Ricordiamo che la proroga della scadenza è stata comunicato lo scorso 1° settembre dal Mef con un comunicato stampa e sarà contenuta in un decreto di prossima pubblicazione.
Lo Spesometro è la comunicazione (semestrale, ma dal 2018 diventa trimestrale) sui dati di fatture emesse e ricevute con importo pari o maggiore di 3.600 euro da parte dei soggetti passivi di Iva.
Secondo le indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate nel Provvedimento del 27 marzo scorso lo Spesometro deve contenere i dati dei soggetti relativi alla fattura, la data e numero, la base imponibile, l’aliquota e l’imposta e il tipo di operazione, e essere inviato tramite la Piattaforma Fatture e Corrispettivi.
Ricordiamo che sono previste sanzioni per il mancato o errato invio dello Spesometro corrispondenti a 2 euro per ogni fattura, fino al massimo di 1000 euro a trimestre. Sanzione che viene ridotta del 50% se l’invio avviene entro 15 giorni dalla scadenza.
Per la riduzione della multa è possibile ricorrere al ravvedimento operoso, lo sconto cambia a seconda di quando si effettua la regolarizzazione (da 1/9 a 1/5).
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