Divorzio breve in Comune, non serve l’avvocato: ecco come si fa!

Redazione 01/11/14
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Il divorzio non è mai stato così breve ma soprattutto semplice. In termini non tanto temporali quanto di modalità : la Riforma della Giustizia (decreto legge 132/2014) approvata ieri alla Camera ha infatti rivoluzionato anche questa casistica, prevedendo la possibilità del divorzio senza avvocato, direttamente davanti all’ufficio stato civile.

Facciamo chiarezza: il nuovo divorzio breve non incide infatti sui tempi per ottenere la rottura del matrimonio, ma agevola il percorso e libera i tribunali di qualche faldone. Come? Le modalità per avviare un processo di divorzio con preliminare accordo di separazione sono due.

Qualsiasi sia la modalità scelta, la tempistica non cambia: il divorzio effettivo potrà essere richiesto non prima dei tre anni dall’accordo di separazione, sia se preso dai coniugi con l’ausilio dell’avvocato sia se preso direttamente in comune.

Mediazione con avvocato

Si tratta di una negoziazione assistita da parte di un professionista che stilerà un documento, controfirmato dalle parti, che dovrà essere trasmesso all’ufficiale di stato civile entro 10 giorni dalla stesura. Con l’aiuto del legale, la coppia stabilirà autonomamente la volontà di divorziare, quindi la separazione di beni, possedimenti comuni e molto altro ancora.

Divorzio breve fai da te in Comune

Marito e moglie che vogliono divorziare possono anche fare a meno dell’avvocato: la seconda modalità prevede la comunicazione diretta all’ufficiale di stato civile del comune dove il matrimonio è stato registrato.

Tutto ciò che bisogna fare, quindi, è andare in Comune, chiedere l’appuntamento con l’ufficiale di stato civile il quale riceverà i due coniugi e inviterà a fare la dichiarazione con cui ci si vuole separare o divorziare o modificare le condizioni di separazione/divorzio precedenti. Quindi sarà necessario compilare un atto e ve lo farà sottoscrivere.

Questa procedura prevede trenta giorni d’attesa prima della conferma della richiesta di divorzio, per garantire un’adeguata finestra ai ripensamenti, ma attenzione alla condizione sine qua non. Per poter ricorrere direttamente al Comune l’intesa non deve contenere patti di trasferimento patrimoniale e non devono esserci figli minorenni, maggiorenni non autonomi o con grave handicap. In questo caso sarà necessario rivolgersi sempre al giudice, così come da procedura classica, anche se i coniugi possono delegare l’avvocato al trasferimento degli atti al procuratore.

Non volete aspettare tre anni? Andate in Spagna!

Se il divorzio breve vi sembra sempre lunghissimo visti i 3 anni che dovete attendere, l’unica via per abbreviarlo ulteriormente è farsi una vacanza a Madrid e dintorni. In Spagna da questo punto di vista sono anni luce avanti, e non solo per la rapidità con cui si arriva al divorzio.

Il giudice impiega da uno a tre mesi per emettere la sentenza, e l’unico requisito richiesto è che il matrimonio sia stato celebrato almeno tre mesi prima della richiesta. Inoltre, la legge permette il ricorso alla normativa non solo per i cittadini spagnoli, ma anche nel caso in cui entrambi siano stranieri ma almeno uno dei due abbia un forte collegamento col territorio.

Forte collegamento che non significa cittadinanza, origini, residenza unica e continuativa: basta che uno dei due abbia scelto la Spagna come Paese in cui tenere un centro importante delle sue attività.

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