L’Agenzia delle entrate – Riscossione ha reso noto il rilascio di un nuovo servizio online che consente di scaricare immediatamente i moduli per il pagamento delle rate dall’undicesima in poi da parte dei contribuenti che hanno aderito alla Rottamazione quater.
Scopo dell’iniziativa è semplificare gli adempimenti a carico dei cittadini, grazie ad una piattaforma che consente di avere subito a disposizione i moduli di pagamento, da utilizzare nel 2026, senza dover attenderne l’invio da parte di AdER.
Analizziamo la novità in dettaglio.
Indice
- Cos’è la Rottamazione quater?
- Quali sono i debiti definibili per la Rottamazione quater?
- Quali debiti non rientrano nella Rottamazione quater?
- Rottamazione quater: il nuovo servizio online
- Chi può accedere al nuovo servizio?
- Rottamazione quater: come funziona la nuova piattaforma online?
- Rottamazione quater: rata in scadenza il 30 novembre 2025
Cos’è la Rottamazione quater?
La Legge 29 dicembre 2022, numero 197 (Manovra 2023) ha contemplato all’articolo 1, commi da 231 a 252, la Definizione agevolata (cosiddetta Rottamazione quater) dei carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.
La misura consente al contribuente di estinguere i debiti relativi ai carichi rientranti nel perimetro della Rottamazione, versando le somme dovute a titolo di capitale e quelle maturate come rimborso spese per le procedure esecutive e per i diritti di notifica.
Non sono invece dovuti gli importi a titolo di interessi iscritti a ruolo, sanzioni, interessi di mora e aggio.
Per quanto riguarda invece i debiti relativi ai carichi riguardanti le sanzioni per violazioni del Codice della strada, nonché le altre sanzioni amministrative (diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali) l’accesso alla misura agevolativa prevede che non sono da corrispondere le somme dovute a titolo di interessi, compresi quelli di mora e di rateizzazione, nonché le somme dovute a titolo di aggio.
Quali sono i debiti definibili per la Rottamazione quater?
La Rottamazione quater consente di definire in maniera agevolata (come descritto) tutti i carichi affidati all’Agente della riscossione nel periodo ricompreso tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022, inclusi quelli:
- Contenuti in cartelle non ancora notificate;
- Interessati da provvedimenti di rateizzazione o sospensione;
- Già oggetto di una precedente misura agevolazione (cosiddetta Rottamazione e / o Saldo e Stralcio) anche se decaduta per il mancato, tardivo, insufficiente versamento di una delle rate del precedente piano di pagamento.
I carichi affidati dalle casse / enti previdenziali di diritto privato rientrano nella Definizione agevolata solo se l’ente, entro il 31 gennaio 2023, ha provveduto a:
- Adottare uno specifico provvedimento;
- Trasmetterlo, sempre entro la stessa data, ad Agenzia delle entrate – Riscossione;
- Pubblicarlo sul proprio sito internet.
Quali debiti non rientrano nella Rottamazione quater?
Non rientrano nella Definizione agevolata:
- I carichi affidati all’Agente della riscossione prima del 1° gennaio 2000 e dopo il 30 giugno 2022;
- I carichi relativi a:
- Somme dovute a titolo di recupero degli aiuti di Stato;
- Crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti;
- Multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna;
- Risorse proprie tradizionali dell’Unione Europea e l’Imposta sul Valore Aggiunto riscossa all’importazione;
- Le somme affidate dagli enti della fiscalità locale e / o territoriale per la riscossione a mezzo avvisi di pagamento (GIA);
- I carichi affidati dalle casse / enti previdenziali di diritto privato che non hanno provveduto, entro il 31 gennaio 2023, a adottare uno specifico provvedimento volto a ricomprendere gli stessi carichi nell’ambito applicativo della misura agevolativa.
Rottamazione quater: il nuovo servizio online
Con il comunicato stampa del 10 ottobre 2025 l’Agenzia delle entrate – Riscossione (AdER) ha reso noto il rilascio di un nuovo servizio telematico per i contribuenti che hanno un piano di pagamento della Rottamazione quater con più di dieci rate.
La piattaforma, disponibile sul portale “agenziaentrateriscossione.gov.it”, consente di richiedere ed ottenere direttamente online i moduli per il pagamento dall’undicesima rata in poi, da utilizzare a partire dal 2026.
Nella comunicazione delle somme dovute “che era stata inviata dopo l’adesione alla Rottamazione – quater”, ricorda il comunicato stampa, erano “allegati solo i moduli di pagamento relativi alle prime dieci rate”. I nuovi moduli possono essere spediti anche tramite posta elettronica certificata o nella tradizionale forma cartacea a seconda del domicilio indicato dal contribuente.
Chi può accedere al nuovo servizio?
Il nuovo servizio telematico è riservato ai contribuenti che:
- Hanno un piano di pagamento eccedente le dieci rate;
- Sono in regola con tutti i versamenti precedenti;
- Non hanno già ricevuto i moduli per tutte le rate tramite l’apposito servizio “ContiTu”.
Rottamazione quater: come funziona la nuova piattaforma online?
Il servizio online rilasciato da AdER e ribattezzato “Copia comunicazione” consente ai contribuenti di ricevere a stretto giro i moduli necessari al versamento delle rate dall’undicesima in poi, senza dover attendere l’invio cartaceo dei documenti.
Per accedere al servizio è sufficiente collegarsi all’area riservata del sito di AdER (“agenziaentrateriscossione.gov.it”) a mezzo delle credenziali SPID, CIE, CNS o, per gli intermediari fiscali, Entratel. Successivamente, attraverso la sezione Definizione agevolata, l’utente può scaricare direttamente i moduli di pagamento.
In alternativa, senza credenziali di accesso, è possibile inviare la richiesta e ricevere la copia via mail, compilando il form presente nell’area pubblica del sito e allegando la documentazione necessaria per il riconoscimento.
Rottamazione quater: rata in scadenza il 30 novembre 2025
Per il versamento della decima rata in scadenza il 30 novembre 2025, si legge nel comunicato stampa, si deve utilizzare l’apposito modulo che era già allegato all’originaria comunicazione delle somme dovute, sempre disponibile in copia tramite il servizio online sul sito di Agenzia delle entrate – Riscossione.
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