Sette capacità da rafforzare per far la differenza

Angela Santi 11/12/16
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Quando si parla di aggiornamento di competenze, è tendenza comune dare maggiore importanza all’apprendimento e all’aggiornamento di quelle tecniche, e meno a quelle personali (anche se si sta assistendo ad una inversione di tendenza), che assimiliamo a carattere e personalità.  Se per ottenere e mantenere un lavoro è necessario possedere un certo repertorio di tecnicalità specifiche, la differenza si fa con il modo unico in cui mettiamo in pratica il sapere tecnico.

Impegnarsi a rafforzare le competenze personali è quindi uno dei migliori investimenti che possiamo fare su noi stessi dal punto di vista professionale e non solo. A differenza delle competenze tecniche, quelle personali sono trasversali e trasferibili da una professione all’altra, da un ambito della vita all’altro. Inoltre, diversamente dalle competenze tecniche, le competenze personali non diventano obsolete, ma  – se non utilizzate – perdono solo di efficacia, che si riacquista con l’allenamento.

Le capacità personali sono schemi di pensiero e comportamento che abbiamo appreso nel tempo, che sono diventati il nostro modo automatico di agire – o reagire – ogni volta che si verifica una certa condizione.  Sono abitudini mentali e comportamentali che vengono da lontano, che abbiamo immagazzinato nella memoria a lungo termine, in cui ci riconosciamo e che associamo a personalità e identità. Sono la zona di comfort in cui ci sentiamo a nostro agio, perché abbiamo l’impressione che tutto sia sotto controllo.

Modificare modi di fare abituali, magari supportati da convinzioni radicate, è sempre fattibile e in apparenza relativamente semplice dal punto di vista del know-how. Allo stesso tempo, ottenere trasformazioni durature è un lavoro impegnativo che richiede la messa in discussione e il lasciare andare dei propri approcci e comportamenti quotidiani, nei quali riconosciamo noi stessi. Non basta sapere in teoria cosa fare: è fondamentale farlo.  E siccome, avendoli agiti per anni, siamo diventati “esperti” nei comportamenti improduttivi, è solo la pratica deliberata, motivata, focalizzata, graduale e costante che consente di creare nuovi automatismi.

Ti invito ad accendere i riflettori sulla tua giornata e a chiederti se i tuoi modi di fare ti stanno portando gli effetti che vorresti, oppure se è il caso di rivederne qualcuno.

Hai voglia di metterti in gioco?

Per scegliere il comportamento che vuoi modificare, osservati in maniera neutra e non giudicante nelle diverse situazioni, per portare consapevolezza sui tuoi automatismi e sui risultati che portano. Quando metti in pratica quel comportamento? Cosa succede esattamente? Cosa ti dici mentalmente prima di farlo? Gli effetti sono quelli che vuoi?  Rendono migliore la tua vita, il tuo lavoro, le tue relazioni?

Se hai risposto di no, chiediti cosa cambierebbe nella tua vita modificandolo. Poi chiediti in quale altro modo puoi fare quella cosa e cosa puoi fare di nuovo o di diverso in quella situazione. Metti in pratica, verifica, correggi se è il caso, rimetti in pratica e, se funziona, ripeti quel comportamento fino a farlo diventare automatico.

Per facilitarti il compito, ti propongo sette competenze e alcuni modi per allenarle.

1) Comunicazione, ascolto, empatia

La comunicazione interpersonale è la base di molte altre capacità, indipendentemente dal numero di persone e dal mezzo con cui si hanno interazioni. Noi comunichiamo sempre, che ne siamo consapevoli o no: lo facciamo con i nostri gesti, espressioni, comportamenti, con i silenzi…. Se è importante sapere parlare, lo è ancora di più ascoltare e comprendere le emozioni di chi ci circonda. Capita invece a volte di parlare e domandare, senza veramente ascoltare quello che ci viene detto e di non cogliere come si sentono gli altri. Uno studio della Harward University ha evidenziato come la maggior  parte dei problemi nelle organizzazioni è causata da una comunicazione non efficace. Alcuni modi per migliorare questa abilità includono:

  • Metti e mostra genuino interesse  in ogni interazione.
  • Evita i preconcetti e i giudizi a preventivi (che funzionano come un filtro per la tua comprensione).
  • Ascolta quello che i tuoi interlocutori dicono e osserva il loro linguaggio non verbale.·         Evita le letture della mente, evita di interrompere e quando fai una domanda ascolta la risposta.
  • Dimostra interesse ed empatia utilizzando le medesime parole dei tuoi interlocutori.·         Sforzati di guardare le cose dal punto di vista dei tuoi interlocutori.
  • Adatta il tuo linguaggio a chi hai davanti.
  • Fai domande per verificare se hai compreso.
  • Ricorda che l’effetto della tua comunicazione è  la reazione degli altri. Quindi se non era quello che volevi, verifica la tua modalità e cambia quello che non ha funzionato.

2) Creatività

La creatività è una abilità importante ed applicabile a molte situazioni: è la base del pensiero innovativo, aiuta a rafforzare il senso di efficacia nel problem solving, fa adottare nuove prospettive rispetto alle situazioni della vita, evita la noia e la routine, rafforza la positività.

  • Allenati a fare brainstorming e a trovare nuovi modi per fare qualcosa.
  • Sforzati a scrivere 10 nuove idee al giorno.
  • Cambia qualcosa nel tuo ambiente abituale.
  • Circondati di persone creative e stimolanti e lasciati ispirare.
  • Concediti dei momenti di relax.

