Canone Rai: come funziona la disdetta e come pagare solo la bolletta Enel

Redazione 19/11/15
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Dopo l’approvazione data ieri dalla Commissione Bilancio del Senato, la legge di Stabilità 2016 approda questa mattina in Aula con il mandato alle relatrici, Magda Zanoni e Federica Chiavaroli.

Tra oggi e domani, il Governo dovrebbe porre la questione di fiducia su un maxi emendamento che si rifarà al testo varato dalla Commissione. Il semaforo verde di Palazzo Madama dovrebbe scattare domani o al più tardi nella giornata di sabato, per passare poi il testo alla Camera.

Tra le principali modifiche in arrivo, merita un approfondimento quella sul canone Rai. Quest’ultimo sarà infatti suddiviso in dieci rate mensili da 10 euro, da pagare tramite la fattura bimestrale della bolletta elettrica. Una parte dell’extra gettito previsto (500 milioni) dovrebbe essere utilizzata per accrescere la platea degli over 75 esenti, alzando a 8mila euro la soglia di reddito.

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A fronte del nuovo sistema di addebito, quindi, cosa potrà fare chi vuole limitarsi a pagare l’Enel ma non il canone Rai inserito in bolletta?

Chi ritiene di dover essere esonerato dal pagamento del canone Rai dovrà richiederlo in anticipo inviando un’apposita autocertificazione che andrà spedita, con raccomandata a.r., direttamente all’Agenzia delle Entrate di Torino, o in alternativa consegnata a mano presso l’Ufficio delle Entrate più vicino al luogo di residenza.

Tra le cause ritenute valide ai fini dell’esenzione, da riportare nella dichiarazione, figurano:

1) immobile sprovvisto di televisione;

2) abitazione data in affitto, di cui l’utenza della luce è ancora intestata al titolare dell’immobile, mentre la disponibilità del televisore è solo degli inquilini;

3) soggetto titolare di esenzione dal pagamento del canone Rai: persona con almeno 75 anni di età e un reddito che, sommato a quello del coniuge, non deve superare 6.713,98 euro annui, e non convivente con altri soggetti;

4) versamento già effettuato dall’altro coniuge mediante il sistema tradizionale (bollettino postale);

Anche in riferimento alla seconda casa, non dovrebbe essere richiesto alcun pagamento in quanto il canone Rai, stando alle previsioni della legge di Stabilità 2016, verrà addebitato esclusivamente sulle abitazioni principali adibite a residenza del nucleo familiare.

Come sancito dalla normativa, il canone Rai deve essere versato una sola volta per nucleo familiare, indipendentemente dal numero di televisioni o di immobili posseduti. Sono quindi escluse anche le varie case al mare, in montagna, a uso investimento o ottenute in eredità, per le quali la società erogatrice del servizio elettrico non dovrà addebitare il canone.

Per chi non si prospetterà il pagamento del canone quindi potrebbe prospettarsi  l’interruzione della fornitura del servizio elettrico?

La risposta è ovviamente negativa. Tuttavia, qualora il pagamento dell’imposta sulla tv dovesse considerarsi dovuto e il contribuente non avesse provveduto a versarne l’importo rischia non soltanto un accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate e/o della Guardia di Finanza, ma anche una sanzione pari a cinque volte il valore del canone. Qualora, poi, dovesse verificarsi un ulteriore inadempimento, l’importo viene iscritto a ruolo e la riscossione delegata a Equitalia.

VAI AL TESTO DELLA LEGGE DI STABILITA’ 2016 (aggiornato al 17/11/2015)

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