Tablet, Apple e Samsung si somigliano in Usa, non in Europa

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Nuova puntata della guerra dei tablet: Apple vince in casa e perde, ma a testa alta, in trasferta. Le battaglie legali ormai all’ordine del giorno tra la casa fondata da Steve Jobs e Samsung, hanno fatto segnare, nelle ultime ore, due importanti novità. La più recente è la sentenza, arrivata proprio nelle ultime ore, dell’Alta Corte Britannica, che ha stabilito come i tablet concorrenti dei due colossi tecnologici, Ipad e il nuovo modello Samsung Galaxy 10, non possano essere confusi dal consumatore. Ergo, il blocco delle vendite, chiesto dalla “mela”, non è stato accolto. A risollevare il morale in casa Apple, però, sono arrivate le motivazioni della sentenza: il gioiellino elettronico americano, infatti, sarebbe molto più accattivante e di interfaccia “user-friendly” rispetto al “sosia” coreano. In sostanza, i due prodotti non possono essere ritenuti identici perché Ipad sarebbe molto più “cool” del rivale. Lapidario il giudice Colin Birss, che ha spiegato come, in tuta evidenza, il Galaxy non presenterebbe “la stessa minimale ed estrema semplicità del design Apple”.

Qualche giorno fa, però, Apple aveva incassato un giudizio favorevole da una Corte d’appello federale californiana, che, in linea con il tribunale distrettuale dello stato federale, aveva ravvisato, nella medesima materia, prove inconfutabili delle modifiche apportate da Samsung per rendere il suo tablet più affine al “nemico” Ipad. Per questo, è stata vietata la vendita negli Stati Uniti del Galaxy 10. Sicuramente, volendo trarre un bilancio, la casa coreana avrà accolto di miglior grado la sentenza inglese rispetto a quella californiana: essere ritenuti più brutti è sicuramente preferibile a essere banditi dal mercato.

Francesco Maltoni

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