Dichiarazione Iva 2023, modelli online: istruzioni e scadenze

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Con il Provvedimento numero 11378 del 13 gennaio 2023 l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la versione definitiva dei modelli della Dichiarazione Iva 2023, corredati dalle relative istruzioni per la compilazione.

In particolare, sono stati pubblicati:

  • Modello IVA/2023 composto da:
    • il frontespizio, contenente anche l’informativa relativa al trattamento dei dati personali;
    • i quadri VA, VB, VC, VD, VE, VF, VJ, VH, VM, VK, VN, VL, VP, VQ, VT, VX, VO, VG, VS, VV, VW, VY e VZ;
  • Modello IVA BASE/2023 composto da:
    • il frontespizio, contenente anche l’informativa relativa al trattamento dei dati personali;
    • i quadri VA, VB, VE, VF, VJ, VH, VL, VP, VX e VT.

Vediamo nei prossimi paragrafi le novità che contraddistinguono i nuovi modelli e le scadenze della Dichiarazione Iva 2023.

Dichiarazione Iva 2023: cosa cambia quest’anno

Sono due le novità introdotte nel Modello IVA/23, che riguardano:

  • Il Quadro VO;
  • Il Quadro CS.

Per quanto riguarda il Quadro VO, nella sezione 3, rigo VO35 riservato alle imprese agricole esercenti anche l’attività enoturistica, è stata introdotta la casella per comunicare la revoca dell’opzione per l’applicazione dell’IVA e del reddito nei modi ordinari.

Il Quadro CS è invece di nuova istituzione, e serve, stando a quanto riportato nelle istruzioni alla compilazione del Modello, “a consentire ai soggetti passivi del contributo straordinario di cui all’articolo 37 del decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21, di assolvere i relativi adempimenti dichiarativi.

Si tratta del contributo straordinario istituito con il Decreto Ucraina bis (decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21) sugli extra-profitti delle imprese energetiche.

Dichiarazione Iva 2023: chi deve presentarla

Il modello di dichiarazione Iva 2023 deve essere utilizzato per presentare la dichiarazione Iva relativa all’anno d’imposta 2022. Sono obbligati alla presentazione della dichiarazione annuale Iva tutti i titolari di partita Iva che esercitano attività d’impresa, attività artistiche o professionali.

Dichiarazione Iva 2023: chi è esonerato

Sono esonerati dalla presentazione della Dichiarazione Iva 2023:

  • i contribuenti che per l’anno d’imposta hanno registrato esclusivamente operazioni esenti (articolo 10 del Dpr n. 633/1972), nonché coloro che essendosi avvalsi della dispensa dagli obblighi di fatturazione e di registrazione (articolo 36-bis del Dpr n. 633/1972) hanno effettuato soltanto operazioni esenti. Questo esonero non si applica se il contribuente:
    • ha effettuato operazioni imponibili anche se riferite a attività gestite con contabilità separata
    • ha registrato operazioni intracomunitarie (articolo 48, comma 2 del decreto legge n. 331 del 1993) o ha eseguito rettifiche (articolo 19-bis2 del Dpr n. 633/1972)
    • ha effettuato acquisti per i quali, in base a specifiche disposizioni, l’imposta è dovuta da parte del cessionario (acquisti di oro, argento puro, rottami ecc.)
  • i contribuenti che si avvalgono del regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità (cd “nuovi minimi”, articolo 27, commi 1 e 2, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98)
  • i produttori agricoli esonerati dagli adempimenti (articolo 34, comma 6 del Dpr n. 633/1972)
  • gli esercenti attività di organizzazione di giochi, intrattenimenti e altre attività simili, esonerati dagli adempimenti Iva, che non hanno optato per l’applicazione dell’Iva nei modi ordinari
  • le imprese individuali che hanno dato in affitto l’unica azienda e non esercitano altre attività rilevanti agli effetti dell’Iva
  • i soggetti passivi d’imposta, residenti in altri stati membri della Comunità europea, se hanno effettuato nell’anno d’imposta solo operazioni non imponibili, esenti, non soggette o comunque senza obbligo di pagamento dell’imposta
  • i soggetti che hanno esercitato l’opzione per l’applicazione delle disposizioni in materia di attività di intrattenimento e di spettacolo, esonerati dagli adempimenti Iva per tutti i proventi conseguiti nell’esercizio di attività commerciali connesse agli scopi istituzionali (legge 16 dicembre 1991, n. 398)
  • i soggetti domiciliati o residenti fuori dall’Unione europea, non identificati in ambito comunitario, che si sono identificati ai fini dell’Iva nel territorio dello Stato con le modalità previste dall’articolo 74-quinquies del Dpr n. 633/1972 per l’assolvimento degli adempimenti relativi a tutti i servizi resi a committenti non soggetti passivi d’imposta
  • i contribuenti che si avvalgono del regime forfetario per le persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti e professioni
  • i raccoglitori occasionali di prodotti selvatici non legnosi di cui alla classe Ateco 02.30 e i raccoglitori occasionali di piante officinali spontanee ai sensi dell’articolo 3 del decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 75, che nell’anno solare precedente hanno realizzato un volume d’affari non superiore ad euro 7.000 (art. 34-ter del Dpr n. 633/1972).

Dichiarazione Iva 2023: modalità di presentazione

La Dichiarazione Iva 2023 va presentata esclusivamente per via telematica attraverso i servizi online messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate:

  • direttamente dal dichiarante;
  • tramite un intermediario abilitato ai sensi dell’art. 3, comma 3, del d.P.R. 22 luglio 1998, n. 322;
  • tramite altri soggetti incaricati (per le Amministrazioni dello Stato);
  • tramite società appartenenti al gruppo.

Dichiarazione Iva 2023: i modelli da scaricare

Nella sezione sottostante è possibile da scaricare i modelli in pdf e le relative istruzioni per la compilazione.

Dichiarazione Iva 2023: scadenze

Come anticipato, la dichiarazione va trasmessa esclusivamente per via telematica. La Dichiarazione IVA 2023, relativa all’anno 2022, deve essere presentata nel periodo compreso tra il 1° febbraio e il 2 maggio 2023.

La norma prevede in realtà che la dichiarazione relativa all’imposta sul valore aggiunto venga inviata tra il 1° febbraio e il 30 aprile di ogni anno. Visto che però il 30 aprile sarà una domenica e che sarà seguita da un giorno festivo, ovvero il primo maggio, la scadenza viene spostata al primo giorno lavorativo utile, ovvero il 2 maggio 2023.

Alessandro Sodano