Scuola: l’appello Cobas su supplenze di docenti e personale Ata

Redazione 10/09/15
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Il combinato tra l’art. 1 comma 333 della Legge di Stabilità e la legge 107 conosciuta come “Buona scuola”, a partire dal corrente anno scolastico, impone alle scuole pubbliche di non chiamare supplenti in nessun caso per il primo giorno di assenza dei docenti e per i primi sette giorni di assenza del personale Ata (bidelli e segretari). Applicare questa norma potrebbe, in occasione di ogni assenza del personale, far cadere le scuole nel caos. L’assenza degli insegnanti comporta infatti la spartizione degli alunni nelle classi restanti, con conseguenti problematiche legate a sicurezza e interruzione della didattica programmata. La mancanza dei collaboratori scolastici, altresì, implica una diminuzione della sorveglianza, della pulizia e delle condizioni di igiene necessarie per le aule scolastiche e gli spazi comuni, come mense e bagni. La privazione del personale di segreteria si traduce infine sia nell’interruzione automatica di pratiche amministrative, che nell’accumulo di dilazioni burocratiche.

Nemmeno riguardo ai casi di lavoratori titolari della L.104, che hanno esigenza di usufruire dei loro permessi in gran parte per singole giornate, viene sospesa l’applicazione della normativa. Gli effetti negativi della normativa si evidenziano in misura inversamente proporzionale all’età anagrafica degli studenti, con conseguenze particolarmente dannose nelle scuole primarie e in quelle dell’infanzia. Si necessita pertanto, è l’appello dei Cobas, che docenti e personale Ata non diano disponibilità di ore aggiuntive né tanto meno siano disponibili ad utilizzare potenziali contemporaneità residue per sostituire i colleghi, dal momento che in questo modo occulterebbero la palese contraddizione normativa.

Analogamente, si invitano i genitori a chiedere ai dirigenti maggiori chiarimenti in merito a questa normativa e alla tutela dei diritti all’istruzione, oltre che alla conferma dell’offerta formativa che spetta di diritto ai rispettivi figli. In nome della dicitura “ferma restando la tutela dell’offerta formativa” presente nell’articolo della Legge di Stabilità, si chiede ai dirigenti di chiamare ugualmente i supplenti fin dal primo giorno di assenza in qualsiasi situazione in cui non dovessero essere presenti le disponibilità interne ad assicurare questa tutela. L’appello dei Cobas  infine si rivolge al ministero affinché annulli più presto possibile la suddetta normativa, ripristinando la possibilità di coprire le assenze anche il primo giorno per i docenti e la prima settimana per il personale Ata.

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