Legge di Stabilità: la Guida alle novità fiscali 2016. Consulta il Prontuario

Letizia Pieri 01/03/16
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Al fine di approfondire tutte le novità fiscali introdotte al termine del 2015 (inclusa la Legge di Stabilità 2016 – Legge 28 dicembre 2015, n. 208) e per capire quale sarà l’impatto che avranno sul nuovo anno, la nostra Redazione ha intervistato al riguardo il Dott. Lelio Cacciapaglia, autore del Volume “Prontuario fiscale 2016”.

  1. Cacciapaglia nell’anno 2015 e durante questo primo scorcio di 2016 si sono avute novità significative in campo fiscale?

Il 2015 è stato l’anno in cui sono andate in porto le deleghe fiscali che si sono tradotte in numerosi decreti attuativi: tra questi la riforma del sistema sanzionatorio penal-tributario e amministrativo, la riforma della riscossione e del contenzioso, mentre è stata rivista, ampliata e razionalizzata la disciplina degli interpelli.

Sempre in prossimità della fine dell’anno è stato licenziato il decreto internazionalizzazione che ha introdotto numerose norme per le imprese operanti con l’estero e non solo. La legge di Stabilità 2016 poi, composta da 999 commi, molti dei quali con contenuti fiscali, ha completato l’opera di razionalizzazione del sistema tributario. Di tutte queste novità e di molte altre anche non prettamente fiscali, in vigore principalmente dall’ultimo trimestre del 2015 e dal 1° gennaio 2016, si è dato conto nel volume.

  1. Le Legge di Stabilità 2016 è stata caratterizzata sia da norme permanenti sia da disposizioni di carattere temporaneo, queste ultime soprattutto agevolative.

La legge di Stabilità ha proposto numerose disposizioni agevolative già collaudate nel passato, richieste da tempo e a gran voce dalle imprese. E’ stata riproposta, con una finestra che si chiederà il 30 settembre prossimo, l’assegnazione e la cessione agevolata dei beni ai soci, nonché la trasformazione in società semplice; è stata reintrodotta l’estromissione degli immobili degli imprenditori individuali e confermata la rideterminazione del costo fiscale delle partecipazioni e dei terreni da parte delle persone fisiche, con scadenza 30 giugno prossimo.

Sempre per imprese e professionisti è stato previsto l’innovativo superammortamento degli investimenti in beni strumentali nuovi con una finestra che si chiuderà il 31 dicembre 2016. Novità a regime sono state, invece, introdotte in materia di fiscalità locale esentando da TARI le abitazioni principali ed esonerando dal tributo le abitazioni concesse in comodato a genitori e figli in presenza di specifici presupposti.

  1. Per le persone fisiche vi sono stati interventi agevolativi che incidono sull’Irpef?

Numerosi e rilevanti, anche se impatteranno per lo più con la dichiarazione dei redditi del prossimo anno: introdotto il leasing prima casa di abitazione che consente di detrarre l’intero canone di locazione e non solo la quota interessi, prevista la deducibilità del 50% dell’Iva (a seconda dei casi, 4%, 10% e 22%) per l’acquisto dall’impresa di costruzione di un immobile abitativo con elevate caratteristiche energetiche, prorogate le detrazioni fiscali per interventi di efficienza energetica, istituito un credito d’imposta per sistemi di videosorveglianza e contratti con istituti di vigilanza, nonché per i collegamenti in remoto per la gestione del riscaldamento, prorogate le detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione edilizia e per l’acquisto di mobili, introdotta la detrazione per l’acquisto di mobili per le giovani coppie che acquistano l’abitazione principale.

Dunque anche per le persone fisiche le novità fiscali non mancano.

  1. In materia di Reddito d’impresa, che cosa prevede la nuova disciplina della deducibilità dei costi black list?

Si tratta di una vera rivoluzione concettuale. Dal 2016 le predette spese sono interamente deducibili senza alcuna limitazione se non quelle previste dal Tuir per la generalità di imprese, vale a dire inerenza, competenza, determinabilità. La ”black list costi” non esiste più.

Questo non significa che non si debba presentare la comunicazione telematica, oramai annuale, se nel predetto Paese estero il livello di tassazione è inferiore di oltre il 50% rispetto a quello italiano. Insomma, se da un lato c’è da rallegrarsi della novità, dall’altro i guai non sono finiti anzi, per certi versi sono aumentati poiché compete all’impresa dimostrare che in detto Paese estero il livello di tassazione è superiore al 50% di quella italiana e dunque la comunicazione telematica non deve essere presentata.

  1. Quali considera le più rilevanti disposizioni fiscali in materia di IVA?

Una per tutte: finalmente, anche se solo dal 2017, all’apertura di una procedura concorsuale e non più alla chiusura il creditore potrà emettere la Nota di credito per il recupero dell’Iva.

  1. Cacciapaglia, un’ ultima domanda su un aspetto considerato assai delicato. Come cambiano i termini per l’accertamento IVA e quelli per l’accertamento ai fini delle imposte sui redditi?

La modifica è uniforme per le due imposte: i termini si allungano di un anno, ossia l’Ufficio può notificare l’accertamento entro la fine del quinto anno successivo a quello in cui si è presentata la relativa dichiarazione.

In caso omessa dichiarazione, il termine di accertamento è ora fissato al 31 dicembre del 7° anno successivo a quello in cui la dichiarazione avrebbe dovuto essere presentata. In conformità allo statuto del contribuente l’allungamento dei termini si applica alle violazioni commesse dal 2016.

  1. Vuole aggiungere qualche cosa?

Solo una osservazione, coloro i quali già lo scorso anno hanno utilizzato per consultazione il “Prontuario fiscale 2015, non si aspettino quest’anno una mera integrazione di quel libro: l’incalzante e vorticosa opera del legislatore fiscale ha fatto si che il “Prontuario fiscale 2016” è frutto della completa riscrittura del Volume.

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Letizia Pieri

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