Già il cedolino di pensione di agosto aveva segnato l’avvio delle operazioni di conguaglio da dichiarazione dei redditi con modello 730/2025.
Il rateo delle pensioni di settembre non è da meno, dal momento che tanti sono ancora i pensionati e le pensionate in attesa dei famigerati rimborsi fiscali mentre si contano anche coloro che, al contrario, devono far fronte ad un recupero in cedolino, con conseguente diminuzione del netto mensile.
Ecco in dettaglio quando viene pagata e quali sono le novità della pensione di settembre 2025.
Indice
Quando viene pagato il cedolino di pensione di settembre?
In base al calendario diffuso da INPS, con circolare n.23 del 28 gennaio 2025, è lunedì 1 la data di pagamento delle pensioni di settembre (come di consueto il primo giorno bancabile del mese).
A partire dalla stessa data è anche possibile ritirare la pensione in contanti presso gli uffici postali. Come più volte precisato dall’INPS il pagamento in contanti è ammesso per i soli importi complessivamente pari o inferiori a 1.000,00 euro netti.
Nel caso in cui il beneficiario superi tale limite è necessario comunicare all’Istituto il rapporto finanziario sul quale ottenere il pagamento.
La segnalazione può essere effettuata collegandosi a “inps.it – Pensione e Previdenza – Cambiare le coordinate di accredito della pensione”. Il servizio permette peraltro di modificare l’IBAN del soggetto pagatore fornito in precedenza all’INPS.
Ecco di seguito indicate le altre date di pagamento delle pensioni per l’annualità corrente:
Mese | Giorno disponibilità valuta | |
Poste | Banche | |
Ottobre | 1 | |
Novembre | 3 (*) | |
Dicembre | 1 | |
(*) Il 1° novembre è festivo e il 2 novembre è una domenica, pertanto la data di pagamento slitta al primo giorno bancabile successivo del mese |
Conguagli da modello 730/2025
Nel cedolino della pensione di settembre proseguono le operazioni di conguaglio da dichiarazione dei redditi, per i contribuenti che hanno regolarmente trasmesso all’Agenzia Entrate il modello 730/2025 relativo ai redditi 2024, indicando l’INPS come sostituto d’imposta.
A seconda delle risultanze contabili del 730 sul rateo di pensione di settembre si procede a:
- Rimborsare le somme a titolo di imposte pagate e / o trattenute in eccesso al contribuente rispetto a quelle effettivamente a suo carico (conguaglio a credito);
- Trattenere le somme a titolo di imposte pagate e / o trattenute in misura inferiore rispetto a quelle effettivamente a carico del contribuente (conguaglio a debito).
I pensionati che hanno indicato l’INPS come sostituto d’imposta per l’effettuazione dei conguagli del modello 730-2025 possono verificare le risultanze contabili della dichiarazione e i relativi esiti grazie al servizio online disponibile collegandosi a “inps.it – Pensione e Previdenza – Assistenza fiscale (730/4): servizi al cittadino”, in possesso delle credenziali SPID, CIE o CNS.
Ritenute fiscali
Sulle pensioni di settembre 2025 vengono recuperate, oltre all’IRPEF mensile, le rate di addizionali regionali e comunali a saldo, relative al 2024.
Queste ultime sono trattenute in undici rate, da gennaio a novembre dell’anno successivo quello cui si riferiscono. Si segnala altresì la presenza della rata per acconto addizionale comunale relativa all’anno corrente, recuperata in nove rate mensili da marzo a novembre.
Conguaglio di fine anno 2024
Al termine dell’annualità 2024 l’INPS, in qualità di sostituto d’imposta incaricato di effettuare le ritenute fiscali (IRPEF e addizionali regionali e comunali a saldo) per conto dell’Erario, ha calcolato l’ammontare effettivo delle ritenute erariali in base al reddito complessivo totalizzato nella medesima annualità.
Se le ritenute effettivamente a carico del contribuente sono risultate di ammontare superiore rispetto a quelle trattenute in ogni singolo cedolino mensile, l’INPS recupera le differenze a debito sulle rate di pensione di gennaio e febbraio 2025.
Se i ratei delle due mensilità sono risultati insufficienti per il recupero totale di quanto dovuto, le trattenute proseguono sui ratei mensili successivi sino ad estinzione del debito.
Per i soli pensionati con importo annuo complessivo dei trattamenti pensionistici fino a 18 mila euro, per i quali il ricalcolo delle ritenute fiscali ha determinato un conguaglio a debito di importo superiore a 100 euro, la rateazione è estesa fino alla mensilità di novembre.
Indennità una tantum
Nello scorso mese di dicembre (come reso noto con apposita news del 7 gennaio 2025, pubblicata su “inps.it – INPS Comunica – Notizie”) l’Istituto ha concluso le verifiche sull’effettiva spettanza delle indennità una tantum erogate, in via provvisoria, nel 2022 ai titolari di prestazioni pensionistiche e assistenziali, sulla base delle dichiarazioni dei redditi del 2021 fornite dall’Agenzia Entrate.
L’azione di verifica, condotta ai sensi dei Decreti legislativi numero 50/2022 e 144/2022 ha interessato le indennità di 200 e 150 euro liquidate provvisoriamente a quanti hanno totalizzato redditi imponibili IRPEF 2021, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, non eccedenti, rispettivamente, i 35 mila/20 mila euro.
Per le posizioni con redditi superiori ai limiti previsti l’INPS ha già provveduto a inviare apposita comunicazione di indebito, attraverso la Piattaforma per la notificazione digitale degli atti della pubblica amministrazione SEND – Servizio Notifiche Digitali.
Come reso noto ai soggetti interessati, il recupero delle indennità avviene con apposita trattenuta sulla pensione, pari a 50 euro mensili a decorrere dal cedolino di giugno. Pertanto, le suddette trattenute hanno effetto anche sulla pensione di settembre.
Come accedere al cedolino pensione di settembre?
I pensionati possono scaricare il cedolino di pensione di settembre collegandosi al servizio online del sito “inps.it” disponibile in “Pensione e Previdenza – Cedolino della pensione”.
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Foto copertina: istock/MicroStockHub