La precedenza opera in maniera diversa a seconda che si tratti di un contratto a termine “ordinario” o per lo svolgimento di attività stagionali. Cambiano infatti le tempistiche per esercitare il diritto, quando questo sorge e per quali posizioni il dipendente può avvalersene.
Cerchiamo di capire la questione nel dettaglio.
Lavoro stagionale 2019: cos’è il diritto di precedenza
Fatte salve disposizioni diverse da parte dei contratti collettivi (nazionali, territoriali o aziendali) il dipendente con contratto a tempo determinato per lo svolgimento di attività stagionali può esercitare il diritto di precedenza con riferimento a nuove assunzioni a termine da parte della stessa azienda che abbiano ad oggetto le medesime mansioni.
Il diritto di precedenza dev’essere esercitato, con apposita comunicazione scritta indirizzata all’azienda, entro 3 mesi dal termine del contratto e cessa di produrre i suoi effetti trascorso un anno dalla medesima data.
Facciamo l’esempio di un contratto per l’esercizio della mansione di cameriere all’interno di un bagno in una località balneare, rientrante nel concetto di “attività stagionale”. Se il rapporto cessa il 30 settembre 2019, il dipendente potrà esercitare il diritto di precedenza entro il 29 dicembre 2019. Il vincolo per l’azienda avrà effetto fino al 29 settembre 2020: all’interno di questo arco temporale in caso di nuove assunzioni a termine per lo svolgimento dell’attività stagionale di barista l’azienda dovrà contattare in primis l’ex dipendente per verificare da questi se è interessato al nuovo impiego.
Il diritto di precedenza non è lo stesso nel contratto a termine “ordinario”. In questo caso il lavoratore che nell’esecuzione di uno o più rapporti presso lo stesso datore abbia prestato attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi, ha diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dall’azienda entro i successivi dodici mesi con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei rapporti a termine.
Il diritto si estingue decorso un anno dalla data di cessazione.
Lavoro stagionale: obblighi per l’azienda
A seguito della richiesta scritta del dipendente di avvalersi della precedenza, l’azienda è tenuta a comunicargli l’apertura di eventuali posizioni lavorative riguardanti le attività già svolte dall’avente diritto.
Il tutto dev’essere comunicato in forma scritta a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento all’ultimo indirizzo noto dell’ex dipendente ovvero a quello diverso indicato dallo stesso nella missiva con cui ha manifestato l’intenzione di avvalersi della precedenza.
La lettera deve riportare il dettaglio della nuova posizione lavorativa:
- Data di inizio e fine rapporto;
- Luogo di lavoro;
- Livello di inquadramento.
L’azienda dovrà altresì indicare un termine entro il quale il dipendente deve comunicare la propria intenzione di avvalersi della precedenza, specificando con quali modalità.
La comunicazione si concluderà con l’avvertenza che in assenza di alcuna manifestazione d’interesse giunta entro il termine indicato, l’azienda si riterrà libera di considerare altre candidature.
Quali sono le attività stagionali
Si intendono “stagionali” le attività:
- Definite tali dai contratti collettivi nazionali di lavoro;
- Individuate con apposito decreto del Ministero del lavoro non ancora emanato.
Fino all’adozione del provvedimento citato, si continuerà a far riferimento alle 52 attività riportate nella tabella allegata al DPR n. 1525/1963, fra cui si annoverano:
- Fiere ed esposizioni;
- Spalatura della neve;
- Lavaggio e imballaggio della lana;
- Raccolta, cernita e spedizione di prodotti ortofrutticoli freschi oltre alla fabbricazione degli imballaggi.
Congedo di maternità: matura il diritto di precedenza
Per le lavoratrici, il congedo di maternità fruito nel corso di un rapporto a tempo determinato (anche stagionale) è equiparato all’attività lavorativa ai fini della maturazione del diritto di precedenza.
Facciamo l’esempio di una dipendente che si sia assentata in congedo di maternità per 5 mesi mentre quelli lavorati sono stati 6. In tal caso maturerà il diritto di precedenza a fronte di nuove assunzioni per attività stagionali dal momento che ha lavorato 11 mesi (5 di maternità + 6 di effettivo lavoro).
Lavoro stagionale: le regole da seguire
Oltre al diritto di precedenza, il lavoro stagionale ha regole particolari per quanto riguarda:
- Durata massima;
- Rinnovi e proroghe;
- Stacco temporale;
- Limiti numerici;
- Contributo addizionale.
Al lavoro stagionale non si applica infatti il tetto imposto ai contratti a termine ordinari per quanto riguarda il limite massimo di durata dei 24 mesi. Non agisce altresì il regime delle causali, obbligatorie per giustificare qualsiasi rinnovo ovvero proroga (quest’ultima solo se comporta il superamento dei 12 mesi complessivi di rapporto tra le parti).
Non è finita, nei confronti dei contratti stagionali non opera l’obbligo di lasciar trascorrere tra il rapporto a termine cessato e la riassunzione (sempre a termine) almeno 10 giorni di calendario (se il contratto cessato ha avuto durata pari o superiore a 6 mesi) o 20 giorni di calendario (in caso di rapporto di durata superiore ai 6 mesi).
I contratti a termine per lo svolgimento di attività stagionali sono esenti dai limiti numerici imposti dalla legge al numero di lavoratori a tempo determinato presenti in azienda.
Infine, per i rapporti stagionali non è dovuto il contributo addizionale pari all’1,40% a carico dell’azienda, da calcolare sull’imponibile previdenziale del dipendente a termine e versare all’INPS con modello F24. Obbligo invece previsto per i normali contratti a tempo determinato.
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