Carta RdC 2019: cos’è, come funziona e come richiederla

Redazione 24/01/19
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Il beneficio economico mensile (780 euro modulabili sulla grandezza del nucleo familiare, per un totale di 9.360 euro all’anno) previsto dall’approvazione del Reddito di Cittadinanza, la nuova misura di contrasto alla povertà che sostituirà il Reddito di Inclusione REI e che sarà cumulabile con la NASPI, verrà erogato tramite due mezzi principali, una per ogni modalità di pagamento:

  • La CARTA RDC, come carta elettronica prepagata con la quale effettuare pagamenti di ordine generale riservati ai beni di prima necessità (spese alimentari, medicinali);
  • L’applicazione web disponibile per smartphone e tablet io.italia.it (il sito è ancora in fase di costruzione) che potrà essere utilizzata per pagare l’affitto tramite bonifico.

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Carta RdC 2019: come funziona 

Come già detto, la Carta RDC si utilizzerà come una semplice carta prepagata, così come si è fatto per la carta REI, ma ci si potrà avvalere di essa solo per ricoprire le spese dei beni di prima necessità nei negozi alimentari convenzionati e nelle farmacie, e per pagare le bollette presso gli uffici postali (chi avrà la carta godrà anche del bonus gas e luce 2019).

La cifra all’interno della carta dovrà essere esaurita mensilmente: nel caso in cui il beneficio economico non venga speso per intero, non sarà cumulabile con quello erogato il mese successivo; sarà inoltre possibile prelevare in contanti cifre limitate, 100€ per i single e fino ai 210€ per le famiglie più numerose. I movimenti della carta saranno tracciabili, così come eventuali tentativi di utilizzarla in maniera impropria, ad esempio con scopi ludici, sanzionabili con la revoca del sussidio.

Carta RdC 2019: come e dove richiederla 

La carta potrà ovviamente entrare in possesso solo di coloro che rientrano nei requisiti necessari per godere del reddito cittadinanza; i versamenti verranno effettuati a partire dal 27 aprile 2019, mentre sarà possibile fare domanda per la carta dal 5 marzo 2019 (data iniziale per la richiesta del reddito).

La domanda può essere effettuata:

  • Online sul sito ufficiale
  • Presso l’Ufficio Postale
  • Presso i Centri Assistenza Fiscale (CAF) autorizzati

Sarà necessario presentare un preciso modulo telematico allegato a una serie di documenti per la certificazione dell’ISEE 2019, della residenza italiana e della propria identità.

Dopo la presentazione della domanda, l’INPS controllerà entro 5 giorni che il richiedente abbia effettivamente i requisiti necessari e, qualora la domanda venisse accettata, la segnalazione verrà effettuata direttamente per posta al beneficiario, che sarà poi invitato a ritirare la propria carta, già caricata, presso le Poste Italiane. La carta avrà una durata di 18 mesi + 18 mesi con un mese di sospensione.

Leggi anche “Reddito di cittadinanza 2019: requisiti, domanda, durata, sanzioni”

Carta RdC 2019: i requisiti per ottenerla 

Il possesso della carta spetta a coloro che godono del Reddito di Cittadinanza, misura di contrasto alla povertà ideata per aiutare i cittadini italiani o comunitari residenti in Italia da almeno 10 anni, gli ultimi due dei quali in maniera continuativa, che non raggiungono una soglia minima di reddito.

Ricordiamo infatti che i requisiti reddituali e patrimoniali del nucleo familiare ricevente sono:

  • ISEE inferiore a 360 euro;
  • Patrimonio immobiliare (esclusa la prima casa) inferiore o pari ai 30mila euro;
  • Patrimonio finanziario inferiore a 6.000 euro per i singoli, 8.000 per le coppie o 20.000 per le famiglie;

Inoltre, secondo i requisiti, non si deve essere proprietari di navi o imbarcazioni da diporto e nemmeno aver acquistato negli ultimi due anni:

  • Un’auto di cilindrata superiore a 1600 cc;
  • Una moto di cilindrata superiore a 250cc;

Carta RdC 2019: come non perderla 

Si può facilmente dedurre dai numerosi requisiti per ottenere il sussidio e dai diversi vincoli riguardanti l’utilizzo della carta la chiara intenzione del governo gialloverde di non concedere questo beneficio economico ai “furbetti” che meditano di farne un uso improprio, che sia intascare la somma prevista o fare di essa una cifra da puntare nel gioco d’azzardo.

Pertanto, per non perdere la carta, sarà anche necessario rispettare le altre condizioni previste per il mantenimento del reddito di cittadinanza, quindi:

  • Il patto lavorativo con i Centri per l’impiego, con cui i beneficiari del reddito devono impegnarsi ad accettare almeno una delle tre offerte di lavoro loro proposte, eque e non lontane dal luogo di residenza;
  • Il patto formativo che prevede un programma di reinserimento sociale e di riqualificazione tramite la collaborazione di enti pubblici ed università.

Entrambi i patti prevedono anche la partecipazione, da parte del beneficiario, a progetti utili alla collettività in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni.

Articolo di Francesca Conti

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