Spid Reddito di cittadinanza 2019: come richiederlo

Redazione 11/02/19
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Lo ha annunciato anche il vicepremier Luigi Di Maio nel corso della presentazione di sito web e Card, effettuata in diretta streaming negli scorsi giorni: chi vuole presentare domanda online per il Reddito di cittadinanza 2019 dal 6 marzo avrà bisogno dello Spid. Senza di lui non si può procedere alle richieste online.

Certo la domanda online non è l’unico modo per accedere al Reddito, ma resta comunque una delle principali modalità, e lo Spid, assieme all’Isee, uno dei principali adempimenti

Vediamo allora cos’è lo Spid e come richiederlo.

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Reddito di cittadinanza: da quando si può far domanda

Come precisato anche sul sito web dedicato www.redditodicittadinanza.gov.it , è possibile presentare domanda per Reddito e pensione di cittadinanza a partire dal prossimo 6 marzo 2019. In particolare, chi si affretta a fare domanda dal 6 al 31 marzo, inizierà a ricevere il Reddito o la Pensione già dal mese di aprile. Chi invece lo farà più avanti, lo riceverà in base alle tempistiche della propria domanda.

Lo aveva annunciato anche Di Maio, nel corso della presentazione in diretta streaming del portale web e della Carta Rdc: “Se volete il reddito già ad aprile dovete fare domanda dal 6 al 31 marzo onlineai Caf o alle Poste“, spiega il ministro Di Maio, che aggiunge: “consiglio a tutti di aggiornare l’Isee e ottenere lo Spid per inoltrare le domanda online, il modulo sarà caricato dal 6 marzo”.

Leggi anche “Reddito e pensione di cittadinanza: online il Manuale Inps, le istruzioni”

Reddito di cittadinanza: come si può fare domanda

Chi vuole fare domanda per diventare beneficiario del Reddito di cittadinanza e entrare nel piano di formazione e lavoro, che lo porterà a reinserirsi dal punto di vista socio-lavorativo, ha tre modalità principali per farlo:

  • la domanda online,
  • la domanda tramite Caf
  • la domanda alle Poste

Ecco gli adempimenti:

  • presentare la domanda
  • ritirare la carta
  • sottoscrivere i patti

Per presentare la domanda è indispensabile richiedere e presentare l’Iseedal 6 al 31 marzo 2019, per certificare la propria condizione reddituale e familiare:

Spid Reddito di cittadinanza: cos’è

C’è un passaggio fondamentale da rispettare per chi vuole optare per la modalità più moderna di richiesta Reddito, quella telematica: richiedere e ottenere lo Spid.

Lo stesso portale del Reddito di cittadinanza specifica che se si vuole fare la richiesta online è indispensabile aver attivato SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), consigliando di richiederlo prima del 6 marzo presso uno degli Identity Provider Accreditati disponibili sul sito www.spid.gov.it.

Cos’è in concreto? Lo Spid è un sistema pubblico di identità digitale, che garantisce l’accesso a tutta una serie di servizi offerti dalla Pubblica amministrazione, perché si basa su un riconoscimento dell’identità della persona che lo ottiene.

Pensiamo a quante prestazioni e servizi sono offerte dietro Spid da Inps, NoiPa e altri Enti.

Spid reddito di cittadinanza: come richiederlo

Innanzitutto per ottenerlo servono, se si è residenti in Italia:

  • un indirizzo e-mail
  • il numero di telefono del cellulare normalmente usato
  • un documento di identità valido (uno tra: carta di identità, passaporto, patente, permesso di soggiorno)
  • la tessera sanitaria con il codice fiscale

Per richiedere il codice Spid, ogni cittadino può scegliere liberamente uno degli 8 identity provider che consentono di registrarsi sul proprio sito. Basta inserire i propri dati anagrafici, creare le proprie credenziali Spid.

Il primo passo utile è andare sul sito istituzionale www.spid.gov.it/richiedi-spid e vedere qual è la modalità di richiesta da uno dei fornitori che si dovrà scegliere (Aruba, Infocert, IntesaId, Lepida, Namirial, Tim, Poste, Sielte, SpidItalia).

Possiamo ottenere spid in quattro modi principali:

  • di persona,
  • via internet tramite webcam,
  • via internet tramite Cns/nuova Cie (Carta di identità elettronica 3.0),
  • via internet tramite firma digitale

Il passo più complesso da fare è sicuramente quello del riconoscimento. Si può fare anche questo di persona, oppure attraverso webcam, con un lettore di smart card da collegare al computer o con la “firma digitale”.

Se lo si fa di persona è gratis (ci si deve recare presso un ufficio dell’operatore scelto), altrimenti, via webcam è a pagamento (15 euro). Anche se Tim fino al 31 marzo 2019 lo offre gratis.

Durante la laboriosa procedura di riconoscimento, l’utente potrà scegliere la propria combinazione di nome utente/password, che poi deve inserire sul sito dove vuole ottenere l’accesso riservato.

Per saperne di più sulle misure inserite nella Legge di bilancio 2019 consigliamo l’E-book:

Legge di Bilancio 2019 – Legge N.145 del 30.12.2018

A fine anno e in extremis è stato dato il via libera definitivo da parte della Camera dei Deputati alla Legge di bilancio 2019. Questo nuovissimo ebook esamina le novità introdotte dalla Legge n. 145 del 30 dicembre 2018, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre 2018 ed entrata in vigore il 1° gennaio 2019. Il testo della legge risulta molto articolato, si va dal “saldo e stralcio” delle cartelle per i contribuenti in difficoltà, al taglio dei benefici fiscali per le imprese, al sostegno per investimenti e all’occupazione. Sono previste misure per le famiglie e per le pensioni. Prevista la cosiddetta “Flat Tax” al 15% per i contribuenti con ricavi o corrispettivi fino a 65.000 euro già dal 2019 e del 20% fino al 100.000, ma a partire dal 2020. Molte misure attendono tuttavia i necessari provvedimenti attuativi.Per il “pacchetto casa”, accanto alle ormai “tradizionali” detrazioni per gli interventi di recupero edilizio e risparmio energetico, si segnalano la proroga dell’agevolazione per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici e del bonus verde.   Viene introdotta una nuova imposta sostitutiva su lezioni private e ripetizioni e viene introdotta una imposta sui servizi digitali che sostituisce la web tax prevista dalla Legge di bilancio del 2018. Viene potenziato lo sport bonus, e vengono abrogate sia l’Ace (Aiuto alla crescita Economica) e l’Iri. Viene istituito il Fondo per il reddito di cittadinanza e il Fondo per la revisione del sistema pensionistico.

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