Decreto del fare, doppio stop a Equitalia e anteprima di ius soli in Cdm

Redazione 15/06/13
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Il decreto del fare arriva oggi in Consiglio dei ministri. Il provvedimento più chiacchierato degli ultimi giorni si prepara a essere approvato dal governo Letta al gran completo, dopo numerose indiscrezioni su quelle che dovrebbero essere le materie trattate nel testo che arriva stamattina all’esame dei ministri.

Secondo le ultime conferme, dovrebbero essere numerosi e piuttosto vari i campi in cui interverrà il decreto del fare, dalla burocrazia agli stranieri, dalla sanità a Equitalia.

E proprio riguardo l’ente di riscossione, quasi certo lo stop alle espropriazioni della prima casa per i contribuenti dichiaranti insolventi dall’agente, fatto salvo che questa non rientri nella categoria dei beni di lusso.

Dunque, per scongiurare l’espropriazione in caso di conti aperti col fisco, il debitore cittadino dovrà dimostrare che si tratta dell’unico immobile di proprietà unitamente alla residenza anagrafica nello stesso. In questo modo, secondo il “decreto del fare” Equitalia avrà le mani legate. C’è, poi, un altro freno posto all’azione dell’agente riscossore, l’innalzamento della soglia di recupero coattivo  solo qualora il dovuto all’erario sia superiore ai 50mila euro, dunque più del doppio degli attuali 20mila, e non prima dei sei mesi dall’ipoteca.

Per le imprese, l’ossigeno negli stati in difficoltà arriverà per la pignorabilità di massimo un quinto delle strutture e dei macchinari utilizzati indispensabilmente per la produzione.

Ma non c’è solo il comparto fiscale a caratterizzare il decreto del fare in arrivo oggi. Molto vario il capitolo semplificazioni, con possibilità di Durc solo telematico per le aziende e altre misure di razionalizzazione burocratica. 

Ma le novità sicuramente più interessanti sul piano sociale sono quelle che riguardano la cittadinanza agli stranieri, per la quale vengono poste sul tavolo diverse agevolazioni in previsione di uno ius soli più compiuto, come auspiacato dal ministro Cécile Kyenge. Si tratta, nello specifico, della validità dei titoli di studio e dei certificati medici al diciottesimo compleanno di età dello straniero nato in Italia.

Non manca qualche aggiustamento anche sul fronte sanitario, dove dovrebbe essere inclusa una via d’accesso più rapida per autorizzare il funzionamento delle apparecchiature per le risonanze magnetiche e niente più specializzazione richiesta agli odontoiatri per accedere al Ssn.

Sul lavoro, addio alla visita obbligatoria prima del rientro al posto, salvo alcuni casi ben elencati e particolarmente pericolosi per il benessere del lavoratore. Infine, anche la privacy dovrebbe incontrare qualche novità, in special modo per il trattamento di persone giuridiche, enti o associazioni, con vincoli meno stretti di quelli attuali.

 Vai al testo del decreto semplificazioni

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