Il pagamento, inserito nell’art. 89 del decreto, si riferisce all’esecuzione della sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea del 17 novembre 2011 con la quale l’Inps era stata condannata per il mancato recupero degli sgravi contributivi illegittimi.
Il decreto dispone che il conto venga pagato dall’Inps, quindi con i contributi previdenziali degli italiani, tra i quali, dal 1° gennaio, figurano anche quelli versati a Inpdap e Enpals, i due enti previdenziali dei lavoratori del pubblico impiego e dello spettacolo, dissolti con il decreto salva-Italia e fatti confluire nell’Istituto nazionale della previdenza sociale.
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