POS obbligatorio per professionisti, arrivano le sanzioni

Prevista sanzione di 30 euro nella nuova direttiva sui servizi di pagamento in UE

Redazione 22/09/17
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Sanzione fino a 30 euro per chi non accetta i pagamenti con la moneta elettronica. Torna alla ribalta il tema del Pos obbligatorio per gli esercenti, ma anche per i professionisti. La sanzione è già prevista dall’art. 693 del Codice penale secondo il quale “chiunque rifiuta di ricevere, per il loro valore, monete aventi corso legale nello Stato, è punito con la sanzione amministrativa fino a trenta euro”.

Per incentivare l’uso della moneta elettronica l’Esecutivo sta pensando di inserire tale norma nel decreto che attua la nuova direttiva sui servizi di pagamento nell’Unione europea nota come Psd2 (payment services directive). Quest’ultima riduce le commissioni interbancarie allo 0,3% sulle carte di credito e 0,2% su quelle di debito (come il bancomat) e sui pagamenti fino a 5 euro.

 

La stranezza è che verrà sanzionato chi non accetta il pagamento con moneta elettronica, non la presenza o meno del Pos, ma dal 2015 vige l’obbligo di avere il Pos senza sanzionare chi non lo usa.

La nuova direttiva obbligherà quindi i professionisti che svolgono la propria attività a contatto diretto con il pubblico, a dotarsi del Pos per permettere il pagamento con bancomat o carte di credito, obbligo che non ci sarà per coloro che lavorano solo con altri professionisti, come coloro che lavorano all’interno di uno studio associato.

Il viceministro Casero ha ipotizzato anche un credito d’imposta per le spese sostenute per dotarsi e mantenere il terminale per i pagamenti senza contante.

Probabile anche una temporanea esclusione dall’obbligo per alcune categorie merceologiche ocme i tabaccai e i benzinai che incassano imposte e le riversano all’Erario.

Ricordiamo che l’incentivo della moneta di plastica da parte del Governo era iniziato con l’introduzione delle sanzioni per la mancata dotazione del Pos nella legge di Stabilità 2016 che sarebbero dovute entrare in vigore entro il 1° febbraio 2016.

Redazione

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