Recupero Quattordicesima Inps: ecco chi avrà la pensione più bassa

Il recupero può arrivare anche a 1.300 euro totali a causa delle Quattordicesime indebitamente percepite sulle pensioni

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Assegni pensione ridotti per 24 mesi causa recupero Quattordicesima da parte dell’Inps. Brutte soprese per i pensionati e le pensionate italiane. Non per tutti però. È di qualche giorno fa la notizia dell’Inps che conferma il recupero della quattordicesima, indebitamente erogata nel 2017 e 2018, a discapito dei pensionati. Il recupero delle somme, in particolare, avverrà a partire dal mese di ottobre e sarà effettuato in 24 rate mensili.

Pertanto, a partire dal mese corrente, e per i prossimi 2 anni, alcuni pensionati riceveranno una pensione ridotta. Secondo le prime stime, la somma da restituire può arrivare anche fino a 1.300 euro per le quattordicesime più ricche che – conti alla mano – si traduce in 54 euro mensili in meno per i prossimi 24 mesi.

A renderlo noto è lo stesso Istituto con la notizia del 30 settembre 2020. Di solito, l’INPS eroga l’assegno in via provvisoria, ma poi effettua i controlli sulla base di quanto percepito dal pensionato nel corso dell’anno precedente, incrociando i dati anche con quelli dell’anagrafe tributaria sulle dichiarazioni dei redditi. Il recupero riguarda le annualità 2017 e 2018 per le quali si sono concluse le operazioni di verifica e controllo dei redditi dei pensionati.

Vediamo, quindi, nel dettaglio come avviene il recupero degli importi della quattordicesima non dovuta per le suddette annualità.

Pensioni, Quattordicesima non dovuta:verifica somme 2017-2018 

Inps ha effettuato alcune verifiche nei mesi di gennaio e febbraio 2020, sulla Quattordicesima erogata negli anni 2017 e 2018, sulla base del reddito 2017.

I pensionati coinvolti in questo ricalcolo avevano già ricevuto comunicazione dall’Ente sulle procedure di recupero delle somme, che sarebbero dovute partire dal rateo pensione del mese di aprile 2020. 

L’emergenza Coronavirus ha interrorro tutto. Visite medico-fiscali Inps, sportelli Inps, sospensione contributi. Ed è stato sospeso anche il recupero di queste somme dalle pensioni, e posticipato a ottobre.

Ora ci siamo. Ottobre è arrivato e le attività dell’Istituto sono riprese. A partire da questo mese quindi molti pensionati e pensionate potrebbero ritrovarsi sul conto pensioni più basse. E’ quindi sempre bene controllare sul proprio estratto conto.

Parallelamente, in occasione del pagamento della quattordicesima sulle rate di pensione di luglio e di settembre 2020, si è provveduto, laddove possibile, a effettuare la compensazione totale o parziale tra il debito sospeso e l’importo della quattordicesima da erogare.

>> Quattordicesima 2020: calcolo, maturazione e data di pagamento

Pensioni, Quattordicesima non dovuta: assegni ridotti per 24 mesi

Il recupero delle somme è iniziato a ottobre 2020, sull’assegno pensionistico di questo mese. Inps procederà a recuperare le somme percepite indebitamente (non oggetto di compensazione) effettuando delle trattenute sulla pensione in 24 rate mensili.

La pensione di ottobre non sarà quindi l’unica ad essere più bassa. L’importo ridotto ricadrà su ben 24 mesi di pensione. Fino a ottobre 2022.

Pensioni, importo aggiuntivo non dovuto: verifica delle somme erogate nel 2017 e 2018

A gennaio e febbraio 2020 si è proceduto anche alle verifiche relative all’erogazione dell’importo aggiuntivo ex co. 7, art. 70 della L. n. 388/2000.

A seguito dell’aggravarsi della crisi pandemica, il recupero delle somme risultate indebite è stato sospeso ed è stato bloccato l’invio delle relative comunicazioni.

Tale recupero verrà ora avviato con trattenuta su pensione, in 12 rate, a decorrere dal rateo del mese di ottobre 2020. I pensionati interessati verranno informati con un’apposita comunicazione.

Quattordicesima non dovuta: a quanto ammonta l’importo da restituire

Ma a quanto ammontano le quattordicesime in quegli anni e quanto bisogna restituire?

Ebbene, per il 2017, la quattordicesima era compresa tra 336 euro e 655 euro, a seconda dell’anzianità contributiva, come di seguito specificato:

  • fino a 15 anni (18 per gli autonomi) di contributi la quattordicesima era di 437 euro (che si abbassava a 336 euro se il reddito complessivo era fra 1,5 e 2 volte il minimo pari a 13.049,14 euro);
  • tra 15 e 25 anni (18 e 28 anni per gli autonomi), la quattordicesima era di 546 euro (che si abbassava a 420 euro se il reddito complessivo era fra 1,5 e 2 volte il minimo pari a 13.049,14 euro);
  • oltre 25 anni di contributi (28 per gli autonomi) la quattordicesima era di 655 euro (che si abbassava a 504 euro se il reddito complessivo era fra 1,5 e 2 volte il minimo pari a 13.049,14 euro).

Per il 2018 invece:

  • fino a 15 anni (18 per gli autonomi) di contributi la quattordicesima era di 437 euro (che si abbassava a 336 euro se il reddito complessivo era fra 1,5 e 2 volte il minimo pari a 13.192,92 euro);
  • tra 15 e 25 anni (18 e 28 anni per gli autonomi), la quattordicesima era di 546 euro (che si abbassa a 420 euro se il reddito complessivo era fra 1,5 e 2 volte il minimo pari a 13.192,92 euro);
  • oltre 25 anni di contributi (28 per gli autonomi) la quattordicesima era di 655 euro (che si abbassa a 504 euro se il reddito complessivo era fra 1,5 e 2 volte il minimo pari a 13.192,92 euro)

>> Quattordicesima statali 2020: chi ha diritto, pagamento e tassazione

Pertanto chi ha percepito indebitamente la quattordicesima tra il 2017 ed il 2018 (in entrambi gli anni) dovrà restituire i seguenti importi, spalmanti su 24 mesi:

  • fino a 15 anni (18 per gli autonomi) di contributi, un importo di 874 euro (che scende a 672 euro se il reddito è tra 1,5 e 2 volte il minimo);
  • tra 15 e 25 anni (18 e 28 anni per gli autonomi), un importo di 1092 euro (che scende a 840 euro se il reddito è tra 1,5 e 2 volte il minimo);
  • oltre 25 anni di contributi (28 per gli autonomi), l’importo da restituire è di 1310 euro (che scende a 1008 euro se il reddito è tra 1,5 e 2 volte il minimo).

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