La Convenzione di Strasburgo è una pietra miliare del diritto comunitario e abbatte i confini sulla disciplina di alcuni reati quali la corruzione di magistrati, pubblici ufficiali, funzionari delle istituzioni e rappresentanti o delegati di assemblee a rilevanza internazionale. In vigore, naturalmente, sia nel lato attivo che in quello passivo del reato di corruzione, la Convenzione ne ricopre anche l’ambito privato oltre a quello prettamente pubblico e istituzionale.
Ad esempio, infatti, la Convenzione penale del Consiglio d’Europa uniforma le pene per il riciclaggio dei proventi sulla corruzione, la compravendita delle possibilità di influire su varie istanze decisorie e tutto il ventaglio di reati contabili eventualmente correlabili, come fatture o documenti di simile funzione.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento