Assegno Sociale: chi lo può avere nel 2016? Guida a requisiti, limiti reddituali, domande

Redazione 02/05/16
Scarica PDF Stampa
L’assegno sociale, vale a dire una prestazione assistenziale che non si basa, come le altre pensioni, sui contributi versati ma rappresenta una provvidenza economica rivolta alle persone anziane a basso reddito, è previsto anche per il 2016.

Di seguito forniamo la Guida su requisiti richiesti, limiti reddituali e modalità su come fare domanda per ottenere l’assegno.

QUALI REQUISITI SONO RICHIESTI?

I requisiti richiesti per poter ottenere il beneficio sono:

1) cittadinanza italiana o di un Paese membro dell’Unione Europea, oppure, se extracomunitari, essere in possesso del permesso di soggiorno CE;

2) residenza in Italia;

3) soggiornare in Italia da almeno 10 anni in via continuativa;

4) essere privi di reddito o con reddito inferiore ai limiti stabiliti;

5) età pari o superiore a 67 anni e 7 mesi.

PER SAPERNE DI PIÙ SI CONSIGLIA IL SEGUENTE VOLUME:

Jobs Act: I Nuovi Ammortizzatori Sociali

Con l’emanazione del Decreto Legislativo 4 marzo 2015, n. 22 prosegue la fase di applicazione del Jobs Act, per quanto riguarda le novità in tema di ammortizzatori sociali.Questo nuovissimo volume “Speciale Jobs Act” passa in rassegna i più recenti strumenti di politica passiva di sostegno al lavoro, ovvero la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI) e l’indennità Dis-Coll e prosegue con un breve excursus sull’Assegno di disoccupazione (ASDI) – collegato alla perdita involontaria dell’occupazione, soffermandosi sul ruolo degli operatori (Centri per l’impiego e Agenzie per il lavoro).Il testo analizza inoltre il programma di avviamento al lavoro giovanile, denominato Garanzia Giovani.PAOLO STERN Consulente del Lavoro a Roma. È Partner dello studio Stern – Zanin & Avvocati Associati e socio fondatore di Stern – Zanin Servizi d’Impresa srl. Esperto della Fondazione Studi del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro. Autore di numerose pubblicazioni in materia di lavoro e relatore a convegni e seminari. Professore a contratto presso Università pubbliche e private.Gianna Elena De Filippis Collaboratrice presso studio legale e di consulenza del lavoro in Roma; Laurea specialistica in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi “Roma Tre”, con tesi di laurea in Diritto del Lavoro, “Il lavoro occasionale accessorio come strumento di emersione del lavoro sommerso”, relatore Prof. Giampiero Proia. Esperta in Diritto del Lavoro e Contrattualistica. Vincitrice del Premio nazionale di studio Massimo D’Antona presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per la miglior tesi di laurea in diritto del lavoro. Articolista per l’editoriale giuridico www.professionegiustizia.it; socia della Fondazione Prof. Massimo D’Antona (ONLUS), presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, per attività di studio e ricerca.Francesco Russo Abilitato alla professione di Consulente del Lavoro. È collaboratore dal 2010 di Stern – Zanin Servizi d’Impresa srl. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi “Roma Tre”. Esperto in payroll, è anche articolista per Pianeta Lavoro e Tributi.Lorenzo Sagulo Laureato in Economia e Gestione delle imprese all’Università degli Studi “Roma Tre”. Collabora con Stern – Zanin nell’area consulenza del lavoro. È specializzato in normativa di diritto del lavoro e previdenza sociale.Sara Salvatori è Dottore Magistrale in Politiche Pubbliche e Segretario presso la Commissione di certificazione dei contratti dell’Università degli Studi Roma Tre. E’ titolare di una borsa di studio per lo svolgimento di attività di ricerca dal titolo “Il procedimento di certificazione dei contratti di lavoro: caratteristiche ed effetti”. Nell’anno 2012 è stata titolare di una borsa di studio dal titolo “Indagine sui fabbisogni formativi e professionali nel settore della somministrazione nella prospettiva di una strategia di uscita dalla crisi” e ha partecipato nel 2013 all’Osservatorio sui modelli di organizzazione e gestione della salute e sicurezza (SGSL) nel settore dei servizi ambientali. 

Gianna Elena De Filippis – Francesco Russo Lorenzo | 2015 Maggioli Editore

QUALI SONO I LIMITI REDDITUALI?

Per quanto attiene, invece, ai limiti reddituali vige una distinzione tra beneficiario coniugato e non.

– Beneficiario non coniugato

Nel caso del beneficiario non coniugato il reddito annuo non deve essere superiore all’importo annuo dell’assegno sociale, per il 2016, pari a 5.824,91 euro .

– Beneficiario coniugato

Qualora il soggetto che ha diritto all’assegno sia invece coniugato l’importo non deve superare il doppio dell’importo annuo dell’assegno sociale, vale a dire 11.649,82 euro.

Si ricorda, poi, che l’intero importo dell’assegno sociale viene erogato esclusivamente nei casi in cui il soggetto risulti totalmente privo di reddito, contrariamente, infatti, viene calcolato decurtando dall’importo annuo dell’assegno sociale il reddito percepito dal soggetto beneficiario.

QUALI MAGGIORAZIONI O RIDUZIONI SONO PREVISTE? IN QUALI CASI?

L’assegno sociale, inoltre, è bene ricordare che in alcuni specifici casi è soggetto a maggiorazioni e riduzioni. Sono, infatti, previste riduzioni del 50% nel caso in cui il beneficiario viene ricoverato presso una struttura per la cura e l’assistenza con vitto e alloggio a carico dell’Assistenza Sanitaria Nazionale.

Viene poi prevista una riduzione del 25% quando il beneficiario si trova ricoverato in una struttura per la cura e l’assistenza e la retta viene corrisposta o direttamente dal soggetto stesso oppure dai familiari, risultando comunque essere meno della metà dell’assegno sociale.

Viene, infine, prevista una maggiorazione nei casi in cui sussistano precisi vincoli reddituali.

Alcuni dei redditi percepiti dal beneficiario, però, non devono essere computati al fine di stabilire il reddito annuo; tra questi troviamo:

– TFR o eventuale anticipo;

– assegni per assistenza personale erogati da INPS o INAIL;

– indennità di accompagnamento;

– abitazione di proprietà adibita ad abitazione principale;

– pensione liquidata secondo il sistema contributivo (non oltre un terzo dell’assegno sociale);

– trattamenti di famiglia;

– assegno sociale anni precedenti;

– indennità di comunicazione per i sordomuti.

In caso di morte del beneficiario, infine, l’erogazione dell’assegno sociale a favore di coniugi o figli non scatta in quanto non è considerata una pensione da lavoro, non dando nemmeno diritto alla quattordicesima.

COME FARE DOMANDA?

Per beneficiare dell’assegno sociale il cittadino ha a disposizione vari canali per presentare domanda, nello specifico essi sono:

A) INPS, oppure con modalità telematica (sul sito ufficiale www.inps.it) oppure con l’aiuto del contact center (803164 da rete fissa, 06164164 da telefono cellulare);

B) Patronati, Caf, liberi professionisti.

Si ricorda che alla domanda vanno poi aggiunti i seguenti allegati:

– autocertificazione dei dati personali;

– dichiarazione della situazione reddituale;

– dichiarazione di responsabilità su eventuale ricovero con retta a carico dello Stato.

Redazione

Tag

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento