La nostra redazione lo ha chiesto al Dott. Claudio Orsi che, di seguito, fornisce tutti i consigli più utili per un’adeguata preparazione alla prova scritta.
Su quali materie verterà la prova scritta? E come si suddivide?
La prova scritta può definirsi una vera e propria “sessione scritta”; il candidato si deve infatti misurare su un percorso che è articolato in ben tre prove:
- una prima prova scritta che potrà avere ad oggetto le seguenti materie: ragioneria generale e applicata, revisione aziendale, tecnica industriale e commerciale, tecnica bancaria, tecnica professionale, finanza aziendale;
- una seconda prova scritta con oggetto una o più (in caso di quesiti interdisciplinari) delle seguenti materie: diritto privato, diritto commerciale, diritto fallimentare, diritto tributario, diritto del lavoro e della previdenza sociale, diritto processuale civile;
- un’ultima prova scritta costituita da un’esercitazione pratica sulle materie previste per la prima prova scritta ovvero dalla redazione di atti del contenzioso tributario.
Quali tematiche si consiglia di approfondire?
All’atto pratico, le commissioni usualmente focalizzano la loro attenzione (e, quindi, le tracce d’esame) sulla verifica delle competenze più strettamente “professionali”: in tal senso, le materie più gettonate sono usualmente quelle attinenti alla contabilità e alle operazioni straordinarie per quanto riguarda la prima prova scritta e il diritto commerciale e quello tributario per quanto concerne la seconda prova.
Ciò premesso e considerato che il 2015 è stato un anno di profonde innovazioni in praticamente tutti i citati campi di interesse, credo che sia importante per il candidato prepararsi sui temi di maggiore rilievo che presentino contemporaneamente i caratteri della novità e attualità: ad esempio, sarà bene prestare attenzione all’approfondimento delle variazioni nella disciplina del bilancio d’esercizio recate dal D.Lgs. 139/2015 per la prima prova scritta e al D.Lgs. 128/2015 sull’abuso del diritto per la seconda.
In riferimento alle tematiche riguardanti le operazioni straordinarie d’azienda quali aspetti non bisogna tralasciare?
Le tematiche sono così strettamente legate che occorre avere una preparazione completa a livello di disciplina societaria, contabile e fiscale.
Tuttavia, nel caso si dovessero fare delle scelte, tenuto conto dei tempi di preparazione, può considerarsi che, statisticamente, fusioni, cessioni/conferimenti d’azienda e liquidazioni societarie sono le operazioni più ricorrenti nelle tracce d’esame.
Quali consigli possono essere utili per lo studio dei più importanti metodi di valutazione d’azienda (presupposto per lo svolgimento di quasi tutte le operazioni straordinarie)?
Credo che, in tale ambito di studio più ancora che in altri, sia importante assumere un atteggiamento pragmatico: se non ci si immedesima nel ruolo del perito, infatti, si rischia di non assimilare a dovere i concetti e di vederli come una serie di vuote direttive e non come un mezzo per giungere a un fine ultimo (che è appunto quello di determinare un “giusto valore” per l’azienda, assumendosene la responsabilità verso i terzi).
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