Disability card: cos’è, a cosa serve, i servizi per disabili

Paolo Ballanti 13/12/21
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Una carta comune europea che consenta ai soggetti in condizione di disabilità di accedere a beni e servizi a condizioni agevolate in Italia e nei paesi membri dell’UE. Questo lo scopo della “Disability Card” presentata lo scorso 1° dicembre in un incontro tenutosi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha visto la partecipazione della Ministra per le disabilità Erika Stefani, del Presidente dell’INPS Pasquale Tridico e del Direttore Sviluppo dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Stefano Imperatori.

La Carta europea, nata nell’ambito del progetto pilota “Eu disability card”, che vede la partecipazione di otto stati membri (inclusa l’Italia), partirà ufficialmente da aprile 2022 quando sarà disponibile sul sito INPS la piattaforma telematica per chiedere il rilascio della tessera.

Il documento permetterà al soggetto titolare un accesso facilitato a beni e servizi offerti da strutture pubbliche e private convenzionate in Italia e nei paesi UE aderenti al progetto, riducendo la burocrazia ed eliminando la necessità di dover presentare ogni volta il certificato di invalidità.

Analizziamo la novità in dettaglio.

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Disability card: cos’è

Agevolare le persone negli spostamenti da un paese all’altro dell’Unione europea, grazie ad un sistema di riconoscimento reciproco dello stato di disabilità. Questo è lo scopo primario del progetto pilota “EU disability card” (Tessera europea di invalidità), lanciato nel febbraio 2016 da un gruppo di otto paesi:

  • Belgio;
  • Cipro;
  • Estonia;
  • Finlandia;
  • Italia;
  • Malta;
  • Romania;
  • Slovenia;

nell’ambito della Strategia dell’Unione Europea 2010 – 2020 in materia di disabilità.

La Carta europea risponde alle difficoltà di coloro che, dovendosi recare in un altro stato membro dell’UE, non sono in possesso di un documento che garantisca, al pari dei cittadini del paese di destinazione, determinate agevolazioni nei settori cultura, sport, trasporti ed attività ricreative.

Ogni paese aderente al progetto rilascia la Carta in base ai propri criteri e norme per il riconoscimento della disabilità ed è autonomo nel definire la procedura di emissione. Il punto di arrivo è invece comune. Tutti i possessori della “UE disability card” non dovranno porsi il problema del mancato riconoscimento dei benefici nei paesi aderenti, una volta che il progetto sarà a pieno regime.

Disability card: le tappe della Carta in Italia

Manovra 2019

Il cammino italiano verso l’adozione di una “Carta della disabilità” è iniziato con la Legge 30 dicembre 2018 numero 145 (Manovra 2019) in cui all’articolo 1 comma 563 si stabiliva che al fine di “agevolare l’accesso a benefici, supporti ed opportunità utili alla promozione dei diritti delle persone con disabilità, con decreto del Ministro per la famiglia e le disabilità, di concerto con i Ministri del lavoro e delle politiche sociali, delle infrastrutture e dei trasporti e per i beni e le attività culturali, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono definiti i criteri per il rilascio della Carta europea della disabilità in Italia”.

Sempre l’articolo 1 comma 563 autorizzava una spesa di 1,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021.

DPCM

Il suddetto Decreto è stato adottato con DPCM del 6 novembre 2020, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ed infine il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo.

Come riportato dall’INPS nella sua relazione annuale diffusa nel luglio scorso, scopo del DPCM è “definire i criteri per il rilascio della Carta della disabilità in Italia determinando le modalità per l’individuazione degli aventi diritto e per la realizzazione e la distribuzione della stessa”.

Il decreto, prosegue il rapporto, stabilisce che “la Carta, rilasciata dall’INPS, attesti i soggetti in condizione di disabilità o non autosufficienti” ai fini dell’accesso agevolato a beni e servizi garantiti da strutture pubbliche o private convenzionate.

La card, elaborata secondo le indicazioni operative della Commissione europea, sarà dotata di un QR code al fine di verificarne in via telematica la validità, grazie ad un’interrogazione degli archivi INPS.

