Bollette Luce e Gas, Antitrust contro aumenti illeciti: cosa cambia ora

Redazione 14/12/22
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Sette istruttorie e provvedimenti cautelari contro Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Engie e Acea nell’ambito degli aumenti unilaterali delle Bollette Luce e Gas. Queste le azioni intraprese dall’Antitrust nei confronti dei fornitori nel mirino per aver applicato aumenti illegittimi ai consumatori, intestatari di utenze. Questo in barba al Decreto Aiuti Bis dell’ex governo Draghi, che aveva vietato di farlo.

I consumatori, i condomini e le microimprese che hanno ricevuta variazioni delle condizioni economiche sono oltre 7 milioni, fa presente la nota dell’Agcm.

Sotto la lente dell’Autorità sono finite le proposte di modifica del prezzo di fornitura di energia elettrica e di gas naturale, e le successive proposte di rinnovo delle condizioni contrattuali, in contrasto con l’art. 3 del Decreto Legge 9 agosto 2022 n. 115 (cd. Aiuti bis), convertito in Legge n. 142 del 21 settembre 2022.

In sostanza l’80% del mercato dei fornitori è finito nel mirino del controllo, a cui viene contestata la mancata sospensione delle proposte di modifica unilaterale delle condizioni economiche, inviate prima del 10 agosto 2022 e, in seguito, le proposte di aggiornamento o di rinnovo dei prezzi di fornitura, di carattere peggiorativo, giustificate sulla base della asserita scadenza delle offerte a prezzo fisso. Così come l’Aiuti bis aveva espressamente imposto.

Le imprese dovranno ora sospendere l’applicazione delle nuove condizioni economiche, mantenendo o ripristinando i prezzi praticati prima del 10 agosto 2022. Inoltre, dovranno comunicare all’Autorità le misure che adotteranno al riguardo. Entro sette giorni, le imprese potranno difendersi e l’Autorità potrà confermare o meno i provvedimenti cautelari.

Indice

Aumenti Bollette illegittimi: le 7 imprese nel mirino

Sotto la lente del garante della concorrenza sono finite 7 imprese di fornitura di gas ed energia elettrica:

  • Enel,
  • Eni,
  • Hera,
  • A2A,
  • Edison,
  • Engie,
  • Acea

Nei loro confronti l’Antitrust ha avviato prima un’istruttoria (anzi sette) e poi emanato 7 provvedimenti cautelari. Viene contestato alle società di aver ignorato il Decreto Aiuti Bis (in vigore dal 10 agosto 2022), che imponeva di non modificare unilateralmente i contratti di fornitura gas e luce agli utenti. Questo per frenare l’impennata dei costi all’indomani dello scoppio della guerra Russia-Ucraina. Misura che si è aggiunta all’estensione del Bonus Bollette 2022.

Il decreto in questione sospende, dal 10 agosto fino al 30 aprile 2023, l’efficacia sia delle clausole contrattuali che consentono alle società di vendita di modificare il prezzo di fornitura sia delle relative comunicazioni di preavviso, salvo che le modifiche di prezzo si siano già perfezionate prima dell’entrata in vigore del decreto stesso.

Alle sette società viene contestata la mancata sospensione delle comunicazioni di proposta di modifica unilaterale delle condizioni economiche, inviate prima del 10 agosto 2022 e, in seguito, le proposte di aggiornamento o di rinnovo dei prezzi di fornitura, di carattere peggiorativo, giustificate sulla base della asserita scadenza delle offerte a prezzo fisso.  

Ad Acea – spiega la nota Agcm – viene anche contestata l’asserita efficacia delle comunicazioni di modifica unilaterale del prezzo di fornitura perché inviate prima dell’entrata in vigore del Decreto Aiuti bis (10 agosto 2022) e non “perfezionate” prima della stessa data.

Aumenti bollette Luce e Gas: cosa succede ora

Diciamo subito che, con le 7 misure cautelari prese con provvedimento, l’Antitrust chiede alle imprese di ripristinare le condizioni e i prezzi applicati agli utenti prima del 10 agosto 2022 (data di entrata in vigore del Dl Aiuti Bis), annullando di fatto gli aumenti illegittimi di cui si sono resi colpevoli. Prima però dovranno comunicare all’Antitrust le azioni decise per correggere la loro condotta illegittima.

Viene comunque concesso un lasso di 7 giorni di tempo per difendersi dinnanzi all’autorità garante per la concorrenza e il mercato.

Aumenti bollette illegittimi: cosa può fare l’utente

Anzitutto, se l’utente vuole contestare una comunicazione di modifica contrattuale, deve accertarsi che questa sia stata inviata dopo il 10 agosto 2022, giorno in cui era entrato in vigore il decreto Aiuti-bis che congela gli aumenti. Detto ciò, dovrebbe avvenire tutto in maniera automatica. Questo perché l’Antitrust ha chiesto espressamente alle compagnie di ripristinare la situazione precedente il 10 agosto 2022.

L’utente quindi dovrebbe ricevere presto una lettera in cui si comunica il ritorno al precedente prezzo e l’annullamento delle nuove e illegittime condizioni praticate. Se ciò non avviene potrà certamente inviare una lettera di richiesta riduzione bolletta entro un arco di tempo che verrà stabilito.

Redazione

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