Pensioni e prestazioni Inps 2022, rivalutazione: tabelle e importi definitivi

Paolo Ballanti 03/11/22
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L’esigenza di adeguare pensioni e prestazioni Inps 2022 alle fluttuazioni dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, rilevate dall’Istat, si traduce nella consueta pubblicazione, da parte dell’Inps, di un indice di rivalutazione, applicato in via provvisoria nel corso dell’anno, salvo poi individuare l’importo definitivo a fine anno, effettuando i necessari conguagli.

Questo è quanto accaduto nel 2022, con l’applicazione di un indice di rivalutazione, provvisorio, dell’1,70% e la recente pubblicazione della Circolare del 26 ottobre 2022 numero 120, con cui l’Inps ha reso noto il valore definitivo per l’anno corrente, pari all’1,90%.

Le operazioni di rivalutazione, oltre che avere conseguenze sul calcolo delle pensioni, influenzano anche gli importi e le soglie reddituali utili per il diritto (o meno) alle prestazioni previdenziali erogate dall’Inps. Il tema della perequazione (rivalutazione) anticipata delle pensioni è peraltro di stretta attualità, a seguito dell’applicazione delle misure straordinarie previste dal Decreto Aiuti bis, al fine di contrastare gli effetti negativi dell’inflazione per l’anno 2022 e sostenere il potere di acquisto delle prestazioni pensionistiche.

Analizziamo in dettaglio gli aumenti derivanti dalla rivalutazione definitiva 2022.

Indice

Pensioni e prestazioni Inps 2022: indice provvisorio

Gli aumenti a titolo di perequazione automatica delle pensioni vengono calcolati, ricordiamolo, applicando all’importo della pensione, spettante alla fine di ciascun periodo, la percentuale di variazione che si determina rapportando il valore medio dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, relativo all’anno precedente il mese di decorrenza dell’aumento, all’analogo valore medio riguardante l’anno precedente.

Come reso noto dalla Circolare Inps del 28 gennaio 2022 numero 15, nell’anno 2021 la variazione percentuale ai fini della perequazione, calcolata dall’Istat, è risultata pari all’1,90%.
L’indice dell’1,90%, prosegue il documento dell’Istituto, viene utilizzato ai fini contributivi “per la determinazione della retribuzione imponibile al fine di consentire gli adempimenti contributivi su valori aggiornati”. I valori in questione “acquisiranno, ai fini pensionistici, carattere di definitività a seguito dell’emanazione (novembre 2022) del decreto del Ministero dell’Economia e delle finanze, di concerto con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, che fissa l’aumento definitivo di perequazione automatica da attribuire alle pensioni per l’anno 2022”. Il predetto valore “verrà comunicato dall’Istituto in occasione della circolare di fine anno sul rinnovo delle pensioni”.

La successiva Circolare Inps del 28 febbraio 2022 numero 33, tenuto conto che il decreto del Ministero dell’Economia e delle finanze del 17 novembre 2021, recante “Perequazione automatica delle pensioni con decorrenza dal 1° gennaio 2022, nonché valore della percentuale di variazione – anno 2021 e valore definitivo della percentuale di variazione anno 2020” ha fissato all’1,70% la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per l’anno 2021, ha comunicato l’avvenuta applicazione “sulla rata di marzo 2022, dell’indice di perequazione dell’1,70% con la corresponsione dei relativi arretrati, ove dovuti”, alla luce dell’utilizzo, in sede di rinnovo pensioni 2022, della percentuale di perequazione dell’1,60%.

Pensioni e prestazioni Inps 2022: indice definitivo

La Circolare Inps del 26 ottobre 2022 numero 120 ha comunicato che l’indice di perequazione definitivo per l’anno 2022 è pari all’1,90%. Di conseguenza, fa notare l’Istituto, si è “proceduto al conguaglio da perequazione rispetto al valore dell’1,70% utilizzato in sede di rinnovo” per l’anno corrente.

Pensioni e prestazioni Inps 2022: come funziona la rivalutazione

La rivalutazione definitiva 2022 è applicata in misura pari:

–        Al 100% per le fasce di importo dei trattamenti pensionistici fino a quattro volte il trattamento minimo Inps;
–        Al 90% per le fasce di importo comprese tra quattro e cinque volte il trattamento minimo Inps;
–        Al 75% per le fasce di importo delle pensioni superiori a cinque volte il predetto trattamento minimo.

Ecco una tabella riepilogo (il trattamento minimo è indicato con la sigla “TM”).

Fasce di pensione% di perequazione da attribuireAumento delImporto trattamenti pensionistici 
   DaA
Fino a 4 volte il TM1001,90%2.062,32
Oltre 4 e fino a 5 volte il TM901,710%2.062,322.577,90
Oltre 5 volte il TM751,425%2.577,91

Pensioni e prestazioni Inps 2022: trattamento minimo

Alla luce della rivalutazione definitiva all’1,90%, per l’anno corrente il trattamento minimo delle pensioni di lavoratori dipendenti ed autonomi è fissato a 525,38 euro mensili corrispondenti a 6.829,94 euro annui.

Gli assegni vitalizi sono invece pari a:
–        299,49 euro mensili;
–        3.893,37 euro annui.

Pensioni e prestazioni Inps 2022: prestazioni collegate al reddito

Dal momento che l’importo del trattamento viene preso a base anche per l’individuazione dei limiti di riconoscimento delle prestazioni collegate al reddito, nell’Allegato n. 1 alla Circolare Inps del 26 ottobre vengono fornite le tabelle di dettaglio con i valori di riferimento per l’anno 2022.

