Microcredito: click day a giorni

Nadia Chinnici 21/04/15
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Realizzare il proprio sogno professionale da oggi si può. Lo strumento per aiutare a sviluppare la propria idea imprenditoriale senza garanzia reale è possibile grazie al fondo per il microcredito. Ma andiamo per ordine.

Innanzi tutto vediamo cos’è e come funziona il microcredito.

Esso nasce ufficialmente con il Decreto Legislativo del 1° settembre 1993, n. 385 istitutivo del TUB (Testo Unico Bancario) che all’art. 111 prevede che, i soggetti iscritti in un apposito elenco (operatori finanziari), possono concedere finanziamenti a: persone fisiche, società di persone, società o a responsabilità limitata semplificata di cui all’articolo 2463-bis codice civile, associazioni o società cooperative per l’avvio o l’esercizio di attività di lavoro autonomo o di microimpresa, a condizione che i finanziamenti concessi abbiano le seguenti caratteristiche:

a)     siano di ammontare non superiore a euro 25.000,00 e non siano assistiti da garanzie reali;

b)    siano finalizzati all’avvio o allo sviluppo di iniziative imprenditoriali o all’inserimento nel mercato del lavoro;

c) siano accompagnati dalla prestazione di servizi ausiliari di assistenza e monitoraggio dei soggetti finanziati.

Ma è con il Decreto del 17 ottobre 2014 n. 176 che il Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Ente Nazionale per il Microcredito, stabiliscono le tipologie delle operazioni, le modalità di concessione e i criteri di selezione per il microcredito.

Soggetti beneficiari ( Decreto 176/2014 art 1 c.1)

Il microcredito ha lo scopo di sostenere l’avvio e lo sviluppo di un’attività di lavoro autonomo o di microimpresa, organizzata in forma individuale, di associazione, di società di persone, di società a responsabilità limitata semplificata o di società cooperativa, ovvero di promuovere l’inserimento di persone fisiche nel mercato del lavoro.

 

Soggetti esclusi (Decreto 176/2014 art. 1 c.2)

Dopo aver ben individuato chi può usufruire del microcredito si passa ad analizzare i soggetti esclusi, che sono:

– Lavoratori autonomi o imprese titolari di partita IVA da più di 5 anni;

– Lavoratori autonomi o imprese individuali con un numero di dipendenti superiore a 5 unità;

– Società di persone, società a responsabilità limitata;

– Imprese che al momento della richiesta presentino determinati requisiti dimensionali superiori a quelli previsti dall’articolo 1, secondo comma, lettere a) e b) del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, come aggiornati ai sensi del terzo comma della medesima disposizione ed un livello di indebitamento superiore a 100.000 Euro.

 

 

Tipologia di finanziamenti fruibili

Il Decreto 176/2014 allart. 2 c. 1 indica quelli che sono gli interventi per cui è possibile fruire del microcredito che di seguito si elencano:

– Acquisto di beni, ivi incluse le materie prime necessarie alla produzione di beni o servizi e le merci destinate alla rivendita, o di servizi strumentali all’attività svolta, compreso il pagamento dei canoni delle operazioni di leasing e il pagamento delle spese connesse alla sottoscrizione di polizze assicurative.

– Retribuzione di nuovi dipendenti o soci lavoratori;

– Pagamento di corsi di formazione volti ad elevare la qualità professionale e le capacità tecniche e gestionali del lavoratore autonomo, dell’imprenditore e dei relativi dipendenti;

–    Pagamento di corsi di formazione anche di natura universitaria o post-universitaria volti ad agevolare l’inserimento nel mercato del lavoro delle persone fisiche beneficiarie del finanziamento.

 

Tipologia di finanziamenti Esclusi

 

L’art. 13 al c.1 disciplina i finanziamenti che non rientrano nell’attività di microcredito quali: la concessione di crediti di firma anche nella forma di garanzie personali e la concessione di finanziamenti a fronte della cessione del quinto dello stipendio o della pensione ovvero a fronte di delegazione di pagamento relativa a un credito retributivo.

 

Come accedere al microcredito (Decreto MISE 18/03/2015 art 4-bis)

 

Per accedere al fondo per il microcredito si dovrà utilizzare il portale telematico dedicato www.fondidigaranzia.it ed attendere il click-day, (previsto dopo il 13 aprile 2015 , ma non ancora attivato) per potere effettuare la prenotazione.

Dopo alcuni click verrà erogato un codice con il quale entro 5 giorni e con il progetto nella borsa occorre recarsi presso uno dei soggetti titolari autorizzati a richiedere il finanziamento. Entro 60 giorni l’intermediario finanziario scelto dirà se il prestito a questo punto viene erogato.

 

Ogni richiedente può ottenere un prestito base sino a 25mila euro, (art 4 decreto 176/2014) che possono arrivare a quota 35mila prevedendo un’erogazione frazionata che subordina i versamenti successivi ai primi alle seguenti condizioni: il pagamento puntuale delle ultime sei rate e lo sviluppo del progetto finanziato, attestato dal raggiungimento di risultati intermedi che sono stabiliti dal contratto e verificati dall’operatore di microcredito.

Il finanziamento viene restituito con un piano di rate trimestrali, che dura sette anni, oppure dieci se il finanziamento riguarda anche progetti formativi.

 

Per l’anno 2015, il Ministero dello Sviluppo Economico ha destinato allo scopo un fondo da 40 milioni di euro, 10 dei quali provenienti dai parlamentari del Movimento 5 Stelle, che hanno deciso di veicolare sull’iniziativa parte del proprio stipendio.

Il Microcredito dunque non ha soltanto un valore economico, ma anche un valore sociale, perchè dà credito alle idee, sviluppando occupazione. Importante, per definirsi tale, il microcredito deve avvalersi di servizi aggiuntivi, come il servizio di assistenza, tutoraggio, monitoraggio ed altri servizi definiti per legge, che devono essere puntualmente verificati secondo criteri di qualità e quantità.

 

L’Ente Nazionale per il Microcredito stipula convenzioni e partnership per incrementare il fondo e per gestire progetti dedicati e si rivolge a tutte quelle fasce sociali che sono definite “non bancabili”. Il Fondo di Garanzia è uno strumento pubblico di lotta alla povertà e all’esclusione sociale e finanziaria. Il microcredito dunque è una chance che garantisce un’opportunità vincente.

Nadia Chinnici

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