Al via oggi 20 novembre 2024 le domande per richiedere il credito di imposta ZES unica per il settore agricolo e non solo. Da questa data le imprese attive in diversi ambiti, tra cui agricolo, pesca e acquacultura, possono trasmettere la comunicazione per la fruizione del credito d’imposta per gli investimenti nella ZES Unica (le regioni svantaggiate e del mezzogiorno).
Con il provvedimento dell’Agenzia entrate, è stato approvato il modello da compilare per ottenere l’incentivo.
Gli investimenti inclusi sono quelli effettuati dal 16 maggio al 15 novembre 2024, nelle aree economicamente svantaggiate individuate come Zone economiche speciali (ZES).
Indice
- Cos’è il credito di imposta ZES
- Cosa sono le aree ZES
- Le regioni incluse nella ZES
- Il modello da utilizzare per le domande
- Invio domanda di credito di imposta ZES
- Date invio domanda credito di imposta ZES
- Requisiti per accedere al credito di imposta ZES
- Verifiche e domande scartate
- Fruizione del credito di imposta
Cos’è il credito di imposta ZES
Il credito d’imposta è disciplinato dall’articolo 16-bis del decreto legge n. 124 del 19 settembre 2023, convertito nella legge n. 162 del 13 novembre 2023. Il provvedimento emanato il 18 novembre 2024 dall’Agenzia delle Entrate specifica le modalità di accesso, il modello di comunicazione e i criteri di ammissibilità. Si tratta di un’agevolazione destinata a micro, piccole e medie imprese operanti nei seguenti settori:
- Produzione primaria di prodotti agricoli
- Settore forestale
- Pesca e acquacoltura
Il credito sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione e avrà un tetto massimo di spesa fissato a 40 milioni di euro per il 2024.
Cosa sono le aree ZES
Le Zone Economiche Speciali (ZES) sono aree geografiche specificamente individuate per favorire lo sviluppo economico e l’attrazione di investimenti. Si tratta di zone situate in regioni economicamente svantaggiate, spesso con elevati tassi di disoccupazione o ritardi infrastrutturali, che beneficiano di regimi fiscali e amministrativi agevolati per incentivare l’attività imprenditoriale.
Tra le agevolazioni di cui beneficiano queste aree, vi sono crediti d’imposta per gli investimenti in beni strumentali e infrastrutture; esenzioni o riduzioni fiscali, come sgravi sulle imposte sui redditi e sulle tasse locali; semplificazioni amministrative, con procedure accelerate per autorizzazioni, concessioni e permessi; accesso prioritario a fondi europei e nazionali destinati allo sviluppo regionale.
Le regioni incluse nella ZES
Gli investimenti coperti dal credito d’imposta devono essere realizzati nelle ZES individuate in queste Regioni del Paese:
- Basilicata
- Calabria
- Campania
- Molise
- Puglia
- Sardegna
- Sicilia
- Abruzzo (per le zone ammissibili a deroga ai sensi dell’articolo 107 § 3 lettera c) del TFUE)
Queste aree sono riconosciute come strategiche per lo sviluppo economico e la creazione di occupazione, grazie anche alla possibilità di beneficiare di aiuti a finalità regionale definiti nella Carta degli aiuti per l’Italia 2022-2027.
Il modello da utilizzare per le domande
Il modello approvato è suddiviso in cinque sezioni principali:
- Quadro A: Informazioni sul progetto d’investimento e sul credito richiesto.
- Quadro B: Dati relativi alla struttura produttiva.
- Quadro C: Elenco dei soggetti sottoposti alla verifica antimafia.
- Quadro D: Dettaglio delle ulteriori agevolazioni concesse o richieste (compresi gli aiuti de minimis).
- Quadro E: Estremi delle fatture elettroniche e della certificazione delle spese.
Invio domanda di credito di imposta ZES
La comunicazione deve essere trasmessa esclusivamente tramite i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando il software dedicato “ZESUNICAAGRICOLA”, disponibile gratuitamente sul sito ufficiale.
I richiedenti dovranno indicare nella comunicazione:
- gli estremi delle fatture elettroniche ricevute.
- i dati della certificazione attestante l’effettiva realizzazione degli investimenti.
Date invio domanda credito di imposta ZES
Il tempo per trasmettere la comunicazione e richiedere il credito d’imposta per le aree Zes non è infinito. Le domande aprono mercoledì 20 novembre e la finestra temporale si chiuderà venerdì 17 gennaio 2025
Nel corso di questo periodo è anche possibile fare correzioni o rinunce:
- sostituire una comunicazione precedentemente inviata.
- rinunciare al credito d’imposta richiesto.
saranno considerate valide anche le comunicazioni scartate nei quattro giorni precedenti la scadenza, purché corrette e ritrasmesse entro cinque giorni solari dalla data di scarto.
Requisiti per accedere al credito di imposta ZES
L’accesso al credito d’imposta è subordinato a specifiche condizioni. Tra queste, la necessità di presentare una certificazione delle spese sostenute, rilasciata da:
- il soggetto incaricato della revisione legale dei conti (per le imprese obbligate per legge).
- un revisore legale o una società di revisione legale (per le imprese non obbligate alla revisione legale).
Verifiche e domande scartate
Il sistema di trasmissione prevede controlli automatizzati per verificare i requisiti richiesti dalla normativa. La comunicazione sarà scartata nei seguenti casi:
- Partita IVA non attiva del richiedente.
- Discrepanza tra gli estremi delle fatture elettroniche e i dati registrati nella banca dati dell’Agenzia delle Entrate.
- Divergenza tra i codici Ateco o i codici catastali delle strutture produttive dichiarate e quelli comunicati in precedenza.
Fruizione del credito di imposta
l credito sarà fruibile a partire dal giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento che stabilisce la percentuale utilizzabile. Tale percentuale sarà calcolata in base al totale delle richieste ammissibili, entro il limite massimo di 40 milioni di euro.
Le istruzioni dettagliate per la compilazione del modello F24, necessario per l’utilizzo in compensazione del credito, saranno fornite con una risoluzione dell’Agenzia delle Entrate di prossima pubblicazione.
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Foto copertina: istock/agrobacter
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