Pensioni e prestazioni Inps 2022: quote dovute ad altro beneficiario

Alla luce dell’indice di rivalutazione definitivo 2022 sono state ritoccate anche le quote di pensione dovute al beneficiario diverso dal pensionatoin presenza di un piano di Pagamenti ridotti o disgiunti” individuato dai seguenti codici:
–        M4, Assegno divorzile per ex coniuge superstite;
–        M5, Assegno alimentare per figli;
–        M6, Assegno alimentare ex coniuge.

Analogamente, è “stato perequato l’importo Altra pensione memorizzato dalle Sedi per i piani di recupero N1 – Trattenuta Fondo Clero” (Circolare Inps).

Pensioni e prestazioni Inps 2022: Gestione Pubblica

Per effetto dell’applicazione delle percentuali di variazione della perequazione automatica, la misura mensile dell’indennità integrativa speciale è pari, dal 1° gennaio scorso, ad euro 804,56. L’importo della stessa indennità, sulla tredicesima, è fissato ad euro 784,56.

Peraltro, anche per l’anno 2022, in presenza di due o più pensioni corrisposte dalla Gestione Dipendenti Pubblici, la procedura informatica, ricorda l’Inps, sulla “base dei dati relativi al codice fiscale del titolare delle prestazioni ha provveduto con modalità automatica all’abbinamento dei codici che identificano la pensione c.d. principale e secondaria attribuendo l’incremento della perequazione in misura proporzionale”.

La corresponsione degli aumenti perequativi trova applicazione anche nel caso di un unico trattamento pensionistico, indiretto o di reversibilità, attribuito in quota parte al coniuge superstite ed al coniuge divorziato, titolare di assegno divorzile.

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Pensioni e prestazioni Inps 2022: il dettaglio degli aumenti

L’Allegato numero 1 alla Circolare del 26 ottobre fornisce le tabelle di dettaglio delle prestazioni pensionistiche ed assistenziali, aggiornate a seguito della rivalutazione definitiva 2022.
Il documento si divide in:

–        Importi delle pensioni per l’anno 2021 (valori definitivi);
–        Importi delle pensioni per l’anno 2022 (valori definitivi);
–        Pensioni dei fondi speciali di previdenza (importo dei minimi);
–        Limiti di reddito per l’integrazione al minimo delle pensioni;
–        Integrazione degli assegni di invalidità;
–        Pensioni di inabilità;
–        Cumulo delle pensioni ai superstiti con i redditi del beneficiario;
–        Cumulo degli assegni di invalidità con i redditi del beneficiario;
–        Maggiorazione sociale dei trattamenti minimi;
–        Pensioni ed assegni sociali;
–        Prestazioni per gli invalidi civili;
–        Imposta sul reddito delle persone fisiche;
–        Fasce di retribuzione e reddito pensionabili;
–        Massimale di retribuzione imponibile;
–        Minimale retributivo;
–        Pensioni ex – INPDAI;
–        Sistema Contributivo;
–        Indebiti pensionistici.

Pensioni e prestazioni Inps 2022: accompagnamento alla pensione

Le prestazioni di accompagnamento a pensione corrisposte ai sensi degli articoli 3 e 4 della Legge 28 giugno 2012 numero 92, ricorda l’Inps, non avendo natura pensionistica “conservano per tutta la loro durata l’importo stabilito alla decorrenza”.
Ci riferiamo in particolare alle categorie 027-VOCRED, 028-VOCOOP, 029-VOESO, 127-CRED27, 128-COOP28, 129-VESO29, 143-APESOCIAL, 198-VESO33, 199-VESO92, 200-ESPA.

Pensioni e prestazioni Inps 2022: anticipo perequazione 2022

Il Decreto-legge 9 agosto 2022 numero 115 (convertito in Legge 21 settembre 2022 numero 142) detto anche Decreto Aiuti bis, ha previsto all’articolo 21, comma 1, al fine di contrastare gli effetti negativi dell’inflazione per l’anno 2022 e sostenere il potere di acquisto delle prestazioni pensionistiche, l’anticipo al 1° novembre dell’anno corrente del conguaglio per il calcolo della perequazione delle pensioni, relativo all’annualità 2021.

Dal momento che la perequazione è stata prevista in misura a 1,70%, rispetto al valore definitivo di 1,90%, la differenza (0,2%) è stata pagata “in linea generale con il rateo di pensione del mese di novembre” (“inps.it – INPS Comunica – Notizie ­– Pensionati: il cedolino di pensione di novembre 2022”). Il conguaglio, il cui importo medio “è di circa 17 euro” è riportato in cedolino con la descrizione “Conguaglio per arretrati”.
Solo una limitata platea di pensionati, conclude l’Inps, riceverà “il pagamento del conguaglio a dicembre 2022”.

Prestazioni di invalidità civile ed assegno sociale
L’aumento perequativo poc’anzi descritto trova applicazione, afferma la Circolare Inps del 26 ottobre 2022, anche con riferimento alle “prestazioni assistenziali, ovvero alle prestazioni di invalidità civile e assegno sociale / pensione sociale”, di seguito riportate:
–        Pensione di inabilità;
–        Assegno mensile di assistenza;
–        Assegno sociale sostitutivo;
–        Pensione non reversibile per sordi;
–        Indennità di accompagnamento;
–        Indennità di comunicazione;
–        Indennità accompagnamento cieco assoluto;
–        Indennità speciale;
–        Indennità di frequenza;
–        Indennità talassemia;
–        Assegno sociale;
–        Pensione sociale.

Paolo Ballanti

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