La data di scadenza per l’invio della domanda di rottamazione delle cartelle esattoriali è stata prorogata fino al 21 aprile 2017. Ultime due settimane, quindi, per chi non può o non vuole avvalersi dei mezzi informatici e deve quindi recarsi presso gli uffici di Equitalia: l’apertura straordinaria degli sportelli è un piccolo ma fondamentale aiuto per tutti coloro che dovranno attendere in fila per ore.
Per presentare domanda di rottamazione è necessario compilare il modulo “DA1” di dichiarazione di adesione alla definizione agevolata, qui in allegato.
Scarica il modulo di adesione alla rottamazione delle cartelle di Equitalia.
Quali sono gli sportelli che rimarranno aperti più a lungo?
Come chiarito dal comunicato stampa del 31 marzo, sono 15 gli sportelli di Equitalia che rimarranno aperti fino alle ore 15.15 ogni giorno lavorativo fino alla scadenza del termine del 21 aprile. Questi 15 sportelli si aggiungono ai 7 che già restavano aperti il primo pomeriggio: Roma (via Colombo, via Benigni e via Aurelia), Napoli (corso Meridionale), Milano (viale dell’Innovazione e via Lario) e Torino (via Alfieri). I 15 nuovi sportelli sono, nel dettaglio, quelli di:
- Padova;
- Bologna;
- Firenze;
- Bari (sportello di via Marin);
- Perugia;
- Napoli (sportelli di viale Kennedy e via San Gennaro al Vomero);
- Caserta;
- Salerno;
- Cagliari (via Giorgio Asproni);
- Sassari;
- Catanzaro;
- Cosenza;
- Crotone;
- Reggio Calabria.
Sono stati invece previsti più giorni di apertura settimanale per gli sportelli Equitalia di altri 8 Comuni: Fermo, Chioggia (provincia di Venezia), Montebelluna (Treviso), Tolmezzo (Udine), Empoli (Firenze), Ariano Irpino (Avellino), Torre del Greco (Napoli) e Lagonegro (Potenza).
Come funziona la rottamazione delle cartelle esattoriali?
Ricordiamo che la rottamazione delle cartelle di pagamento (o “definizione agevolata”) è una misura di collaborazione del Fisco con i contribuenti che prevede, per i debitori che aderiranno, uno sconto sulle sanzioni dovute sulle somme e sugli interessi di mora di tutte le cartelle emesse tra il 1° gennaio 2000 e la fine del 2016.
Sono inclusi nella rottamazione tutti i ruoli relativi ai tributi, alle imposte (compresa l’Iva se non è riscossa all’importazione), ai contributi previdenziali e assistenziali e alle multe stradali. I tributi locali sono compresi nella rottamazione, ma solo se il Comune in questione accetta di aderire alla misura.
I contribuenti, tuttavia, dovranno comunque pagare gli altri importi. Sono infatti dovuti, oltre alla somma di base:
- gli interessi da ritardata iscrizione al ruolo;
- le somme maturate a titolo di aggio, da calcolare però solo sul capitale e sugli interessi;
- le spese per le procedure esecutive;
- le spese di notifica della cartella.
Come prepararsi alla scadenza del 21 aprile?
La data di scadenza per l’invio della richiesta di adesione alla definizione agevolata è stata quindi prorogata fino al 21 aprile. Ma come si può scegliere se aderire o meno alla rottamazione delle cartelle? Ricordiamo infatti che la rottamazione può comportare alcuni rischi.
- Leggi dei potenziali rischi della rottamazione delle cartelle nell’articolo Rottamazione Equitalia: attenti ai ritardi.
Consigliamo, in ogni caso, di riflettere approfonditamente sulla convenienza della misura, possibilmente con l’aiuto di un professionista abilitato. La prima cosa da fare è quella di analizzare il proprio estratto conto debitorio (è di pochi giorni fa la notizia che è possibile richiedere l’elenco dei ruoli e delle cartelle anche all’Agenzia delle Entrate oltre che a Equitalia) e comprendere quali delle somme che si devono sono coperte dalla rottamazione.
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