Stipendio dipendenti statali: come modificare online modalità di accredito

Paolo Ballanti 21/10/22
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A decorrere dallo scorso 4 ottobre è possibile modificare online la modalità di accredito dello stipendio dipendenti statali, utilizzando l’apposito servizio disponibile sul portale NoiPA.

A comunicarlo è la stessa NoiPA, la piattaforma realizzata dal Dipartimento dell’Amministrazione Generale del personale e dei servizi (DAG) del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), per la gestione dei dipendenti della Pubblica Amministrazione. 

All’interno della news pubblicata su noipa.mef.gov.it si rende noto che la “funzionalità, rinnovata nell’aspetto grafico, è stata rafforzata sotto il profilo della sicurezza”. È stato infatti introdotto un sistema che permette di verificare, in tempo reale, che il codice fiscale dell’utente che sta effettuando la variazione sia intestatario o cointestatario dell’IBAN inserito.
Il servizio, al momento, non consentedi inserire modalità di pagamento su libretto postale smart e su IBAN esteri”. In queste ipotesi la modifica può essere richiesta “al proprio Ufficio responsabile del trattamento economico”.

L’accesso al nuovo servizio avviene utilizzando le credenziali NoiPA, Spid, Cie o Cns. Per l’accesso con codice fiscale e password o con Spid livello 2, precisa la news del 5 ottobre, è “necessario abilitare la One Time Password (OTP)”, da generare con l’app ufficiale NoiPA, seguendo le istruzioni presenti nella sezione “Abilita OTP”.

Analizziamo ora in dettaglio come procedere alla modifica online delle modalità di riscossione dello stipendio.

Indice

Stipendio dipendenti statali: il portale NoiPA

Il primo passaggio consiste nel collegarsi al portale “noipa.mef.gov.it”, selezionando poi “Accedi all’area riservata”, in possesso delle credenziali:

  • NoiPA;
  • Spid di livello 2;
  • Carta di Identità Elettronica (Cie);
  • Carta Nazionale dei Servizi (Cns).

Effettuato l’accesso, la funzionalità in parola è raggiungibile attraverso la voce “Servizi – sezione Stipendiali – Gestione modalità di riscossione”.

Stipendio dipendenti statali: modifica modalità di riscossione

La pagina del servizio di gestione della modalità di riscossione, propone innanzitutto l’elenco dei contratti dell’amministrato, indicando:

  • Amministrazione, ad esempio “Ministero dell’Istruzione”;
  • Contratto, come “Contratto del personale di ruolo o del comparto scuola”;
  • Decorrenza e scadenza del contratto.

All’utente non resterà che selezionare il contratto per cui si vuole effettuare la variazione, dopo aver premuto “il tasto di abilitazione della form di modifica” (Guida NoiPA).

A questo punto si dovrà inserire la modalità di pagamento, ad esempio “Conto corrente SEPA / Carta Conto” e le coordinate IBAN, formate per l’Italia da ventisette caratteri, suddivisi in:

  • Codice paese in cui è tenuto il conto (due caratteri alfabetici, per l’Italia la sigla è “IT”);
  • CIN Euro, come chiave di controllo delle coordinate IBAN, formato da due caratteri numerici;
  • CIN Italia (un carattere alfabetico), quale chiave di controllo dei ventidue caratteri successivi;
  • ABI, quale codice identificativo della banca, formato da cinque caratteri numerici;
  • CAB, identificativo della filiale, composta da cinque caratteri numerici;
  • Numero del rapporto di conto corrente, composto da dodici caratteri alfanumerici.

Sempre nell’area di modifica si indicherà la denominazione della banca e la data di decorrenza della variazione. Sarà inoltre possibile accedere ai documenti informativi nella sezione dedicata “Documentazione disponibile”.

Per poter abilitare il tasto di conferma operazione, l’utente dovrà obbligatoriamente accettare il trattamento dei dati personali (Informativa Privacy).

Stipendio dipendenti statali: verifica IBAN

Prima di poter confermare e salvare la modifica dell’IBAN, quest’ultimo dovrà essere verificato, cliccando sull’apposito tasto “Verifica IBAN”.
Sulle coordinate inserite verranno “effettuati i controlli formali di validità e correttezza del dato inserito” (Guida NoiPA). Verrà inoltre eseguito “un controllo di corretta associazione tra IBAN inserito e codice fiscale dell’utente loggato da parte del servizio PagoPA per evitare le frodi”.

Esito positivo
In caso di corretto inserimento e verifica positiva dell’associazione, l’utente vedrà valorizzata correttamente la denominazione della banca.

Esito negativo
Nel caso in cui le coordinate IBAN inserite non siano associate all’utente loggato, l’operazione verrà bloccata, mostrando il messaggio: “Operazione non consentita – L’IBAN inserito non risulta intestato o cointestato al suo codice fiscale, come previsto dall’Art. 2 del Decreto Ministeriale MEF del 31 ottobre 2002. Ti invitiamo ad inserire un IBAN che sia a te intestato o cointestato”.

IBAN non verificabile
A fronte dell’impossibilità di verificare l’associazione tra IBAN e codice fiscale, a causa della mancata adesione della banca al servizio di verifica, verrà mostrato un messaggio all’utente in cui:

  • Gli si chiederà l’accesso al sistema con un livello di sicurezza superiore (Cns, Cie, Spid livello 2) per poter procedere;
  • In alternativa, nel caso in cui l’autenticazione al sistema sia stata effettuata con i sistemi poc’anzi citati (Cns, Cie o Spid livello 2), gli si chiederà di sottoscrivere un’autocertificazione per poter procedere con l’operazione.

Conferma e salva
Terminati i controlli, sottoscritte le eventuali certificazioni e confermati i dati, all’utente non resterà che concludere l’operazione cliccando sul bottone di conferma e salva.
Nel caso in cui sia stato effettuato l’accesso con Username e Password o con Spid livello 2, il sistema chiederà l’inserimento di un codice OTP per la conferma dell’operazione.
A questo punto, l’autocertificazione sarà disponibile per il download nella sezione dedicata, all’interno del dettaglio del contratto.

Stipendio dipendenti statali: decorrenza della variazione

La modifica della modalità di riscossione è in ogni caso applicata a partire dal mese successivo quello in corso.

Paolo Ballanti

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