Riforma PA, ci siamo: firmati due decreti separati

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Spacchettato, morsicato (va di moda in queste ore), ma il decreto Riforma PA c’è. Giorgio Napolitano ha firmato i 54 articoli del decreto Riforma PA e i 35 del decreto Crescita, che rientrano in un calderone abbastanza importante.

La firma di Napolitano è arrivata a distanza di 11 giorni dal all’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri. Il governo inizialmente aveva varato un un unico provvedimento, ma nella prima verifica sul decretone il Colle aveva rilevato alcune criticità, tra queste la disomogeneità delle materie trattate e la necessita di ‘spacchettare’.

Il Governo, quindi, ha preso il passaggio trasformandolo in due decreti distinti. Sulla Gazzetta Ufficiale sono stati quindi pubblicati il provvedimento di 53 articoli sulle “misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari” – ossia la Riforma PA –  e quello sulla competitività delle imprese che interessa le norme sull’agricoltura e l’ambiente e il taglio della bolletta energetica. I decreti entrano in vigore oggi, 25 giugno 2014 e introduco diverse norme.

Ricambio Generazionale 
Da fine ottobre viene revocato l’istituto dei trattenimenti in servizio, che consentiva di allungare la carriera oltre l’età pensionabile. Esclusi dalle misure i militari e fase ‘transitoria’ allargata a tutti i magistrati, non solo alle toghe in posizione di vertice, fino al 31 dicembre 2015. L’abolizione consentirà l’ingresso di giovani generazioni nella Pa, il premier Matteo Renzi ha parlato di 15 mila nuovi posti.

Turn over e mobilità obbligatoria
Il limite per le amministrazioni centrali resta al 20% delle uscite per il 2014, 40% per il 2015, 60% per il 2016 e 80% per il 2017, ma il tetto si riferisce alla spesa complessiva e non alle persone. Confermata la mobilità obbligatoria fino a 50 chilometri.

Distacco e permessi sindacali
Slitta dal 1 agosto al 1 settembre il taglio del 50% di distacchi, aspettative e permessi sindacali.     Avvocatura dello Stato Confermata anche la riduzione della percentuale sulle spese legali, che è del 75%, e cala al 10% per gli avvocati dello Stato.

Authorithy
All’Authority Anticorruzione – guidata da Raffaele Cantone – vengono attribuiti i poteri dell’Autorità di vigilanza sui servizi pubblici. L’Anticorruzione, se ci sono notizie di reato o arresti, “propone al Prefetto competente” o di “ordinare la rinnovazione degli organi sociali e ove l’impresa non si adegui di provvedere alla straordinaria e temporanea gestione dell’impresa appaltatrice limitatamente alla completa esecuzione dell’appalto oggetto del procedimento penale” oppure “di provvedere direttamente alla straordinaria e temporanea gestione dell’impresa appaltatrice limitatamente alla completa esecuzione del contratto di appalto oggetto del procedimento penale”. L’impresa avrà 30 giorni, ridotti a 10 nei casi più gravi, per adeguarsi al rinnovo degli organi sociali.

Tagli sulle bollette energetiche 
Oltre al taglio del 10% dei costi delle bollette energetiche, a favore delle aziende c’è anche il rafforzamento dell’aiuto alla crescita economica (Ace). Sono anche previste semplificazioni per facilitare le quotazioni.

Camere di Commercio
Vengono ridotti del 50% anche i diritti annuali che le imprese pagano alle Camere di commercio. Prevista la detassazione degli investimenti in impianti e macchinari.

Agricoltura e Ambiente
Oltre a misure a favore di giovani, lavoro, innovazioni d’impresa, sono anche inserite pene più severe sui reati ambientali e un cronoprogramma stringente per le verifiche sulle aree a rischio della ‘terra dei fuochi’.

Matteo Peppucci

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