Secondo quanto indicato dal presidente del Consiglio Enrico Letta, inizia così la guerra ai “finti poveri”, cioè tutti quei contribuenti che, dichiarano Isee bassi e nulli, hanno potuto usufruire di bonus pur avendo in realtà i mezzi per autosostenersi.
Emblematico, ad esempio, il caso emerso nei giorni scorsi della studentessa universitaria esentata dal pagamento della retta per l’Isee troppo basso, che invece se ne va bellamente in giro con la Ferrari di papà.
Nello specifico, a cambiare sono alcuni parametri che concorrono al calcolo definitivo dell’indicatore: vediamo, infatti, che in primo luogo è l’Ise – il valore base – a subire un restyling, da cui poi discende la nuova disciplina di valutazione del definitivo Isee, indicatore di situazione economica equivalente. Al suo interno, vanno inseriti i redditi dei singoli componenti della famiglia, che poi andranno sommati e calcolati in base a specifici coefficienti per ottener e la stima finale. SCOPRI COME CALCOLARE L’ISEE
Nel decreto sono previsti trattamenti di favore alle famiglie numerose oltre i tre figli, con possibilità di accedere a vantaggi extra anche per chi ha a carico un disabile. Per le difficoltà di tipo socio-economico, previste agevolazioni anche per chi ha perso il lavoro, o per chi è assunto con contratti a tempo determinato. LEGGI TUTTE LE NOVITA’ DEL DECRETO
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