Pensioni, ancora bloccato il cumulo gratuito per i professionisti

Redazione 26/03/18
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Resta in stallo il cumulo gratuito delle pensioni dei professionisti. Dopo il botta e risposta dei giorni scorsi tra l’Inps e le Casse previdenziali sulla divisione dei costi di gestione, pari a 65 euro per ogni pensionato, l’Ente previdenziale prova a ricucire lo strappo comunicando di aver inviato un nuovo testo di convenzione alla Casse e dicendosi disponibile da subito dopo la firma a erogare le pensioni.

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“Questo testo prevede una modifica dell’articolo che riguarda i costi, da dividere in base
alla quota di pensione erogata da ciascun ente. In particolare, il testo rimette ad una
commissione di esperti la determinazione dell’importo da dividere e lascia alle parti, in caso di mancata identificazione dell’importo nei tempi previsti, la possibilità di adire al
giudice”.

“Il nuovo testo di convenzione – si legge nel comunicato dell’Istituto –  permette da subito di sbloccare i pagamenti e di lasciare che le parti risolvano le difficoltà burocratiche in un secondo momento, senza che questo abbia ulteriori ripercussioni sui professionisti coinvolti.
L’Istituto ha presentato ieri ai gruppi tecnici delle Casse la piattaforma informatica per
la gestione delle prestazioni in cumulo e pertanto confida in una rapida stipula della
convenzione per procedere alla liquidazione delle prime pensioni”.

Mantiene la linea dura l’Adepp, l’associazione che riunisce le Casse previdenziali, forte del parere del Ministero del Lavoro sulla divisione dei costi di gestione: “non è possibile accondiscendere al sistema di compartecipazione agli oneri definiti con la convenzione trasmessa da INPS  e secondo le modalità ivi proposte – riporta la risposta a firma del Capo di Gabinetto – , mentre appare ragionevole l’eventuale limitata partecipazione ai costi che sono stati, ad esempio, già individuati nel citato art.14 della convenzione deliberata dall’Inps nel 2007 ai fini della erogazione del trattamento pensionistico in totalizzazione”.

“Adesso che è anche acclarata la posizione del Ministero all’Inps non resta che controfirmare subito le convenzioni che le Casse di previdenza hanno già inviato lunedì scorso, assolvendo all’obbligo imposto dalla Legge. I pensionati hanno aspettato già troppo”.

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