Legge di Bilancio 2018, cosa cambia per professionisti e imprese

Stop all’aumento delle tasse e semplificazioni sugli adempimenti fiscali

Redazione 25/10/17
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Nei prossimi giorni la Legge di Bilancio 2018 approderà in Parlamento e sarà, come annunciato dal premier Gentiloni, una manovra snella che si pone l’obiettivo di evitare aumenti dell’Iva e l’introduzione di nuove tasse. Partirà da una base di 20 miliardi con 8,6 miliardi di coperture finanziarie, di cui 5,1 miliardi da entrate aggiuntive e 3,5 da tagli di spesa. Ecco il testo definitivo che sarà presentato in Senato.

Dopo aver illustrato le novità su Pensioni e Lavoro ora analizziamo in dettaglio cosa cambierà per Professionisti e imprese.

Tasse e semplificazioni

È stato prorogato anche per il 2018 il blocco dell’aumento delle aliquote e delle addizionali regionali e comunali.

In vista del passaggio verso al fatturazione elettronica anche tra privati, la Legge di Bilancio introdurrà una serie di semplificazioni per i professionisti:

  • la dichiarazione precompilata Iva,
  • l’addio al registro dei corrispettivi,
  • bozza dell’F24,
  • compensazione con i crediti.

Super e iper ammortamenti

Ritoccata l’aliquota dal 140% al 130% relativa ai superammortamenti per i macchinari, mentre resta al 2505 quella dell’iperammortamento legata all’acquisto di strumenti per la digitalizzazione. Introdotto il nuovo credito d’imposta al 50% per le spese in formazione digitale 4.0.

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Proroga di 12 mesi per la cig

Possibilità di proroga di 12 mesi della Cassa integrazione straordinaria per le aziende con più di 100 lavoratori. La proroga sarà concessa se l’azienda dimostrerà di mettere in atto un programma di investimenti non attuabili entro 24 mesi  e con un piano di recupero occupazionale per la ricollocazione delle risorse.

Rottamazione Cartelle e tagli di spesa

Come anticipato nei giorni scorsi la Legge di Bilancio 2018 è accompagnata dal Decreto Fiscale che ne garantisce la copertura finanziaria. Nel testo del provveidmento si prevede l’incasso di circa 1 miliardo di euro nel 2018 dalla rottamazione delle cartelle bis e 1 miliardo e 92 milioni di euro dal taglio delle spese nei ministeri.

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