Elezioni 2013: i parlamentari grillini vanno a scuola di diritto

Redazione 27/02/13
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I neo-eletti parlamentari grillini (ben 108 deputati e 54 senatori) sono, sì, quasi completamente avulsi dai dictat politici e dalle prassi istituzionali, ma tuttavia cercheranno di supplire alle palesi carenze ricorrendo ad una vera e propria full immersion di diritto costituzionale. I meandri sconosciuti di “Palazzo” saranno resi meno oscuri proprio grazie alla previsione di una serie di lezioni intensive volte programmaticamente ad esaminare con minuzia tutti gli iter parlamentari.

Si vocifera già di un vero e proprio corso universitario, complessivo di sessanta ore, che partirà ufficialmente lunedì 4 marzo e impostato niente meno che da un‘équipe di giuristi esperti convocati appositamente dall’”egregia” Luiss Guido Carli di Roma. Il corso pare essere diviso in tre distinte sezioni comprensive rispettivamente dell’iter di approvazione delle leggi, del funzionamento del Governo e di accenni sul rafting normativo.

Il marchingegno di congettura Cinque Stelle sembra lo strumento ideale per poter mettere i neo deputati e senatori (con un’età media rispettivamente di 33 e 46 anni) nelle condizioni di affrontare con cognizione di causa gli imminenti incarichi parlamentari e soprattutto di poter districarsi con sufficiente libertà tra la miriade di carta che invade le sedi di “Palazzo”.

La legiferazione di emendamenti, subemendamenti e relazioni tecniche di varia natura richiede competenze specifiche non affatto sottovalutabili; la predisposizione di convegni costruiti ad hoc presso un famoso centro della Capitale potrebbe rivelarsi l’escamotage migliore per maturare una nuova classe politica, che di politico sinora ha conosciuto certamente poco, magari più esperta e lucida di quelle che già da anni millantano esperienza e preparazione.

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