Il parere del Garante della privacy

Con provvedimento del 14 ottobre 2021 il Garante della privacy ha espresso parere favorevole sullo schema di provvedimento recante “Individuazione delle tipologie di dati soggetti a trattamento, delle operazioni eseguibili necessarie al funzionamento della Carta della disabilità” proposto dall’INPS il 24 settembre scorso.

Il Garante ha in particolare sottolineato che “l’erogazione e l’utilizzo della Carta europea della disabilità persegue un compito di interesse pubblico volto a riconoscere agevolazioni, nell’acquisto di beni o nella fruizione di servizi, nei confronti di soggetti che presentano uno stato di invalidità certificata”.

Inoltre il “trattamento dei dati personali, come definito nella documentazione fornita dall’INPS” rispetta i principi in materia di tutela della privacy “anche in considerazione del fatto che l’utilizzo della Carta, per decisione volontaria dell’interessato e in presenza di un erogatore di servizi, costituisce una modalità alternativa a quella, già prevista, dell’esibizione del verbale di accertamento dello stato di invalidità”.

Disability card: a chi spetta

Avranno diritto alla carta comune europea i seguenti soggetti in condizione di disabilità media, grave o non autosufficienza:

  • Invalidi civili di età compresa tra i 18 e i 65 anni, tra cui coloro che sono colpiti da invalidità tra il 67 ed il 99%, inabili totali o con diritto all’indennità di accompagnamento;
  • Invalidi civili minori di età;
  • Invalidi civili ultrasessantacinquenni;
  • Ciechi e sordi civili;
  • Invalidi e inabili ai sensi della Legge n. 222/1984 ovvero con diritto all’assegno per l’assistenza personale e continuativa;
  • Invalidi sul lavoro;
  • Inabili INPS gestione ex INPDAP;
  • Soggetti destinatari di trattamenti di privilegio ordinari e di guerra;
  • Portatori di handicap grave ai sensi dell’articolo 3 comma 3 Legge n. 104/1992.

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Disability card: durata

La “Disability Card” sarà valida per l’intero periodo di permanenza della condizione di disabilità e, comunque, per non più di dieci anni al termine dei quali, previa verifica dei requisiti, sarà possibile ottenerne il rinnovo.

Disability card: domanda

Stando al DPCM del 6 novembre 2020, come descritto nel rapporto annuale INPS, sarà lo stesso Istituto, una volta che l’interessato ha presentato apposita domanda telematica, a verificare la corrispondenza delle informazioni rese in sede di invio della richiesta con i dati disponibili nei propri archivi.

Effettuato il controllo, l’ente di previdenza:

  • Affiderà la produzione della Carta all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato;
  • Effettuerà la consegna del documento nei sessanta giorni successivi alla richiesta.

Disability card: caratteristiche

La Carta della disabilità, rilasciata dall’INPS, riporterà nella parte anteriore:

  • Il titolo del documento (riprodotto anche in codice braille);
  • La sigla dello Stato emittente e la bandiera dell’Unione Europea;
  • Indicazioni aggiuntive per coloro che necessitano di accompagnatore o hanno maggiori necessità di sostegno.

Disability card: come funziona

Una volta in possesso della “Disability Card”, questa:

  • Potrà essere utilizzata soltanto dal titolare e non sarà cedibile a terzi;
  • Permetterà di accedere a beni e servizi a condizioni agevolate, in Italia e negli stati UE aderenti al progetto, presentando la Carta insieme a codice fiscale e documento di identità.

Disability card: entrata in vigore

Una volta definita la copertura finanziaria (Manovra 2019), le modalità di funzionamento della Carta (DPCM 6 novembre 2020) ed ottenuto l’ok del Garante della privacy non resta che attendere l’avvio ufficiale della “Disability Card”.

Sul portale dedicato “disabilitycard.it”, realizzato da FISH Onlus – Federazione italiana per il superamento dell’handicap (quale responsabile del progetto per l’Italia) si legge che “siamo in attesa che l’Inps metta a disposizione la modulistica per permettere ai cittadini che ne avranno il diritto di farne domanda” ed ancora che “la richiesta della Card sarà possibile a partire da aprile 2022 sul sito di INPS”.

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Paolo Ballanti

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