Reddito di cittadinanza, torna in auge la proposta del M5S

Cos’è, a chi spetta e come funziona

Redazione 12/03/18
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Nei giorni scorsi alcuni CAF del Sud Italia, Puglia e Sicilia, hanno ricevuto richieste sul reddito di cittadinanza, misura proposta dal Movimento 5 Stelle durante la campagna elettorale delle Elezioni 2018. Ricordiamo che i pentastellati avevano presentato già questa proposta nel 2013 con un provvedimento di legge. Vediamo come funziona nel dettaglio.

Il reddito di cittadinanza è una forma di reddito minimo garantito per i nuclei familiari che vivono sotto la soglia di povertà. Questa misura di sostegno economico varia a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare e del reddito percepito. In caso di reddito zero il reddito di cittadinanza può andare dai 780 euro per il cittadino singolo ai 1638 euro per la famiglia con 2 figli minorenni. In presenza di reddito il beneficio andrà a coprire la differenza.

A chi spetta il reddito di cittadinanza?

I beneficiari di questa misura di sostegno economico sono tutti i cittadini italiani maggiorenni. Vengono esclusi gli stranieri anche se sono in possesso di permesso di soggiorno. Anche i pensionati possono richiederlo come integrazione all’assegno di pensione percepito.

Secondo il disegno di legge del Movimento 5 Stelle, a chi è in età compresa tra i 18 e i 25 anni viene richiesto il possesso di una qualifica professionale, di un diploma di istruzione secondaria di secondo grado o superiore o la frequenza di un corso di formazione.

Il ddl prevede anche la necessità dei beneficiari di iscriversi al centro per l’impiego, con la dimostrazione di impiegare almeno 2 ore al giorno per la ricerca del lavoro, di disponibilità a partecipare fino a 8 ore a settimana a progetti di utilità sociale organizzati dai Comuni e a percorsi di formazione. Dopo 3 rifiuti di offerte di lavoro proposte dai centri per l’impiego, i richiedenti perderanno il beneficio.

Ricordiamo che negli altri Paesi europei, tranne Italia e Grecia, è in vigore sotto varie forme il reddito minimo garantito. Nel nostro Paese è in vigore dal 1° dicembre scorso il Reddito di Inclusione per il quale sono già state inviate oltre 100 mila richieste.

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Il reddito di cittadinanza, se entrasse in vigore, come è stato proposto nel 2013, interesserebbe 9 milioni e mezzo di cittadini, con un costo stimato di circa 15 miliardi per le Casse dello Stato.

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