Decreto enti locali 2015 in Gazzetta. Testo e punti principali

Redazione 22/06/15
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E’ stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto enti locali 2015, con le nuove disposizioni sulla pubblica amministrazione, la fiscalità, i bilanci, i dipendenti pubblici e le novità che interessano gli esuberi delle province.

Insomma, tanta carne al fuoco per un provvedimento che reca il nome di “Disposizioni urgenti in materia di enti territoriali”, ed è uscito, dopo molti annunci e un’attesa più lunga del previsto nella Gazzetta ufficiale di venerdì 19 giugno 2015. Si tratta del decreto 78 dell’anno corrente.

I punti del dl enti locali

Patto di stabilità. All’interno del decreto 78, sono incluse alcune novità che consentono di allentare i vincoli interni del patto di stabilità. Una misura già anticipata dal ministero dell’Economia Padoan, che consentirà di dedicare più sforzi alla cura del territorio e al mantenimento di livelli di servizi senza troppi danni ai cittadini. Gli enti si vedono riconoscere spazio per 100 milioni di euro in più nel triennio 2015-2018 e sarà valido per Comuni, Province e Citta’ metropolitane.

Imu-Tasi. Proprio nei giorni in cui molti contribuenti stanno provvedendo agli acconti della tassa sugli immobili – scaduta ufficialmente il 16 giugno – viene erogato un contributo di 530 milioni di euro a compensazione delle riduzioni di gettito. Entro il prpossimo 10 luglio, poi, toccherà a Ministero dell’economia e dell’Interno varare il decreto con la quota riservata a ciascun ente in base ai gettiti 2014 imu e Tasi.

Dipendenti. Viene sancito il principio per il trasferimento dei dipendenti delle province. Recita l’art. 4 comma 2:

“Il personale delle province che alla data del 31 dicembre 2014 si trova in posizione di comando o distacco presso altra pubblica amministrazione, e’ trasferito, previo consenso dell’interessato, presso l’amministrazione dove presta servizio, a condizione che ci sia capienza nella dotazione organica e nei limiti delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente e comunque ove risulti garantita la sostenibilita’ finanziaria a regime della relativa spesa.”

Reverse charge. la legge di stabilità 2015 aveva inserito una postilla, con possibilità di aumento di accise sulla benzina qualora l’Unione europea avesse negato l’ok al meccanismo dell’inversione contabile. Ora, il balzo delle tasse sui carburanti è scongiurato.

Debiti PA. Aumentano di 2 miliardi di euro le risorse riservate a Regioni e Province autonome per sostenere il peso di debiti certi, liquidi ed esigibili purché maturati entro il 31 dicembre 2014. Il governo ha poi concesso un plafond di 850 milioni di euro per i soli Comuni sempre destinato a saldae i conti aperti, certi, liquidi ed esigibili.

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