Canone Rai in bolletta della luce: contribuenti costretti a versare gli arretrati?

Redazione 14/12/15
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Con l’approdo nella bolletta della luce del canone Rai chi verserà quest’anno per la prima volta l’imposta sul possesso della televisione sarà tenuto a versare anche tutti gli arretrati?

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La risposta è negativa, come confermato dal Sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, che qualche giorno fa ha dichiarato: “Per chi non ha pagato il canone Rai negli anni passati purtroppo non succede niente”, questo però non per il fatto che venga disposto un condono, bensì perché, in caso di contenzioso, “l’utente avrebbe buon gioco a dire che ha acquistato solo ora il televisore”, ha ribadito Giacomelli. “Tollerare un’evasione del 30% – ha poi proseguito il rappresentante del Governo – non è giusto prima di tutto per il 70% di utenti che pagano il canone”.

IN QUANTO TEMPO SI PRESCRIVE IL CANONE RAI?

Al di là delle mani avanti da parte del Governo per far sì che i contribuenti accolgano più favorevolmente la previsione di un canone che in pratica verrà a basarsi solo su una presunzione, la prescrizione del canone Rai rimane fissa a 10 anni. Soltanto una volta decorso questo lasso di tempo, infatti, l’azienda Rai può rinunciare a recuperare coattivamente il credito non incassato.

Rimane comunque facoltà del Fisco ottenere la prova del possesso dell’apparecchio televisivo, che dovrà essere fornita dal contribuente, anche in riferimento agli anni precedenti, facendo ricorso alle presunzioni (che vengono peraltro sempre ammesse nei processi tributari a carico dei cittadini), purché però precise, concordanti e gravi.

Sarebbe, poi ,compito dello stesso contribuente dimostrare evidenza contraria, fornendo l’eventuale prova di acquisto della tv riportandone l’indicazione della data precisa in cui l’acquisto è avvenuto. Quindi attenzione perché, a differenza delle rassicurazioni fornite dal Sottosegretario Giacomelli, non è poi così facile che lo Stato rinunci a prescindere ai canoni non versati negli anni pregressi.

QUANDO E A CHI VERRA’ RICHIESTO IL PAGAMENTO DEL CANONE?

Il pagamento del canone Rai verrà richiesto, così come precisato dallo stesso Giacomelli, solo attraverso i contratti di fornitura di energia elettrica dell’abitazione dove si risulta essere residenti, scongiurando in tal modo il pagamento per  le seconde case, quelle date in affitto e le abitazioni per studio professionale o uso commerciale.

Con riguardo poi alle abitazioni principali, chi ha già versato il canone seguendo altre modalità, ad esempio mediante il tradizionale bollettino, o ancora chi non è tenuto a pagarlo, come nei casi di mancato possesso della tv o di trasmissione della domanda di suggellamento, dovranno inviare all’Agenzia delle Entrate l’apposita autocertificazione.

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CHI POSSIEDE SOLO PC O TABLET DEVE PAGARE IL CANONE? E CHI POSSIEDE SOLO LA RADIO?

Contrariamente a quanto affermato, alcuni anni anni fa, dalla stessa Rai, i possessori di soli computer e tablet non saranno tenuti a pagare il canone, nonostante si tratti di apparecchi volti a captare onde. Saranno invece tenuti a versare il canone tutti coloro che possiedono esclusivamente la radio.

Redazione

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