Imu e Tasi, chi deve pagare le tasse sulla casa?

L’acconto Imu e Tasi 2017 scade venerdì 16 giugno: niente tasse sulla prima casa, ma sono possibili degli sconti in situazioni particolari.

Redazione 15/06/17
Ci risiamo: venerdì 16 giugno tornano le tasse sulla casa, con la scadenza dell’acconto di Imu e Tasi 2017. I proprietari di immobili dovranno pagare metà dell’importo previsto per tutto l’anno, mentre restano esenti le prime case se non sono di lusso. Attenzione però ai possibili sconti: in alcuni casi si può risparmiare il 25 e addirittura il 50 per cento della somma. Vediamo come.

Per approfondire, visita la nostra sezione dedicata all’Imu.

 

Tasse sulla casa, l’acconto scade il 16 giugno

Il termine per il pagamento degli acconti Imu e Tasi, dunque, scade venerdì 16 giugno. I contribuenti dovranno pagare almeno il 50 per cento della somma prevista per tutto l’anno, ma potranno se vorranno anche pagare tutto subito. Per chi (la grande maggioranza) deciderà di versare l’importo in due rate, il saldo con il restante 50 per cento dovrà essere corrisposto il 18 dicembre.

Rassicuriamo, in ogni caso, tutti i proprietari di immobili: nonostante la normativa sia cambiata molte volte negli ultimi anni, e in molti casi non sia facile essere aggiornati a tutte le ultime novità, nel 2017 Imu e Tasi non saranno dovuti sulla prima casa. Il proprietario deve però dimorare nell’immobile e avere lì la sua residenza anagrafica. Inoltre, come è noto, Imu e Tasi sono dovute sulle case che rientrano nelle categorie catastali “di lusso” A1, A8 e A9.

Sconto del 50% per il comodato gratuito

Confermato, poi, che le aliquote Imu e Tasi restano nel 2017 quelle dell’anno scorso: i singoli Comuni non possono aumentarle, ma possono decidere di diminuirle. Si tratta di un evento raro, ma non impossibile: per sicurezza si consiglia di controllare sempre il sito www.finanze.it.

Ancora più importante è la novità (dell’anno scorso) sui possibili sconti su Imu e Tasi sulla seconda casa. Le tasse sono infatti ridotte del 50 per cento sugli immobili concessi in comodato gratuito ai figli o ai genitori, se questi ultimi stabiliscono la propria residenza nell’abitazione. Bisogna inoltre sapere che per registrare questo tipo di contratto è necessario pagare 200 euro. Se l’operazione è conveniente dovranno deciderlo i proprietari degli immobili.

Sconto del 25% per l’affitto a canone concordato

Esiste, però, un altro sconto, più contenuto ma maggiormente alla portata dei proprietari. Questi possono infatti usufruire di una riduzione del 25 per cento dell’importo da pagare sulle seconde case se decidono di darle in affitto con canone concordato. Si tratta, in sostanza, dei contratti 3+2 il cui canone d’affitto deve essere compreso tra un importo minimo e uno massimo, generalmente inferiore ai prezzi di mercato del più comune contratto 4+4.

Come pagare Imu e Tasi 2017

Ricordiamo infine che le tasse sulla casa per il 2017 possono essere versate tramite Modello F24 o con bollettino di conto corrente postale.

In entrambi i casi, per calcolare l’acconto da pagare bisognerà seguire una procedura ben precisa. Innanzitutto si dovrà aumentare del 5% il valore della rendita catastale, poi applicare il moltiplicatore associato alla tipologia dell’immobile alla cifra così ottenuta. Nella maggior parte dei casi (le abitazioni) il moltiplicatore è fissato a 160. Al risultato va quindi applicata l’aliquota prevista dal Comune di residenza. Che, come visto, non può essere più alta rispetto a quella dell’anno scorso ma in alcuni casi può essere abbassata.

 

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