Passaporto vaccinale in Sardegna: cos’è e come funziona, le prospettive in Europa

Vaccino indispensabile per entrare in Sardegna, al vaglio il passaporto vaccinale europeo

Elena Bucci 09/03/21
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La Sardegna chiude i battenti ai non-vaccinati: zona bianca dal 28 febbraio 2021, l’isola si prepara a difendere i suoi confini dai pericolosi flussi turistici introducendo la tanto discussa misura del passaporto vaccinale. Lo ha stabilito l’ordinanza firmata nella giornata dell’8 marzo dal Governatore della Regione Christian Solinas. Dunque, a partire dall’8 marzo e, per il momento, fino al 24 dello stesso mese chi ha intenzione di approdare via nave o aereo in Sardegna deve obbligatoriamente essere vaccinato ed esibire certificato di avvenuta somministrazione.

Niente paura, esiste un’alternativa: per tutti coloro che non hanno avuto la possibilità di effettuare la vaccinazione anti-Covid sarà obbligatorio il possesso di un tampone molecolare o di un test rapido.

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Vediamo ora nel dettaglio il contenuto dell’ordinanza del Governatore Solinas, cos’è e come funziona il passaporto vaccinale adottato in Sardegna e, più in generale, le prospettive di utilizzo dello stesso riguardo il panorama europeo dei viaggiatori.

Passaporto vaccinale: l’ordinanza di Solinas

La Sardegna, prima e attualmente unica regione a essere stata classificata in zona bianca ha il diritto di tornare alla normalità attraverso un percorso graduale che difenda gli importanti risultati raggiunti con grande sacrificio“, afferma il presidente di regione Christian Solinas, sottolineando la necessità di tutelare i risultati ottenuti con grande sforzo.

Obiettivo di questa nuova misura è quindi di mantenere la tanto sudata stabilità di un’incidenza dei contagi ormai minima per tornare alla normalità e dimenticare le pesanti restrizioni. L’obbligo del passaporto vaccinale dovrebbe dunque difendere i confini da grandi flussi incontrollati di visitatori ed evitare un rialzo dei contagi.

Da oggi, nei porti e negli aeroporti isolani, stiamo realizzando un efficace e gratuito sistema di controllo, che, insieme ad un’immunizzazione di massa attraverso il vaccino (a questo proposito, abbiamo proposto al Governo Draghi di individuare la Sardegna come test nazionale, considerando le sue peculiarità geografiche), potrà consolidare in breve tempo un ‘modello Sardegna’ – sostiene Solinas – di grande impatto mediatico, consentendoci di gestire la stagione estiva in sicurezza con la ripresa del traffico turistico a beneficio di tutta la filiera produttiva”.

La speranza, attraverso l’utilizzo del passaporto vaccinale, è di salvaguardare un sicuro traffico turistico in Sardegna durante i mesi estivi a beneficio delle sofferenti imprese e attività commerciali e turistiche dell’isola.

Scarica e consulta l’Ordinanza ufficiale.

Passaporto vaccinale: come funziona

Niente viaggi in Sardegna senza vaccino o tampone. Questa è la decisione resa nota dall’ultima ordinanza firmata dal Governatore di Regione Christian Solinas. Chiunque intenda mettere piede in territorio sardo dovrà seguire determinate regole imposte per impedire una nuova crescita di contagi nell’isola.

A partire dall’8 marzo fino al 24 marzo 2021 i futuri passeggeri di navi o aerei diretti in Sardegna dovranno, prima della partenza, effettuare una vaccinazione con due dosi e munirsi del certificato che confermi la somministrazione, oppure esibire il risultato negativo di un tampone molecolare o di un test rapido, eseguito non oltre le 48 ore dalla partenza.

I soggetti che non siano stati vaccinati o che non si siano sottoposti al tampone prima dell’arrivo in Sardegna, dovranno alternativamente:

  • sottoporsi al tampone antigenico all’arrivo, presso gli appositi spazi dedicati all’interno di porti e aeroporti, con l’obbligo, in caso di esito negativo, di ripetere il test dopo cinque giorni;
  • sottoporsi a tampone molecolare in una struttura autorizzata (pubblica o privata) entro 48 ore dall’ingresso nell’Isola;
  • mettersi in isolamento al proprio domicilio per dieci giorni.

In seguito, come recita il provvedimento, tutti i viaggiatori diretti in Sardegna sono tenuti a registrarsi prima dell’imbarco accedendo alla sezione “Nuovo Coronavirus” nella home page del sito istituzionale della Regione Sardegna oppure mediante l’applicazione “Sardegna Sicura” scaricabile dagli app-store per sistemi operativi iOS e Android.

Attraverso questa piattaforma i passeggeri in arrivo possono confermare l’avvenuta vaccinazione (ovvero l’inoculazione di entrambe le dosi), o dell’esito negativo dell’esame del tampone molecolare o antigenico, eseguito non oltre le 48 ore dalla partenza.

Ciascun passeggero dovrà presentare copia della ricevuta di avvenuta registrazione unitamente alla carta d’imbarco e a un documento d’identità in corso di validità. Tutta la documentazione prevista per entrare in Sardegna verrà richiesta e verificata dalla compagnia aerea o marittima al momento dell’imbarco.

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Passaporto vaccinale: in Europa

Quella del passaporto vaccinale è una delle tematiche più discusse e bersagliate da polemiche e perplessità di questi giorni. Mentre la Cina diventa il primo paese al mondo a lanciare l’utilizzo di un certificato che prova l’immunizzazione del possessore per consentire i viaggi oltre il confine nazionale, l’Europa sta seriamente valutando un passaporto vaccinale a livello europeo che permetta a tutti coloro che hanno ricevuto la somministrazione del vaccino anti Covid di viaggiare liberamente nel 2021 per salvare la stagione estiva.

Se fino a poco tempo fa questo progetto presentava dei tratti ancora molto nebulosi, negli ultimi giorni ha subito una brusca accelerazione dal momento in cui la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, ha diffuso sui social l’intento di realizzare un passaporto vaccinale definito come Digital Green Pass.

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L’obiettivo è di stabilire l’utilizzo di un passaporto vaccinale ovvero di un certificato che confermi l’avvenuta somministrazione del vaccino anti-Covid o che provi la negatività dei test rapidi o dei tamponi molecolari per coloro che non hanno avuto accesso alle vaccinazioni, consentendo a tutti i cittadini europei di viaggiare oltre i confini nazionali in completa sicurezza, sia per turismo che per lavoro.

Non si tratterà di un documento cartaceo ma digitale, utilizzabile tramite smartphone o tablet integrato con QR Code. Per la sua entrata in vigore definitiva sarà necessario attendere alcuni mesi. L’ipotesi riguardo la conclusione dell’iter di istituzione del Digital Green Pass per poter, finalmente, riprendere a viaggiare si aggira attorno al mese di giugno 2021.

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(Fonte: sito ufficiale della Regione Sardegna)

Elena Bucci

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