Rottamazione delle cartelle: i pericoli per chi paga in ritardo

Redazione 28/03/17
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I contribuenti che hanno deciso di aderire alla rottamazione delle cartelle di Equitalia devono stare molto attenti a non pagare in ritardo le rate previste, e in particolare quelle successive alla prima. Si rischia infatti di perdere non solo l’agevolazione, ma anche il diritto alla rateazione precedentemente concessa.

A lanciare l’allarme in questi giorni è Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, che avverte anche che la proroga al 21 aprile per la scadenza della domanda di adesione potrebbe non essere sufficiente.

Ma vediamo nel dettaglio a cosa dovrebbero stare attenti i contribuenti.

 

Chi è in ritardo nei pagamenti decade dalla rateazione

Il pericolo maggiore per chi decide di usufruire della rottamazione delle cartelle esattoriali è quello di non rispettare le scadenze di pagamento. Innanzitutto perché, come è ormai noto, la definizione agevolata non ammette ritardi, e dunque chi non paga le rate in tempo viene escluso dal beneficio. Questo comporta, ovviamente, l’obbligo di dover pagare nuovamente le sanzioni e gli interessi di mora originariamente previsti.

Ma attenzione: meno noto ai contribuenti è il fatto che si può tornare al piano di rateazione originariamente concesso solo in caso di ritardo nel pagamento della prima rata della rottamazione, quella di luglio. Chi non rispetta i termini di anche solo una delle rate successive perde anche il diritto alla vecchia rateazione. Basta poco, insomma, per ritrovarsi con un grosso debito da pagare in un’unica soluzione.

La proroga al 21 aprile è sufficiente?

Il presidente dell’Unione Consumatori Dona interviene anche sul rinvio al termine di presentazione delle domande dal 31 marzo al 21 aprile.

La proroga concede ai contribuenti tre settimane in più per valutare la propria situazione debitoria e decidere se aderire alla definizione agevolata o meno. Secondo Dona, tuttavia, i tempi comunque stretti per l’adesione porterebbero a code interminabili agli sportelli di Equitalia e a una serie di altri disagi, in particolare per gli anziani senza accesso a Internet.

Impossibile aderire alla rottamazione tramite raccomandata

Parte del problema è nelle modalità di adesione alla procedura di rottamazione, che oggi non prevede l’invio di una semplice raccomandata a/r. Tutti i contribuenti sono infatti tenuti a scegliere tra sole tre opzioni: adesione online con credenziali di accesso, domanda via posta elettronica o pec oppure – per l’appunto – file presso gli sportelli dell’Agenzia.

Ricordiamo, in ogni caso, che per presentare domanda è necessario compilare il modulo “DA1” di dichiarazione di adesione alla definizione agevolata, qui in allegato.

Scarica il modulo di adesione alla rottamazione delle cartelle di Equitalia.

Quali sono i termini per il pagamento delle rate?

I termini di pagamento delle rate attraverso le quali si dovrà saldare il debito sono rimasti invariati nonostante la proroga alla data di presentazione della domanda.

Le somme dovute a Equitalia, dunque, potranno essere pagate in cinque rate tra il 2017 e il 2018. I versamenti delle rate, tuttavia, dovranno coprire il 70% dell’importo totale nel 2017 e solo il 30% nel 2018. Nello specifico:

  • la prima rata (luglio 2017) dovrà coprire il 24% della somma;
  • la seconda rata (settembre 2017) dovrà coprire il 23% del dovuto;
  • la terza rata (novembre 2017) dovrà coprire il 23% del dovuto;
  • la quarta rata (aprile 2018) interesserà il 15% del dovuto;
  • la quinta rata (settembre 2018) dovrà coprire infine il restante 15% della somma.

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