Pensioni: pronto il decreto rimborsi. Fasce e tetto rivalutazioni

Redazione 13/05/15
Scarica PDF Stampa
Pensioni, si procede verso il decreto con mini rimborsi per fasce di reddito. Le grandi attese suscitate nei pensionati dalla sentenza della Corte costituzionale sono destinate a venire parzialmente ridimensionate con il provvedimento in arrivo in Consiglio dei ministri.

Secondo le ultime indiscrezioni che trapelano dal ministero dell’Economia, di cui danno conto i maggiori organi di stampa, pare che Pier Carlo Padoan sia intenzionato a varare un decreto del valore di 3 miliardi, forse 3,5 al fine di avviare un percorso di recupero delle indicizzazioni degli assegni.

Si tratta, come noto, delle pensioni a partire da quelle almeno tre volte superiori al minimo che hanno visto lo stop delle rivalutazioni negli anni 2012 e 2013 per effetto della legge Fornero approvata a fine 2011 nel testo della manovra “salva Italia”.

Ora, dunque, con la pronuncia della Consulta il governo si trova costretto a risarcire i pensionati a cui è stato negato l’aggiornamento del valore della propria prestazione Inps. La linea dell’esecutivo, però, come ha ribadito anche ieri il presidente del Consiglio, non sarà quella di restituire a tutti gli interessati l’intera somma decurtata dalle prestazioni Inps nei due anni incriminati.

Almeno in questa prima fase, il governo intende avviare un percorso di redistribuzione graduale, che di certo non accontenterà i destinatari della sentenza della Corte costituzionale, ma quantomeno non negherà il riconoscimento di una pronuncia sfavorevole a una normativa approvata a scapito dei contribuenti e dei pensionati in particolare.

Come avverranno i rimborsi

Intanto, il tetto: ancora non è stato fissato in maniera perentoria, ma pare che si aggirerà tra i 2500 e i 3000 euro lordi al mese di pensione. Dunque, una fetta ampia di assegni dovrebbe rimanere al di fuori delle restituzioni che il governo sarebbe in procinto di varare nel decreto in arrivo nei prossimi giorni.

Poi, le fasce:

entro i 1500 euro: indicizzazione completa

da 1500 a 2000 euro: restituzione del 50%

dai 2000 ai 2500 euro: restituzione del 35%

dai 2500 ai 3000 euro: restituzione del 25%

sopra i 3000 euro rimane il blocco

Coperture. E’ bene sottolineare che non si tratta di scaglioni definitivi, dal momento che ancora il decreto non è stato emanato in maniera ufficiale. In ogni caso, questo dovrebbe essere il primo step del processo di rivalutazione, che dovrebbe essere parzialmente finanziato dal millantato “tesoretto” del Def 2015, sul quale, peraltro, non c’è ancora sicurezza piena. IN aggiunta, il gettito della voluntary disclosure dovrebbe sostenere la parte mancante dell’intervento sulle pensioni.

Nei prossimi anni, i rimborsi dovrebbero proseguire in maniera graduale. Alla fine, l’intera operazione dovrebbe concludersi per un valore complessivo vicino ai 5 miliardi di euro.

VAI ALLO SPECIALE PENSIONI

Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento