Sono arrivate le prime notizie concrete sul bonus elettrodomestici 2025, in dirittura di arrivo. A darle Il sole 24 ore che, leggendo la bozza del decreto appena chiuso, è riuscito a decifrare la veste del voucher a cui fra non molto sarà possibile accedere, per chiunque debba acquistare un elettrodomestico, come lavatrice, frigorifero, forno o altro.
Già dalle prime informazioni circolare gli scorsi mesi si era capito che non ci saranno click day, quindi nessuno dovrà affrettarsi a collegarsi online per prenotare il bonus prima degli altri.
Il contributo sarà erogato poi tramite sconto in fattura, direttamente al momento dell’acquisto. Sarà poi il venditore a recuperare i soldi con il consueto metodo del credito di imposta fruibile in compensazione.
Dal provvedimento siglato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso e da quello dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, si evince che tutto passerà da un codice alfanumerico, collegato direttamente al codice fiscale del beneficiario, che il beneficiario presenterà in negozio al momento dell’acquisto.
Sugli importi resta quello che si era detto mesi fa: sconto del 30% sul prezzo del prodotto, fino a un massimo 100 euro e 200 euro per Isee fino a 25mila euro.
Ecco i dettagli.
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Indice
Bonus elettrodomestici fino a esaurimento soldi
Diciamo subito che il contributo economico per l’acquisto di elettrodomestici viene finanziato con un fondo di 50 milioni di euro. Lo Stato quindi potrà erogare soldi solo fino al raggiungimento di questa cifra complessiva, suddivisa per tutta la platea di cittadini/e. In sostanza L’agevolazione è disponibile fino all’esaurimento delle risorse disponibili.
Il decreto sul Bonus elettrodomestici 2025
Il bonus elettrodomestici ha subito diversi rallentamenti. Il decreto attuativo, atteso entro febbraio, è slittato più volte, fino a oggi. La firma sul provvedimento sembra finalmente essere stata apposta dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso e da quello dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Tutto quindi è pronto per partire.
All’interno sono elencate le tipologie di prodotti acquistabili con lo sconto istituito dalla legge di bilancio 2025. Sette categorie di prodotti e un contributo e un contributo emesso in veste di sconto in fattura sotto forma di voucher con codice alfanumerico, da consegnare in negozio. Queste le prime informazioni sul decreto.
Sconto in fattura
Come anticipato il bonus elettrodomestici 2025 sarà erogato direttamente come sconto in fattura: il cliente pagherà meno al momento dell’acquisto e sarà poi il venditore a recuperare lo sconto sotto forma di credito d’imposta, utilizzabile solo in compensazione. La gestione del bonus passerà attraverso la piattaforma digitale di PagoPA, mentre i controlli e le verifiche saranno affidati a Invitalia.
Chi ha diritto a ricevere il contributo riceverà un codice alfanumerico associato al proprio codice fiscale, dove è esplicitato l’importo massimo ottenibile.
La piattaforma sarà collegata alla banca dati dell’Inps per il controllo delle Dsu, in modo da verificare in automatico l’Isee del richiedente. Appurati i requisiti, la piattaforma confermerà all’utente «il diritto al riconoscimento del contributo», con anche l’importo da utilizzare. A quel punto sarà rilasciato il voucher, con durata limitata, associato al codice fiscale del richiedente.
Quanto spetta di sconto sull’acquisto
Il bonus elettrodomestici coprirà il 30% del prezzo d’acquisto, fino a un massimo di 100 euro.
Importo che potrà salire a 200 euro per le famiglie con Isee inferiore a 25mila euro. Il contributo sarà applicato come sconto diretto al momento dell’acquisto, ma resta vincolato alla rottamazione di un vecchio elettrodomestico di classe energetica più bassa.
Per finanziare la misura sono stati stanziati 50 milioni di euro. Una cifra che, secondo le stime, dovrebbe bastare a coprire diverse centinaia di migliaia di richieste. Nonostante non sia previsto un click day, è probabile che, una volta esauriti i fondi, il bonus non sarà più disponibile.
Elettrodomestici inclusi nel bonus 2025
Il decreto interministeriale elenca sette tipologie di prodotto incluse nel contributo economico:
– lavatrici e lavasciuga di classe energetica non inferiore alla A;
– forni almeno di classe A;
– cappe da cucina almeno di classe B;
– lavastoviglie di classe non inferiore alla C;
– asciugabiancheria almeno di classe C;
– frigoriferi e congelatori di classe non inferiore alla D;
– piani cottura conformi ai limiti del Regolamento Ue 2019/2016
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Quindi si parte?
Ancora no. una volta firmato il decreto interministeriale, si attende la pubblicazione dei decreti direttoriali da parte della Direzione generale competente del ministero delle Imprese e del Made in Italy. Quest’ultimo tassello chiarirà gli elementi operativi, come la data di partenza e l’avvio della piattaforma.
Differenza tra Bonus elettrodomestici 2025 e Bonus mobili ed elettrodomestici
Attenzione a non confondere il contributo per l’acquisto di elettrodomestici introdotto dal Decreto Bollette con l’altro Bonus mobili ed elettrodomestici (già da tempo in vigore per chi ristruttura casa).
Oltre al nuovo bonus elettrodomestici, esiste infatti un’altra agevolazione simile, ma con regole diverse. È il bonus mobili ed elettrodomestici legato alle ristrutturazioni. In questo caso non si tratta di uno sconto diretto, ma di una detrazione fiscale: chi acquista mobili o grandi elettrodomestici per arredare una casa in ristrutturazione può recuperare parte della spesa tramite la dichiarazione dei redditi. Per il 2025, la detrazione si applica su un massimo di 5.000 euro, comprese le spese di trasporto e montaggio, e va suddivisa in dieci rate annuali di pari importo. Negli anni precedenti il tetto era più alto: 8.000 euro nel 2023, poi ridotto a 5.000 nel 2024. Il pagamento deve avvenire con strumenti tracciabili, come bonifico o carta. Non sono ammessi contanti, assegni o altri metodi non verificabili.
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Foto copertina: istock/AlexLMX