025
Settima16 dicembre 2025
Versamento dilazionato con prima rata il 30 luglio 2025
Numero rataData scadenza versamento
Prima30 luglio 2025
Seconda20 agosto 2025
Terza16 settembre 2025
Quarta16 ottobre 2025
Quinta17 novembre 2025
Sesta16 dicembre 2025

Si può dilazionare il secondo acconto Irpef?

L’acconto Irpef versato entro la scadenza ordinaria del 30 novembre (posticipata al 1° dicembre per l’annualità corrente) non può essere dilazionato in più rate mensili

Per l’acconto 2025 si utilizzano le tre aliquote Irpef

Un aspetto non trascurabile è quello riguardante le aliquote Irpef da utilizzare per il calcolo dell’acconto 2025.

Il Decreto n. 216 del 30 dicembre 2023, in attuazione del primo modulo di riforma del sistema fiscale, ha previsto l’applicazione per l’annualità 2024 di tre aliquote al 23, 35 e 43 per cento per il calcolo dell’Irpef lorda. Le medesime aliquote sono state peraltro confermate in via strutturale dalla Manovra 2025.

Il successivo comma 4 ha stabilito che, nella determinazione degli acconti IRPEF relativi ai periodi d’imposta 2024 e 2025, si assume quale imposta dell’annualità precedente, quella che si sarebbe ottenuta non applicando le tre descritte aliquote al 23, 35 e 43 per cento.
In assenza di una modifica normativa, in forza del comma 4, i contribuenti avrebbero dunque dovuto calcolare gli acconti IRPEF 2025 sulla base delle regole in vigore nel 2023.

Grazie al correttivo introdotto con Decreto n.55 del 23 aprile, il legislatore ha modificato la procedura di calcolo degli acconti IRPEF 2025 (di cui all’articolo 1, comma 4, D.Lgs. numero 216/2023) precisando che gli stessi devono essere determinati in ragione delle nuove aliquote al 23, 35 e 43 per cento e non sulla base di quelle (più elevate) del 2023.


Foto di copertina: istock/Rafmaster

Paolo Ballanti

Dopo la laurea in Consulente del Lavoro, conseguita all’Università di Bologna nel 2012, dal 2014 si occupa di consulenza giuslavoristica ed elaborazione buste paga presso un’associazione di categoria in Ravenna. Negli anni successivi alla laurea ha frequentato tre master: El…Continua a leggere