Resta ancora ben evidente il divario tra uomo e donna sul mercato del lavoro, a partire dalla retribuzione 1.407 euro per gli uomini contro 1.131 euro per le donne. Queste ultime si occupano del 71,3% del lavoro familiare, faticando a conciliare casa e lavoro: in media, ogni giorno la donna lavora un’ora e 3 minuti in più del suo partner quando entrambi sono occupati, per le coppie con figli la differenza di tempo sale a un’ora e 15 minuti.
Per l’altra metà del cielo la maternità resta legata al contratto di lavoro, quasi esclusivamente a quello a tempo indeterminato. Secondo il Rapporto el 2010 circa 380mila le lavoratrici dipendenti hanno beneficiato dell’astensione obbligatoria per maternità: il 91% del neo mamme ha un contratto a tempo indeterminato, e per il 58% vive al Nord, il 9% a tempo determinato, di queste il 52% risiede al Sud e isole. Nello stesso anno sono stati 286mila i lavoratori dipendenti che hanno usufruito di congedi parentali.
Gli italiani si sposano di meno e più tardi con l’età, per la maggior parte dopo i 30 anni (33,1 anni per gli uomini e 30,1 anni per le donne) e con cerimonie sempre più spesso celebrate in municipio.
Secondo il 2° Rapporto sulla coesione sociale il numero medio di figli per donna è 1,41, 2,23 per le straniere e 1,31 per le italiane, inoltre nel 2010 un bambino su quattro è nato al di fuori del matrimonio, il doppio rispetto a dieci anni prima.
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