3) Flessibilità, adattabilità,  apertura al nuovo

Essere in grado di adattarsi ai cambiamenti è un’altra capacità chiave. Chi è adattabile non si scoraggerà davanti a situazioni nuove e incerte, saprà comunicare con gli altri in maniera efficace adattandosi ai propri interlocutori, saprà trovare il lato positivo delle cose.

  • Smetti di giudicare e adotta approccio di curiosità e apertura verso le situazioni nuove.
  • Invece di concentrarti su quello che hai da perdere, chiediti quali opportunità a cui non avevi pensato può portarti una situazione nuova.
  • Chiediti cosa puoi imparare di nuovo dal cambiamento.
  • Ogni giorno dedica 10 minuti a fare qualcosa che non hai mai fatto.
  • Procedi per piccoli passi. 

4) Mantenere un atteggiato positivo e senso dell’umorismo

Mentre può sembrare meno importante rispetto alle altre qui elencate, è di gran lunga una delle competenze più importanti da avere. Adottare un mindset positivo non solo riduce lo stress, ma è essenziale quando ci si trova con altre persone.  Gli stati d’animo sono contagiosi: la tua positività contagerà chi ti circonda.

  • Ricordati: solo tu sei responsabile dei tuoi pensieri e dei tuoi stati d’animo.
  • Fai il controllo qualità sui tuoi pensieri e sfida quelli negativi, allenandoti a trovare eccezioni.
  • Adotta un atteggiamento ottimista e nutriti di pensieri positivi.
  • Allenati a trovare il lato divertente delle cose.
  • Sorridi e sii cortese con tutti. Riceverai lo stesso in cambio.
  • Circondati di persone positive .
  • Evita di esporti a notizie catastrofiche.
  • Regalati momenti per quello che ti fa stare bene.
  • Trova ogni giorno almeno tre cose per cui esprimere gratitudine e annotale in un quaderno.
  • Ricordati che quando non puoi cambiare qualcosa, puoi sempre cambiare il tuo modo di vivere la cosa.

5) Ascoltare e imparare da critiche e obiezioni

Per molti può risultare difficile accettare critiche e obiezioni considerandole giudizi di valore su di noi, magari memori di passate esperienze. In realtà, cambiando prospettiva, è molto più utile pensare che chi ci critica o avanza un’obiezione in realtà ci sta fornendo (magari in maniera goffa) un’informazione per il miglioramento dei nostri comportamenti o del nostro lavoro.

  • Ricordati che non è un giudizio su di te come persona, ma un feedback per migliorare un tuo comportamento.
  • Chiedi di fornirti non giudizi soggettivi, ma esempi precisi dei tuoi comportamenti e dei loro effetti.
  • Ascolta attentamente con la mente aperta.
  • Evita di giustificarti (mentre pensi a come ribattere, hai già smesso di ascoltare), e invece ringrazia.
  • Rifletti su quanto hai ricevuto e chiediti come integrare i suggerimenti la prossima volta.
  • Metti in pratica quanto hai imparato, e se non hai occasione di farlo nel breve periodo, rivivi mentalmente più volte la situazione corretta.

6) Programmazione e organizzazione

La capacità di pianificare e di organizzarsi, rispettare le scadenze e quindi il proprio tempo e quello degli altri è un bene straordinario che non solo aumenta la produttività, ma migliora la qualità della vita.

  • Definisci ogni sera le cose che farai il giorno successivo e i tempi indicativi per completarle
  • Fai una scaletta delle priorità per importanza e urgenza
  • Concentrati e porta a termine un compito alla volta
  • Dopo un po’ che riporti sempre le stesse attività che non porti a termine, chiediti se non è il caso di depennarle o delegarle
  • Trova il tuo metodo e verificalo
  • Considera nella programmazione anche il tempo per te

 7) Prendere decisioni

Decidere significa assumersi la responsabilità di fare un passo avanti. Molte persone non decidono per non sbagliare, perché non hanno proprio tutte le informazioni che vorrebbero a disposizione o perché aspettano l’occasione ottimale che non si verificherà mai. Non decidere è già di per se un errore. Se non lo facciamo noi, inevitabilmente prima o poi lo faranno altri al posto nostro.

  • Prendi decisioni a basso rischio e poi sempre più critiche.
  • Datti il permesso di sbagliare e di ammetterlo.
  • Chiediti quali sono le conseguenze se lo fai, o se non lo fai.
  • Chiediti cosa è  la cosa peggiore che potrebbe capitarti.

Mi auguro che questo articolo abbia contribuito a renderti più consapevole delle tue abitudini: quelle che stanno funzionando e quelle che puoi modificare. E mi auguro e che ti sia venuta voglia di provare a mettere in pratica quello che hai letto. Ma leggere non è sufficiente. Bisogna passare all’azione con costanza e determinazione.

Scegli una capacità e prendi l’impegno con te stesso/a di lavorarci ogni giorno con focalizzazione e consapevolezza per un mese, verificando cosa ha funzionato e cosa no e apportando le correzioni ai comportamenti improduttivi. Poi passa alla capacità successiva.

Il primo gioco da vincere è quello con noi stessi e con le nostre abitudini.   Quale capacità vuoi rafforzare?Quale abitudine non utile vuoi smettere di avere?Con quale la vuoi sostituire? Se vuoi sapere di più sulle abitudini, come nascono e come trasformarle, ti invito a partecipare al mio webinar gratuito, giovedì 15 dicembre dalle 18.30 alle 19.15, iscrivendoti. Clicca qui per saperne di più  

Angela Santi

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