Riforma Processo Civile: cosa cambia con il decreto in arrivo. Le principali novità

Redazione 07/07/16
Già entro questa settimana potrebbe essere ultimata la bozza di decreto legge sul nuovo processo civile preparata dal Ministero della Giustizia. Nell’attesa di leggere il testo nei dettagli, è possibile esaminarne i punti principali e commentare le maggiori novità introdotte dal decreto. La maggior parte di queste ruota intorno allo snellimento dei processi e alla riduzione dei tempi necessari per arrivare a sentenza.

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Al momento dell’approvazione del disegno di legge, ossia a marzo, era stato annunciato che la riforma si sarebbe mossa in un’ottica di semplificazione dell’offerta di giustizia e di taglio dei tempi morti. Si era dato ampio risalto alle proposte di conciliazione del giudice e alla riduzione del numero di processi che richiedono una composizione collegiale. Si era inoltre parlato di una riforma del giudizio di appello, dando anche in questo caso maggiore rilevanza al giudice unico, e del giudizio di cassazione, con l’eliminazione del cosiddetto “filtro in Cassazione”.

Con l’annuncio dell’arrivo imminente del nuovo decreto legge sul tavolo del Consiglio dei ministri, sembra che la maggior parte delle proposte annunciate a marzo siano state mantenute e ampliate. Il testo prevede, innanzitutto, l’applicazione del rito sommario di cognizione per tutti i processi di competenza del giudice unico. Si permette inoltre all’avvocato di raccogliere e utilizzare in tribunale, previa attestazione dell’autenticità, anche le dichiarazioni scritte in luogo delle testimonianze dirette.

Rimanendo in ottica di semplificazione e snellimento dei tempi, nella bozza di decreto è prevista la formazione di una “task force” di circa 70 giudici ausiliari che aiuti la Corte di Cassazione a risolvere le cause arretrate di natura fiscale e tributaria. A tali giudici, che dovranno essere selezionati tra gli ex consiglieri che non hanno superato i 75 anni, sarà dunque affidato il compito di alleggerire il carico di lavoro della Suprema Corte, da tempo in affanno. Per le situazioni di emergenza, e in particolare per i processi in corso, sarà infine possibile richiedere anche l’intervento dei giudici del massimario.

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Cosa cambia per le assunzioni e i concorsi?

Inoltre, il decreto legge in discussione prevede anche importanti riforme sul fronte delle assunzioni e dei concorsi pubblici (VAI ALLO SPECIALE CONCORSI PUBBLICI 2016). È prevista infatti, per il triennio 2016-2018, l’assunzione di circa 1.000 nuove impiegati che possano lavorare nell’amministrazione degli uffici giudiziari che ne hanno maggiore esigenza.

Cosa cambia per i concorsi per magistrato e i tirocini?

In conclusione, nuove regole anche nei concorsi per magistrato: la riforma prevede un 10% di posti in più per i candidati e la riduzione del tirocinio a 12 mesi per tutti coloro che hanno superato il concorso negli ultimi dieci anni. L’attesa riforma, dunque, introdurrà novità sostanziali in tutte le fasi del processo civile e nella composizione stessa degli organi di giudizio: per conoscere i dettagli dei singoli provvedimenti, basterà attendere qualche giorno.

 

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